C’è qualcosa che forse ci sfugge? Nel silenzio generale rotto solo dal governo che imperversa nella TV di Stato con apparizioni di varia natura, stanno iniziando a emergere nubi minacciose sul futuro della nostra Repubblica.
L’articolo dell’Economist contiene elementi molto preoccupanti. San Marino è uno Stato sovrano e quindi pensiamo di essere liberi di costruire la nostra politica estera in base alle nostre aspirazioni. Non siamo nella NATO ne’ aderiamo all’Unione europea con la quale non abbiamo ancora un accordo di associazione.
Ci sono però elementi stonati, riferimenti a servizi segreti e ad attività di intelligence russa a San Marino, non smentiti dal governo. C’è una inchiesta del Tribunale di Rimini sull’uso fraudolento di schede telefoniche da parte di un negozio nostrano specializzato in materiale di spionaggio. C’è attenzione sul registro navale e sulle residenze ai pensionati da parte dei media italiani e di qualche paese estero rispetto a turbative che San Marino può provocare.
Cosa sta accadendo?
Il governo in ordinaria amministrazione, che continua a sfornare le delibere per la festa del papà e firma accordi, come sta gestendo questo delicato periodo di transizione?
Il dossier San Marino RTV, con la perdita di bilancio 2023, con la Direzione Generale vacante, senza prospettive di rilancio, è ancora su un binario morto?
L’acquisto di pale eoliche in Liguria da parte di AASS – affare da qualche milione di euro, argomento a questo punto confermato dal silenzio-assenso di governo e AASS – come si giustifica con il governo in ordinaria amministrazione, con il CdA di AASS e con l’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia scaduti dal 2023?
C’è una logica in tutto questo?
Repubblica Futura torna ad esprimere preoccupazione rispetto ad una serie di vicende che rischiano di esplodere e provocare danni seri al Paese.
Rispetto a chi, qualche mese fa, parlava di transizione da gestire, notiamo come il governo ormai sia in modalità automatica e non lasci più trapelare alcuna informazione.
C’è poi il tema della situazione del settore dell’informazione a ridosso di un importante appuntamento per il Paese, come le elezioni politiche.
San Marino RTV si sta avviando verso il 9 giugno senza Direttore Generale e desideriamo pubblicamente ringraziare i professionisti presenti nella struttura che stanno cercando di superare questo momento complesso. Ma la cosa non è accettabile.
C’è poi il punto della legge sull’editoria, che stabilisce norme rispetto alle quali debbano agire i mezzi di informazione della Repubblica di San Marino. E’ evidente come ci siano attività pseudo giornalistiche che agiscono in uno spazio franco al di fuori delle leggi che dovrebbero regolamentare questo settore.
Non sappiamo se questo sia normale, pensiamo di no, ma siamo abbastanza certi che alcuni poteri sammarinesi (e non) abbiano ormai concesso patenti di impunità e tali condizioni, estranee alle norme sammarinesi in materia di editoria, sono utilizzate per armare la mano contro l’avversario politico.
Repubblica Futura ritiene che alla logica della minaccia debbano prevalere le proposte, le idee, la possibilità di esprimere opinioni e informare i cittadini nel perimetro delle leggi che il Consiglio Grande e Generale ha licenziato, nel rispetto delle persone e della libertà di espressione che ogni parte politica deve pretendere e potere esercitare.
Repubblica Futura
membro dell’Associazione dei Liberali e Democratici Europei (ALDE)