Consiglieri indipendenti, consiglieri che lasciano e che cambiano gruppi consiliari, gruppi consiliari che si dividono, nuove forze politiche: la frammentazione politica è sempre più all’ordine del giorno.
Repubblica Futura ha organizzato un evento sul tema, al quale sono state invitate le categorie economiche, le forze sindacali ed i responsabili politici di alcuni movimenti e partiti. Interverranno alla serata:
- Marina Lazzarini – Segretario Partito dei Socialisti e dei Democratici
- Vanessa D’Ambrosio – Coordinatore Sinistra Unita
- Marco Gatti – Segretario Partito Democratico Cristiano Sammarinese
- Matteo Ciacci – Coordinatore Civico 10
- Nicola Renzi – Coordinatore Alleanza Popolare
- Nicola Selva – Coordinatore Unione per la Repubblica
La conferenza sarà moderata da Davide Giardi, giornalista de La Tribuna.
Repubblica Futura è un progetto politico nato qualche mese fa da un’idea di Alleanza Popolare, Unione per la Repubblica e cittadini che non fanno parte di queste forze politiche. Il concetto alla base è l’aggregazione intorno a temi programmatici concreti per costruire uno spazio politico aperto a tutti i soggetti interessati.
Abbiamo organizzato in questi mesi alcuni incontri pubblici su temi come sanità e riforme istituzionali e fatto delle riflessioni su alcuni argomenti rilevanti che consideriamo prioritari nell’agenda politica sammarinese.
Stiamo inoltre elaborando delle riflessioni su quali fattori debbano costituire il nuovo modello economico sul quale basare lo sviluppo del paese nei prossimi anni e analizzando i fattori critici che hanno impedito in questi anni il raggiungimento di obiettivi rilevanti nella gestione della cosa pubblica.
Alleanza Popolare e Unione per la Repubblica sono fedeli al ruolo istituzionale che gli elettori gli hanno affidato alle elezioni politiche del 2012. Per scelta abbiamo lavorato in questi mesi senza accelerazioni, concentrandoci sulle idee per il futuro del Paese. Non è nostra intenzione rappresentare un fattore critico all’interno della maggioranza, né essere la navicella sulla quale imbarcare nuovi passeggeri nella maggioranza essendo, il nostro, un progetto di prospettiva.
Repubblica Futura non lavora contro qualcuno o per essere alternativa a qualcosa. Riteniamo ci sia la necessità di un soggetto politico nuovo, moderato, inclusivo e aperto a tanti contributi che, con una struttura organizzativa leggera, possa affrontare l’attuale fase politico–sociale.
Questo progetto nasce dal lavoro di Alleanza Popolare e Unione per la Repubblica ma non si ferma a questi due soggetti politici che hanno deciso di mettersi in discussione e provengono da percorsi politici diversi. Ci sono cittadini che non aderiscono alle nostre forze politiche ma stanno lavorando al progetto con l’obiettivo di ampliare ulteriormente il perimetro di questa iniziativa politica.
Sono numerosi i temi sui quali serve un approccio nuovo.
Il tema ambientale per esempio. Domani si celebra la giornata della terra, promossa dalle Nazioni Unite. Noi pensiamo che il tema ambiente debba essere uno dei cardini del progetto inteso però con una visione a 360°, multidisciplinare che possa cambiare effettivamente lo stile di vita e la qualità di vita della nostra società.
Altro argomento è l’innovazione tecnologica applicata alla società e alla vita politica e istituzionale. Abbiamo già elaborato dei modelli di Smart City che potrebbero essere applicati alla Repubblica di San Marino utilizzando la tecnologia per permettere al Paese di fare un salto di qualità importante.
Il futuro del sistema bancario. Banca Centrale ha dei nuovi vertici e ora pensiamo possa iniziare con decisione una serie di interventi che da tempo il sistema necessita. Ci sono scelte di fondo che però la politica deve compiere per assicurare la stabilità del sistema e garantire lo sviluppo nel futuro.
Riteniamo che la politica estera sia un ambito importante di impegno, in cui si gioca il futuro del Paese. Occorre fare azioni decise e determinate per riaffermare la sovranità della Repubblica di San Marino e i diritti dei propri cittadini e delle proprie imprese rispetto alle iniziative di autorità estere, soprattutto alla luce del percorso virtuoso, di adeguamento agli standard internazionali di trasparenza e collaborazione, ormai ampiamente consolidato.