Vicenda Green Pass.
Se il 7 Ottobre il Governo annunciava la “soluzione definitiva” al problema del Green Pass per i sammarinesi, il 15 ottobre è diventato ufficiale che i nostri concittadini vaccinati Sputnik dovranno accontentarsi dell’ennesima proroga (stavolta fino al 31/12).
Se il Governo, il 13 Ottobre, annunciava il raggiungimento di un accordo che non avrebbe generato alcuna discontinuità di trattamento per i sammarinesi vaccinati Sputnik, ora è invece ufficiale che nelle giornate di Sabato 16, Domenica 17 e Lunedì 18 saremo costretti ad effettuare (a pagamento, ovviamente) tamponi per poterci muovere liberamente in Italia, dal momento che la proroga (sembra) sarà effettiva soltanto da martedì 19 ottobre.
Tristi e patetiche le dichiarazioni di questi giorni dei Segretari di Stato che hanno tentato di mascherare questa spiacevole situazione dicendo ai sammarinesi di circolare in Italia portandosi dietro le notizie di stampa: come se gli articoli di giornale potessero sostituire una pubblicazione di un Decreto sulla Gazzetta Ufficiale, che ancora non c’è stata.
Come si può essere così sprovveduti e ingannevoli nei confronti dei nostri concittadini?
Anzi, la novità negativa è che da oggi, con questa proroga, i sammarinesi dovranno girare in Italia con ben due Decreti: l’ultimo (che contiene la proroga ma non fa alcun riferimento a San Marino, dunque da solo risulta incomprensibile) e quello di ottobre (che parlava esplicitamente di San Marino). Inoltre, servirà l’immancabile tessera vaccinale sammarinese. Vi immaginate per i sammarinesi che lavorano, studiano o vivono in Italia, o per chi deve recarsi in luoghi con file per entrare, che disagio sia dover ogni volta mostrare due Decreti, spiegare la situazione di San Marino e mostrare una tesserina sconosciuta al di fuori dei nostri confini?
Questo è il grande risultato raggiunto dai nostri “negoziatori”, che dovrebbero pensare a dimettersi in fretta anzichè mostrare soddisfazione.
Nomina di Francesco Bevere ad un ruolo inesistente.
Ma ora siamo tranquilli perchè all’Iss arriverà un nuovo Direttore Generale. Anzi no, un Commissario Straordinario. Anzi no, un Consigliere per la Sanità: Francesco Bevere. Il suo ruolo? Lo spiega Ciavatta alla San Marino Rtv: “fotografare la situazione, capire dove andare a intervenire anche per valutare il futuro Direttore Generale dell’ISS”.
In pratica, un consulente, seppure condito con un bel nome. Che rapporto avrà col Comitato Esecutivo “residuo”? Che poteri avrà? Come potrà districarsi nella complicata matassa dell’Iss con un ruolo che neppure è previsto dalle nostre leggi? Che tipo di “vincolabilità” avranno i suoi “consigli”? Avremmo di gran lunga preferito un Commissario Straordinario in grado di mettere ordine in quella giungla politica in cui si è trasformata l’Iss negli ultimi tempi.
La verità è una sola. Ciavatta non riesce a designare il Direttore Generale perché la Dc detta le regole in materia di sanità, gli nomina un Direttore Generale ff in violazione della legge e non consente a Ciavatta di fare quello che aveva promesso ma il Segretario alla Sanità, anzichè dimettersi, si inventa – insieme al governo – la figura del Consigliere per la Sanità (mai esistita in precedenza e che non si capisce a cosa servirà e cosa dovrebbe fare), così da poter dire di avere effettuato una nomina importante e rimanere al suo posto. Davvero un capolavoro politico, abbastanza imbarazzante per chi aveva fatto della coerenza fra le parole e i fatti un vanto, ma questo era il Ciavatta di una volta…
Si aggiunga che Bevere, da notizie di stampa, pare un soggetto non proprio allineato con il Ministro della Sanità Roberto Speranza, ed il capolavoro si completa.
La conclusione: in che mani siamo?