“Compromesso da valutare con il tempo. Attendiamo di capire quali sviluppi ci saranno da gennaio in avanti”. È parte della dichiarazione alla TV di Stato del Segretario di Stato con delega all’AASS.
Non vogliamo distorcere il pensiero di Lonfernini ma l’impressione di fronte all’ennesima dichiarazione è che governo e Autorità siano andati in totale confusione.
Le tariffe, nonostante l’intervento della maggioranza e le dichiarazioni di Alessandro Mancini su immaginifiche road map, sono state aumentate.
Più 30% quelle di gas metano e costo variabile (quindi legato all’andamento del mercato, che sappiamo quanto oggi sia “impazzito”) per energia elettrica, alla faccia di qualche sempre più sparuto menestrello del governo.
Prima domanda: con questi aumenti deliberati, i prezzi sono ancora più bassi di quelli italiani, come aveva detto il Segretario Lonfernini in quella folle conferenza stampa di qualche settimana fa? Ci aspettiamo una immediata risposta in merito.
Seconda domanda. Qual è il mercato di riferimento su cui si formerebbe il prezzo dell’energia che poi ASSS applicherebbe alle famiglie? Se AASS non opera correttamente sul mercato, se non acquista alle migliori condizioni possibili, sbaglia la scelta dei fornitori, ecc., pagano in modo automatico i sammarinesi?
Repubblica Futura chiede di nuovo uno stop agli incrementi deliberati e interventi normativi ed economici.
Lo stop è necessario perchè, con gli aumenti deliberati, i costi applicati ai sammarinesi superano di gran lunga i costi medi che AASS sostiene per l’acquisto dell’energia: questo è sicuro sul gas (dove vi è un contratto di copertura che per 6 anni blocca il prezzo a un livello prefissato e molto più basso di quello deliberato), ed è altamente probabile anche per l’energia elettrica. Non riteniamo accettabile che i sammarinesi diventino “la Banca di AASS”, finanziandone l’operatività e dandole liquidità, magari per generare attivi e far fare bella figura al governo.
Gli interventi normativi ed economici sono invece fondamentali perchè i sammarinesi, per lo meno famiglie e imprese con capacità economiche minori, non possono sostenere questo genere di aumenti e rischiano di cadere in povertà (le famiglie) o fallire (le imprese). Da mesi continuiamo a stimolare il governo a porre in essere interventi di sostegno, come fatto ovunque nel mondo, utilizzando la Smac per i cittadini (con lo stesso meccanismo previsto per il carburante) e prevedendo sconti monofase per le imprese; ma finora, a parte qualche annuncio, nulla si è mosso. E questo va stigmatizzato con grande forza, assieme alla non implementazione dell’ICEE da parte del governo, scelta che impedisce di identificare precisamente chi va aiutato e chi no.
A nostro parere, lo Statuto dell’AASS va rivisto dando all’Azienda un assetto moderno dal punto di vista amministrativo con i necessari presidi per interagire con fluidità con mercati dell’energia e operatori esteri.
L’Autorità per l’Energia va superata, in quanto ha poco senso mantenere in piedi una struttura tecnica (nata nel 2001 quando l’allora governo voleva privatizzare AASS) per gestire tariffe di un monopolista pubblico e perchè le decisioni sulle tariffe hanno un tale impatto politico da non poter essere in toto demandate ad un ente tecnico.
Repubblica Futura è disponibile a fornire un contributo fattivo poiché i cittadini chiedono un intervento corale della classe politica.
Non vogliamo sostituirci al governo e alla maggioranza, ormai avviati sulla strada delle elezioni, ma costruire un percorso che metta in sicurezza il sistema paese per la prossima legislatura a prescindere da chi governerà.
Continuare a gettare fumo e discredito sugli avversari, al microfono o dalla social-cameretta, serve poco ai cittadini quando si vedranno recapitare bollette a tre zeri, avranno i tassi dei mutui e finanziamenti più alti, l’inflazione sarà a doppia cifra erodendo in modo significativo il potere di acquisto dei cittadini e la competitività delle imprese.
Decidiamo tutti insieme, non solo la politica ma anche le forze sociali, quale percorso intraprendere e quali risorse economiche allocare per mettere in sicurezza il sistema e non aggiungere al terrore invernale del COVID il terrore delle bollette e dell’inflazione.
Ci rivolgiamo di nuovo alla persone di buon senso nella maggioranza, magari a quelle che, come noi, si sono sdegnate leggendo della festa (con tanto di dress code e ballo) che AASPL ha appena deciso di fare in un momento come quello che stiamo vivendo. I cittadini chiedono fatti e non un governo sempre in festa, in trasferta o in litigio per i robot e i dispetti personali.