Il Segretario alla Propaganda Stefano Canti, quello che, rintracciando giustificazioni a casaccio nelle vecchie delibere del Congresso di Stato che rimandano a deleghe quantomeno pleonastiche, non disdegna di girare il mondo in buona compagnia (magari spesata da AASLP); quello che crede di prendere in giro la cittadinanza indignata, dati i tempi che corrono, a causa dell’inopportuna serata di gala per l’anniversario dell’AASLP derubricandola a merenda celebrativa (in smoking e al Kursaal), questa volta, in contraddizione e sperpero, ha superato se stesso.
Vi assicuriamo che l’impresa non era facile. Ricordate la censura del “nostro” sulla collaborazione fra l’AASLP e l’Università di San Marino (cooperazione fra due Enti statali e non consulenza dello Stato a terzi, chiunque essi siano) costata, a suo dire, oltre novantamila euro in cinque anni e quindi interrotta perché troppo onerosa? Quella che aveva generato la presa di posizione dello stesso Rettore a sbugiardare il povero Segretario? Ebbene di tutto questo, anche per verificare i reali importi in gioco, gli abbiamo chiesto conto con opportuna interpellanza. È, inoltre, notizia di questi giorni che egli abbia sottoscritto col Politecnico di Milano un incarico per redigere una norma sul riciclo del fresato di asfalto e la riscrittura dei documenti tecnici AASLP sulla manutenzione stradale, per l’importo di 150.000 euro. Ma come! Novantamila euro in cinque anni alla nostra Università che quella documentazione tecnica, fra le innumerevoli altre cose, ha collaborato a produrre e che l’AASLP già efficacemente adotta, erano troppi ed invece 150.000 euro in un colpo solo ad un consulente terzo per riscrivere quanto già in possesso dell’Azienda, vanno bene?
E, si badi che la normativa sul riciclo del fresato, grimaldello tramite il quale, come si evince già dalle sole delibere di Congresso, si vuole riscrivere tutto il materiale tecnico in possesso di AASLP, risulta essere del tutto inutile. Per due ragioni: la prima dovuta alla circostanza per la quale, in pratica, solo l’AASLP a San Marino si occupa di manutenzione stradale e qualsivoglia raccomandazione alle imprese esecutrici poteva essere efficacemente impartita in sede di appalto. La seconda costituita dal fatto che, se proprio si voleva normare la materia, con un semplice emendamento di modifica al “Codice Ambientale” in vigore, si sarebbe potuto rimandare la regolamentazione dell’uso del fresato di asfalto alla norma italiana o a norme nazionali estere di comprovato valore, così come fatto per numerosi altri ambiti tecnici.
O pensiamo davvero che la Repubblica di San Marino abbia la necessità di normare tecnicamente ed in autonomia, e per di più con urgenza (!), l’utilizzo del fresato di asfalto in maniera dissimile da quanto viene fatto due metri fuori confine? Insomma, prima si urla allo spreco, azzerando una proficua collaborazione tutta interna agli Enti statali, e poi si buttano dalla finestra 150.000 euro nella solita consulenza doppiamente inutile, primo perché funzionale ad una legge quantomeno superflua e secondo perché destinata a riscrivere documenti tecnici che l’Azienda già possiede ed usa efficacemente, grazie alla collaborazione avuta con la nostra Università.
Insomma una gestione totalmente sconnessa, sulla quale vogliamo vederci chiaro e ci attendiamo ulteriori sorprese… sempre a carico dei sammarinesi, per i quali ovviamente, il governo non sa trovare un euro per fronteggiare caro-vita e caro-bollette.