Nella serata di mercoledì 10 gennaio ha avuto luogo la prima riunione del nuovo anno del Coordinamento di Repubblica Futura. È stata l’occasione per fare il punto sulla situazione politica e specialmente sullo stato del Paese.
RF esprime forte preoccupazione per l’andamento dei conti pubblici e sulla loro gestione da parte della maggioranza. Nell’anno in corso si confermeranno verosimilmente gli importanti incrementi inflattivi già registrati nel 2022 (specie sui beni di prima necessità e di consumo non differibile) i quali, per il loro effetto sulla capacità di spesa e di reddito tanto per le famiglie che per le aziende, rischiano di imprimere anche un considerevole punto d’arresto dei nostri apprezzabili tassi di crescita derivanti dal prevedibile rimbalzo post-covid.
RF aveva formulato in sede di finanziaria molti emendamenti, ritenuti da più parti – compresi settori della maggioranza – qualificati e degni di analisi. Le principali proposte sono incentrate su interventi per limitare il caro vita (specie nell’ambito delle bollette, dei carburanti e delle famiglie), per facilitare la produzione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi delle famiglie e delle imprese, per rendere più equi ed efficaci gli interventi del nostro welfare (anche attraverso l’immediata introduzione dell’Icee), per favorire lo sviluppo economico (anche eliminando norme di contrasto alle attività economiche come quelle recentemente approvate nelle leggi su lavoro e pensioni), per rendere più efficiente la nostra sanità e migliorare la sicurezza del territorio, per affrontare il problema demografico e tanto altro.
Purtroppo la quasi totalità di essi è stata respinta, con l’aggravente che il Governo non riesce a presentare alternative efficaci per intervenire su questioni ormai improcrastinabili.
Il tema del rinnovo del debito estero e quello dell’accordo di associazione all’Unione europea sono dirimenti per il futuro della Repubblica. Purtroppo su entrambi l’azione dell’esecutivo, e specialmente della maggioranza, pare fortemente divergente al proprio interno, con punti di vista assai distanti e dunque totalmente autoreferenziali. Motivo che induce ulteriori enormi preoccupazioni.
La pubblicazione dei dati patrimoniali dei Consiglieri e dei Segretari di Stato, in ottemperanza al codice etico di recente adozione, ha evidenziato un caso eclatante: quello di un Consigliere che, avendo pubblicato solo il dato delle proprie sofferenze personali – considerevoli – e non anche quello di eventuali sofferenze di attività economiche partecipate, ha inflitto un grave vulnus al dovere di trasparenza che – crediamo – debba essere sentito da tutti i Consiglieri. Se si aggiunge che il Consigliere in oggetto si è reso protagonista di una campagna elettorale all’insegna dello slogan “stavamo bene” e che oggi ricopre addirittura il ruolo di Presidente della Commissione Finanze, il quadro che emerge è veramente grottesco ed esemplifica bene lo spregio in cui l’intera maggioranza tiene i sammarinesi, in un clima di intimidazione, minaccia e preventiva assoluzione per i comportamenti di pochi privilegiati.
RF ritiene sia necessario che l’interessato presenti immediatamente le proprie dimissioni dal ruolo di presidente della Commissione Finanze. Stupisce che la maggioranza non abbia già preteso tale gesto (anzi, tutti rigorosamente zitti!) e che, a quanto apparso sulla stampa, un Consigliere di Rete, invece di rifiutarsi di sostenere questa nomina, si sia addirittura affrettato a fornire all’attuale Presidente informazioni poi usate non a fini politici ma per l’ennesima denuncia in Tribunale.
In definitiva il Coordinamento di RF, alla luce di un quadro sempre più deteriorato ed inaccettabile, facendo propri i numerosi appelli della cittadinanza ad accelerare il termine di questa esperienza di Governo, impegna i propri rappresentanti ed il proprio gruppo consiliare ad intensificare il confronto con tutte le forze politiche, al fine di aprire una nuova stagione politica fondata sulla difesa e riaffermazione della libertà di tutti i Cittadini e su un serio progetto di rilancio economico.