Governo in tilt fra ecomostri, edilizia sociale e San Marino World

Governo in tilt fra ecomostri, edilizia sociale e San Marino World

Prima la fuga in avanti del Segretario di Stato per il Territorio: “Sorprese sul tema degli immobili in pancia alle banche… A breve avvieremo un cantiere sul nostro territorio che da tempo era fermo… Abbiamo messo al tavolo le banche, le abbiamo fatte ragionare e avvieremo un percorso che ritengo proficuo”. Questa dichiarazione è del 21 febbraio.

Poche ore dopo, la brusca frenata del Segretario di Stato con delega alla Cooperazione: “Da almeno tre anni sono in corso colloqui con Banca di San Marino e Banca Agricola con l’obiettivo di reperire immobili da destinare all’edilizia sociale in quel contesto abitativo. C’è un tavolo aperto anche con l’ISS dove si valutano i casi più gravi o di disagio e che necessitano di risposte immediate. Spiacciono queste fughe in avanti quando ancora una soluzione definitiva non ha preso corpo. L’urgenza è e resta l’edilizia sociale”.

Abbiamo voluto mettere in fila le dichiarazioni di due membri del Congresso di Stato – Ciacci e Pedini – sul tema emergenza casa per evidenziare come ormai il governo sia preda dell’anarchia.

Da un lato il governo parla da tre anni con le banche per “reperire” immobili, un elegante giro di parole che nasconde la scomoda verità: gli immobili ci sono, basta mettere mano al portafoglio, comprare e con qualche decina di milioni di euro le banche sono contente.

Dall’altro, sempre il governo, in un guizzo di ambientalismo (sparito dai radar il PRG) lancia la bomba cantieri-ecomostri-banche, spara nel mucchio qualche decina di appartamenti per aumentare i like social e accreditarsi come il problem solver.

La verità dove sta? Il Congresso di Stato è ancora un organo collegiale o ciascun Segretario è preda degli umori con cui si sveglia la mattina ? 

Poi c’è la vicenda San Marino World, con un imprenditore spagnolo che scorazza per San Marino con le auto di Stato e visita immobili milionari, anche di proprietà dello Stato, accompagnato da un valletto governativo d’eccezione: il governo ha tempo e voglia di prendere in giro i cittadini e chi ha reali difficoltà a trovare un’abitazione a prezzi accessibili?

Con la mano destra il governo apre la Repubblica a un gruppo spagnolo per occupare immobili, difficili da trovare, facendo impazzire il barometro del mercato immobiliare, dall’altro – sempre il governo – parla con le banche per gestire NPL, riaprire i cantieri, comprare appartamenti.

Chi paga? Quanto costerà questa operazione? I soldi dove sono? Con quali strumenti di trasparenza e garanzia? 

E’ normale che il governo durante un’operazione di dismissione di NPL – già di per sé poco trasparente e con lati oscuri – parli con le banche per acquisire immobili che potrebbero essere NPL? A quali condizioni? L’autorità di vigilanza è edotta di quanto sta accadendo? C’e’ un piano finanziario per sostenere gli investimenti calcolando anche i costi/benefici di un’operazione che si svolge in un paese in pieno inverno demografico?

Le fughe in avanti del governo e le frenate sono ormai quotidiane. Il Direttore dell’ISS va via, poi resta; l’accordo con l’UE si firma, poi ci sono le criticità; San Marino è la Montecarlo del nord Italia ma – viene precisato – è un errore, poi però lo spagnolo e il valletto degli Esteri continuano a girare in macchina blu. Via gli ecomostri, anzi no, anzi forse, anzi sono tre anni che ne parliamo.

Governare un paese è una cosa seria, non un’attività da cabarettisti acchiappa like o affidata a progetti di legge presentati senza alcuna copertura finanziaria e nessun piano di lungo termine.

Repubblica Futura esprime preoccupazione rispetto a una condizione del governo precaria, pericolosa per la stabilità delle finanze pubbliche, opaca rispetto alle interazioni con il settore bancario e con imprenditori esteri arrivati in Repubblica a fare business immobiliare alla faccia di chi non trova una casa a prezzi “normali”.

Le scenette di ieri fra fughe in avanti e brusche frenate, ecomostri ed edilizia sociale, possono indurre sorrisi sull’improvvisazione dei Segretari di Stato, ma provocano parimenti profonda inquietudine su come oggi viene gestita la Repubblica di San Marino, con governo e maggioranza palesamente fuori controllo e avulsi dalle preoccupanti dinamiche interne e internazionali.

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