Tra le tematiche emerse nel comma Comunicazioni della sessione corrente del Consiglio Grande e Generale vi è stata l’annosa questione del degrado della zona della ex-stazione, che merita sicuramente qualche considerazione.
Alcune iniziative si potrebbero realizzare a costo zero, se solo ce ne fosse la volontà, come:
a) l’equa ripartizione dei flussi dei mezzi dei turisti nei diversi parcheggi di Città, come previsto in delibere del Congresso di Stato risalenti nel tempo;
b) l’attuazione dell’istanza d’arengo accolta dal Consiglio Grande e Generale nella scorsa legislatura, che prevede una diversa strutturazione dell’ingresso e dell’uscita dal parcheggio della ex-stazione in modo che i turisti, una volta lasciata l’autovettura o scesi dall’autobus nel parcheggio della ex-Stazione, per la loro sicurezza passino sotto i portici dell’area ex-Stazione al fine di raggiungere le altre aree del centro storico di Città;
c) una diversa strutturazione delle modalità di utilizzo del trenino, come proposto ancora recentemente da Unione Sammarinese Commercianti;
d) la diversa ripartizione dei flussi turistici nei periodi di maggiore afflusso, aumentando la ricettività del Parcheggio della Baldasserona e prevedendo che da tale parcheggio si possa, o prendere il trenino fino all’altezza della Porta del Paese e della zona ex-Stazione, o prendere la funivia, proponendo ai turisti di fare l’andata con un mezzo (trenino) e il ritorno con un altro mezzo (funivia) o viceversa, al costo oggi previsto per le corse di andata e ritorno dei turisti in funivia. Questa soluzione fra l’altro avrebbe il vantaggio di rendere inutile l’organizzazione del servizio da e a Fonte dell’Ovo, cosa che peraltro genera costi e disagi per i turisti, offrendo a questi ultimi una novità interessante e consentendo loro di trascorrere più tempo nel Centro Storico.
Ma soprattutto riteniamo che nei due anni di pandemia covid-19 il Governo avrebbe avuto tutto il tempo di pensare a sviluppare progetti finalizzati a rivitalizzare le aree del centro storico di San Marino capitale che sono in maggiore sofferenza, all’interno di un progetto più ampio di riqualificazione a 360 gradi, per ridare nuova vitalità a quella e ad altre zone.
Alcuni progetti sono già esistenti, ma mai realizzati, come lo è, ad esempio, quello del museo del treno biancoazzurro. Quel progetto permetterebbe sicuramente di attirare l’attenzione dei turisti interessati ad approfondire un aspetto interessante della storia della nostra Repubblica e consentirebbe una importante riqualificazione del piazzale della ex-stazione.
Oltre a pensare ai punti di attrazione dovremmo poi riuscire a garantire un’accoglienza di livello in tutto il centro storico e invece veniamo a sapere che gli ascensori che portano dal parcheggio 9 al centro saranno in manutenzione per tutta la prossima stagione estiva. E basta fare un giro in alcune zone per rendersi conto in che condizioni (indecorose) versano i servizi igienici.
Non è accettabile che si lascino morire zone del centro storico di San Marino, iscritto dall’UNESCO alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Non dobbiamo permettere che ci siano zone di serie A e di serie B.
Si dovrebbero avere invece il coraggio e la capacità di avviare progetti di riqualificazione lungimiranti e onnicomprensivi, che vadano dalla creazione di nuovi punti di interesse, alla giusta distribuzione dei flussi turistici, alla manutenzione dei servizi in tutto il centro di San Marino, senza distinzioni, all’innalzamento del livello di ogni genere di servizi offerti.