Con il 2022 inizia il quarto anno della Banca Centrale della Repubblica di San Marino senza Direttore Generale. Una figura apicale, prevista nello statuto, che dal 2018 è ricoperta da un facente funzioni.
Ma cosa sta succedendo nei rapporti tra governo e via del Voltone?
Il Direttore ff ha presentato nello scorso autunno una domanda di permesso di soggiorno ordinario, autorizzata con delibera del Congresso di Stato e rimbalzata in Commissione Consiliare Permanente Affari Esteri. Ebbene, dopo alcuni sorprendenti rilievi anche da parte di autorevoli esponenti della maggioranza, vista la mala parata il Segretario di Stato per gli Affari Esteri ha ritirato la domanda nell’imbarazzo generale.
La notizia ha avuto poco clamore ma ora BCSM ha un Direttore ff senza titolo legale per soggiornare o pernottare in Repubblica. E soprattutto, ci piacerebbe capire per quale ragione questa maggioranza, quasi sempre granitica ed obbediente rispetto ai desiderata del Governo, abbia invece voluto in questa occasione manifestare il suo plateale dissenso rispetto ad un uomo che gode della indiscussa fiducia della Presidente di BCSM.
Ci si consenta poi una domanda: se BCSM ha lanciato un bando di selezione per la figura di Direttore Generale (speriamo non si segua il protocollo Grais), a cosa serve un facente funzioni con un vice Direttore già presente da tempo nell’organico, quel vice venuto alla ribalta con il caso titoli? BCSM aveva necessità di fare un bando per trovare un nuovo direttore perché il facente funzioni o il suo vice non sono ritenuti all’altezza dopo ben quattro anni il primo e dopo decenni il secondo o c’è altro dietro? Ma soprattutto, che fine hanno fatto i temi nodali su cui aveva preso piede la presidenza Tomasetti? Memorandum con Banca d’Italia, rilancio del settore, positiva chiusura della prima procedura di risoluzione bancaria.
Tutti temi sui quali l’attuale Presidente si era spesa e che in due anni di gestione politica amica avrebbero dovuto produrre risultati. Avrebbe, poiché rileviamo come ogni volta che si parla di BCSM nelle sedi istituzionali, si solleva un polverone da parte della stessa maggioranza, quella che nella precedente legislatura difendeva BCSM come fosse una riserva naturalista da preservare dal disastro ecologico; maggioranza che ora ha negato il permesso di soggiorno a San Marino al direttore ff, braccio destro dell’attuale Presidente, che sarà ricordata per le latitanze sui temi strategici e per la vicenda “servizi segreti”.