“Una telefonata allunga la vita” era lo slogan di una celebre campagna pubblicitaria tornato di prepotente attualità in questi giorni con le cronache giudiziarie. La telefonata cui ci riferiamo (o comunicazione via WhatSapp) è stata certificata da una informativa della Guardia di Finanza – depositata agli atti di un processo penale – che ha visto protagonisti il presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti, e un colonnello della Guardia di Finanza.
Per Repubblica Futura, nonostante la latitanza della politica sull’argomento, la dinamica degli eventi non è marginale, anzi, si è ulteriormente aggravata con la precisazione di Tomasetti e dei suoi legali – di cui abbiamo scritto nel comunicato di ieri, 20 giugno – per i quali il contenuto dell’informativa sarebbe solo il frutto della “sintesi personale” del colonnello che, dunque, non avrebbe ben capito le parole della presidente riguardo agli avvocati Luigi Mazza e Antonella Mularoni.
Si ripete la storia, con la medesima protagonista, del verbale del Congresso di Stato. Il colonnello della GdF avrebbe equivocato come a suo tempo equivocarono prima due Reggenti poi quattro Segretari di Stato sull’incontro di Tomasetti con un capo dei servizi segreti italiani, anche lui ex Guardia di Finanza, corpo con cui la presidente sembra avere un feeling particolare.
A RF sta a cuore che sia fatta chiarezza dal punto di vista istituzionale rispetto al ruolo conferito a Catia Tomasetti dal Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
Pertanto il Gruppo Consiliare di Repubblica Futura depositerà la seguente interrogazione, primo atto istituzionale per accertare la verità.
Interrogazione
Il Gruppo Consiliare di Repubblica Futura, a seguito della notizia di stampa (allegati articoli) rispetto a una informativa della Guardia di Finanza della Repubblica italiana su conversazioni telefoniche intrattenute dal Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino, avv. Catia Tomasetti, in cui la stessa avrebbe menzionato i nomi del dott. Daniele Guidi, già amministratore delegato di Banca CIS; avv. Luigi Mazza, già membro del Consiglio Grande e Generale, Capitano Reggente e avvocato e notaio in San Marino; avv. Antonella Mularoni, membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino e già membro del Consiglio Grande e Generale, Capitano Reggente, Segretario di Stato, Ambasciatore, Giudice alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e avvocato e notaio in San Marino, associandoli – nel caso degli avvocati Mazza e Mularoni – a passate vicende giudiziarie in cui gli stessi non hanno alcuna attinenza;
– considerata la dichiarazione dell’avvocato Catia Tomasetti resa pubblica da n. 3 avvocati dei fori di Rimini e San Marino rispetto alle evidenze di stampa (allegata);
– valutato quanto è emerso dalla cronaca e dai verbali della Commissione d’Inchiesta sulla Banca CIS e considerate le valutazioni fatte in passato dal Consiglio Grande e Generale rispetto ad altre commissioni d’inchiesta con al centro questioni di natura bancaria e indagini che hanno coinvolto la Guardia di Finanza e cittadini sammarinesi, anche membri del Consiglio Grande e Generale,
interroga il Congresso di Stato per conoscere:
- se il governo è stato preventivamente informato dei contatti telefonici e del loro contenuto dopo l’8 ottobre 2021;
- se il Consiglio Direttivo e il Coordinamento della Vigilanza di Banca Centrale sono stati resi edotti dei contatti telefonici del Presidente Tomasetti con la Guardia di Finanza;
- se l’Ufficio Centrale di Collegamento, AIF, Interpol e Avvocatura di Stato sono stati resi edotti di tali colloqui; in caso affermativo si chiede di avere evidenza formale di tale condizione;
- se il Congresso di Stato ritiene normale, rispetto alla prassi e allo Statuto di BCSM, che il presidente intrattenga conversazioni informali con vertici della Guardia di Finanza italiana su argomenti bancari riguardanti la Repubblica di San Marino e liberi professionisti operanti in San Marino che nulla hanno a che vedere con la cosidetta inchiesta mascherine;
- se l’utenza telefonica associata all’utenza WhatsApp sia intestata a Banca Centrale della Repubblica di San Marino e se i colloqui sono avvenuti a San Marino e a Roma;
- se il Congresso di Stato, nell’ambito del progetto di riforma di Banca Centrale, intende estendere i poteri del Presidente di BCSM a indagini di natura finanziaria, facoltizzando il Presidente a intrattenere direttamente rapporti con le autorità di polizia e di intelligence estere, fornendo direttamente notizie circa rapporti bancari e professionali intrattenuti a San Marino;
- se, in ragione degli articoli di stampa italiani sul caso mascherine, il governo è a conoscenza di contatti fra il Presidente di BCSM e giornalisti italiani e se tali contatti, qualora siano confermati, rientrino nel novero della facoltà statutarie di BCSM;
- se il Congresso di Stato ha avuto, in seguito alla pubblicazione della informativa della Guardia di Finanza, contatti con il Consiglio Direttivo di BCSM e lo stesso abbia valutato profili di liceità del comportamento del Presidente rispetto al codice etico di BCSM, sia per lo scambio di informazioni con il Colonello Carlo Tomassini della Guardia Finanza che con il Generale Luciano Carta, già direttore AISE;
- se il Congresso di Stato intende verificare con il Colonello Carlo Tomassini, Vice Comandante Operativo del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, con sede in Roma e articolazioni in Milano, Palermo e Reggio Calabria, il contenuto dell’informativa rispetto alla dichiarazione dell’avvocato Tomasetti sugli avvocati Mazza e Mularoni.
Si chiede inoltre di avere copia del documento della Guardia di Finanza e di sapere se lo stesso è stato messo agli atti del Consiglio Direttivo di BCSM e se lo stesso sia stato controfirmato per accettazione (come richiesto da Tomasetti per il verbale del Congresso di Stato sul colloquio con il Direttore AISE).
Si chiede risposta scritta.