Purtroppo le leggi non vengono rispettate da tutti.
La conferma è data da ciò a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi all’interno delI’Istituto per la Sicurezza Sociale.
Ricordiamo la vicenda dello scorso luglio quando con delibera il Congresso di Stato, a seguito delle dimissioni del Dott. Barbato da Direttore del Dipartimento di Prevenzione presentate dopo pochi mesi dall’assunzione dell’incarico – e che avevano destato molte perplessità visto che la nomina del Dott. Barbato era stata caldeggiata e caricata di aspettative – affidava l’incarico di sostituto alla Dott.ssa Ivonne Zoffoli già in capo al Dipartimento Ospedaliero.
Ricordiamo altresì che per l’incarico di Direttore di Dipartimento di Prevenzione era stato emesso apposito Bando di Concorso.
Al Bando avevano partecipato due professionisti, entrambi dichiarati idonei dalla stessa Commissione giudicatrice e pertanto come da prassi, e come da disposizioni normative, a seguito delle dimissioni del Dott. Barbato, il posto rimasto vacante sarebbe dovuto essere assegnato al candidato classificatosi secondo, ovvero al Dott. Andrea Gualtieri.
Tutto ciò non è avvenuto e l’incarico è stato appunto assegnato dal Congresso alla Dott.ssa Zoffoli che ha terminato il rapporto con l’Iss il 31 gennaio scorso.
Ci chiediamo ora come intende procedere il Governo. Perché non è stato ancora ricoperto il ruolo e soprattutto perché non si da finalmente seguito alla nomina rispettando la graduatoria del concorso? La funzione di Direttore di Dipartimento di Prevenzione è diventata all’improvviso superflua?
È davvero assurdo a nostro avviso continuare a giustificare tale mancanza con l’imminente ratifica dell’“atto organizzativo” dell’Iss, documento che è atteso da qualche anno ma è scomparso dai radar e sta diventando un pretesto per giustificare qualunque scelta.
Questa perdurante vacanza rischia di indebolire ulteriormente un settore strategico come la Prevenzione che, al contrario, andrebbe rafforzato come ha insegnato la pandemia da Covid-19.
Bisognerebbe uscire da queste scelte miopi e legate a chissà quali logiche di fazione.
Noi attendiamo con curiosità la decisione che il Governo adotterà augurandoci che una volta per tutte anche chi governa rispetti le regole.
La professionalità e l’efficienza dei servizi deve essere sempre al primo posto e non può essere oggetto di condizionamenti, tantomeno politici.
Rispettare la legge non è un optional
Rispettare la legge non è un optional
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