Emegenza democratica a San Marino

Emegenza democratica a San Marino

Se l’attitudine al rispetto delle regole, della democrazia, della libertà di opinione e di stampa di un governo e della maggioranza si può valutare dalle dichiarazioni fatte dai suoi esponenti nelle sedi istituzionali, a San Marino si potrebbe dire che vige una vera e propria emergenza democratica.

Quelli che invocavano al golpe con tanto di esposto in Tribunale, sono andati letteralmente fuori giri per l’esito di un processo menando fendenti a destra e a manca verso operatori dell’informazione, giudici e imputati.

Con un comma comunicazioni del Consiglio, attraverso le dichiarazioni di qualche Segretario di Stato, a San Marino si sono archiviati principi cardine della democrazia e dello stato di diritto come il principio di innocenza, quello alla difesa, la libertà di stampa e di espressione; condendo il tutto con attacchi diretti a qualche magistrato sgradito, da parte del titolare agli Interni, o a qualche forza politica da parte di quello alla Giustizia.

Per le stesse ragioni per le quali, in questa legislatura, RF non ha chiesto la gogna per l’ex componente del Consiglio Grande e Generale ed ex Capitano Reggente, per fatti che sarebbero stati compiuti durante le proprie mansioni istituzionali, dopo il primo grado di giudizio ci siamo astenuti dal commentare la sentenza di primo grado su un ex Segretario di Stato ed un Giudice della Repubblica.

Quando tutti i gradi di giudizio sarannno conclusi, certamente non ci esimeremo dall’esprimerci, anche con fermezza e durezza se sarà il caso. Ma non è tollerabile che l’aula consiliare diventi, per qualcuno, aula di Tribunale, comitato di redazione, organo di censura o ufficio patenti di moralità.

Perciò abbiamo commentato, invece, eccome, la sentenza di totale assoluzione per accuse assurde rivolte ad una testata giornalistica. Crediamo che quello sia stato un ingiusto ed osceno attacco alla libertà di stampa, portato avanti sconsideratamente, spendendo soldi pubblici, dal Governo e dalla Presidentessa di Banca Centrale. E l’assoluzione con formula piena da parte del Tribunale crediamo abbia fatto giustizia su questa incredibile vicenda.

Restano le parole indecenti pronunciate dal Segretario Berti in Consiglio, queste si, assolutamente attuali.

Chissà cosa ne pensa la RAI, socia al 50% della San Marino RTV, rispetto alle dichiarazioni fatte da Berti ed altri del governo circa la professionalità e indipendenza dei giornalisti?

L’Ordine dei giornalisti italiano quale opinione si sarà fatto del governo di San Marino che mette in discussione in modo diretto la professionalità e indipendenza di alcuni suoi iscritti che operano a San Marino?

E il Consiglio d’Europa? Organizzazione verso la quale una forza politica si appellava in passato a ogni battere di ciglio per protestare verso il mancato rispetto della libertà di opinione e di stampa. Siamo certi che il Presidente della rappresentanza consiliare presso il Consiglio d’Europa coglierà la gravità delle affermazioni del governo e si appellerà ai competenti organi europei per difendere i giornalisti.

Tutto il guazzabuglio alzato a arte dal governo e maggioranza nel comma comunicazione per nascondere, tra le altre cose, il caos che regna nel settore bancario rispetto allo sciopero dei dipendenti del settore, è un segnale inquietante verso il clima in cui si svolgeranno le prossime elezioni politiche.

Il Segretario di Stato per gli Affari Interni, figura che dovrà garantire il regolare e democratico svolgimento delle prossime elezioni, è invece in cima agli ultras con la bava alla bocca a lanciare accuse e illazioni.

Repubblica Futura chiede formalmente al Congresso di Stato che chi ha pronunciato queste dichiarazioni gravi e fuori luogo chieda pubblicamente scusa e mediti seriamente di dimettersi dal Governo.

Chi fa l’ultras non può svolgere il compito di arbitro imparziale nella prossima competizione elettorale in cui i cittadini devono avere garanzie rispetto allo svolgimento della campagna elettorale e del voto. Non si può pensare che al sicuro con l’immunità parlamentare si possano mettere in discussione professionisti dell’informazione e sostituirsi ai magistrati nell’amministrazione della giustizia.

Repubblica Futura – a quanto pare – unica forza politica attenta alla libertà di stampa e ai diritti degli operatori dell’informazione, intende con forza stigmatizzare questi comportamenti che in prospettiva possono arrecare anche danni economici alla radio televisione di Stato rispetto ai servizi di informazione che eroga e alla raccolta pubblicitaria a essi collegata.

Repubblica Futura valuterà nei prossimi giorni eventuali iniziative a tutela della professionalità degli operatori dell’informazione sammarinesi e italiani, richiamando con rispetto l’Eccellentissima Reggenza, suprema magistratura dello Stato, a valutare la gravità di quanto accaduto e a esercitare il proprio ruolo di garante dell’ordine democratico del Paese.

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