Dopo Giacomo Volpinari, anche Antonella Mularoni ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio Direttivo di Banca Centrale.
Una decisione motivata che trasmette di nuovo al Consiglio Grande Generale un malessere diffuso in seno agli organismi apicali di Banca Centrale. Ma dal dibattito consiliare conseguente alle dimissioni del dott. Volpinari, la situazione è peggiorata: la credibilità dei vertici di Banca Centrale, infatti, è decisamente in caduta libera.
Repubblica Futura esprime rispetto per la scelta di Antonella Mularoni e gratitudine per il lavoro svolto in seno al Consiglio Direttivo di BCSM.
Siamo certi che il team occulto di pubbliche relazioni che regge i destini del vertice di Via del Voltone si prodigherà per annacquare una vicenda grave sulla quale fino ad ora le istituzioni e la politica hanno colpevolmente taciuto.
I fatti sconcertanti, ormai noti e sui quali ritorna l’avv. Mularoni nella lettera di dimissioni, sono rappresentati da una conversazione – totalmente inappropriata – con un ufficiale di alto grado della Guardia di Finanza in cui la presidente di BCSM tira in ballo arbitrariamente due cittadini sammarinesi, stimati avvocati e notai che hanno avuto un ruolo rilevante a livello politico e nelle istituzioni, sulla base di personali chiacchiere e illazioni.
Tale accadimento è solo l’ultimo di una serie di performance con la stessa protagonista, ora nel ruolo di Mata Hari che incontra i servizi segreti italiani, ora di collaboratrice della Guardia di Finanza alla quale fornisce informazioni farlocche, ora di maldestra “gaffeur” che dice una cosa sotto giuramento e poi ammette che non era vera. Per non parlare del pastrocchio su un verbale del Condir citato nella relazione della Commissione d’Inchiesta su Banca Cis.
La reazione (di pochissimi soggetti, per la verità) è che quando si tocca la presidente è come attentare all’eroina che ha combattuto la cricca. E allora ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto i milioni dell’ultimo finanziamento che, grazie alla presidente, è stato concesso a Banca Cis subito prima che venisse commissariata. Era un aiuto alla cricca?
Ma il punto non è la cricca, di cui peraltro si sta occupando il Tribunale; il punto è che nessuno alzi un dito contro una presidente che, nonostante ne abbia combinate di tutti i colori, continua a governare indisturbata BCSM grazie agli allocchi della politica – che le hanno regalato altri cinque anni di regno – e di qualche altro organismo.
Antonella Mularoni ha legato gran parte della sua vita al servizio delle istituzioni della nostra Repubblica. Membro del Consiglio Grande e Generale, Capitano Reggente, prima donna sammarinese nominata Giudice alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e Segretario di Stato agli Affari Esteri, Segretario di Stato al Territorio. La ringraziamo nuovamente per il suo servizio all’interno del Consiglio Direttivo di BCSM, anche a nome dei tanti cittadini che in queste ore hanno chiamato il nostro movimento e di quelli, tantissimi, che rabbrividiscono di fronte a certe situazioni ma non hanno il coraggio di esprimere pubblicamente la loro indignazione.