L’Assemblea Congressuale di Repubblica Futura che si è tenuta dal 11 al 12 aprile 2025 ha provveduto alla nomina degli incarichi direttivi per il prossimo triennio.
Mara Valentini è stata eletta Presidente dell’assemblea di RF
Marco Podeschi Coordinatore di RF
Assunta Meloni, Stefano Canzi, Luigi Perotto collegio dei probiviri.
L’Assemblea, che ha avuto una forte partecipazione degli aderenti registrando il record di adesioni, ha altresì approvato la mozione finale.
Leggi la Mozione:
MOZIONE CONCLUSIVA DELL’ASSEMBLEA CONGRESSUALE DI REPUBBLICA FUTURA
- UN’ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-POLITICO
-LE CRITICITÀ DEL PAESE
L’aumento costante dell’indebitamento, anche a causa della crescita esponenziale della spesa pubblica, l’incertezza dello scenario internazionale, legati a doppio filo all’assenza di un progetto di controllo della spesa e di gestione delle dinamiche dell’esposizione di San Marino sui mercati, rappresentano una sentita preoccupazione per la stabilità del Sistema-Paese.
Davanti a questo scenario, mai come oggi resta attuale un passo della mozione conclusiva del Primo Congresso di Repubblica Futura:
“qualunque forza politica seria non può mentire alla popolazione ed ha il dovere di dire, con dati e proposte, che saranno necessarie scelte, che se saranno giuste ed eque, apriranno al Paese prospettive per un nuovo sviluppo ed un nuovo benessere”.
– UN QUADRO POLITICO INNATURALE, INCAPACE DI DARE RISPOSTE ALLA REPUBBLICA
Per la seconda Legislatura consecutiva, il Paese poggia su una maggioranza di 44 Consiglieri; una maggioranza abnorme, che supera ampiamente i due terzi dei membri del Consiglio Grande e Generale. Questo distorce la normale dialettica democratica, perché limita il potere di controllo delle opposizioni e soprattutto dà vita a governi troppo compositi e articolati, per questo disconnessi e legati dall’unica amalgama del mantenimento del potere. Maggioranze nelle quali giungere a sintesi efficaci è praticamente impossibile, rendendo parimenti impossibile affrontare le enormi ed inderogabili sfide che attendono il nostro Paese.
Queste sfide necessiterebbero di unità di intenti, di un’elastica capacità di programmare e sostenere road-map impegnative e di lunga durata. Sarebbero necessari interventi di riprogettazione del sistema bancario e finanziario, di sostegno a quello delle piccole e medie imprese, un abbattimento considerevole della burocrazia, un programma di contenimento della spesa pubblica, una risposta efficace all’emergenza del calo demografico e della casa, nuove forme di sostegno alle famiglie. Ma le ultime maggioranze hanno dimostrato la loro incapacità nel farlo, limitandosi semplicemente a gestire il contingente senza fare alcuna scelta sui temi prioritari per il Paese.
– UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AL SERVIZIO DEL GOVERNO E NON DEI CITTADINI
Spiccano anche vari settori di regresso, come quello della Pubblica Amministrazione, sempre più caratterizzata dall’arbitrarietà delle scelte, dalla continua decretazione, che ne cambia le regole del gioco e ne sovverte costantemente lo schema generale. La perdurante precarizzazione dei dirigenti, dei livelli intermedi, dei quadri, pare avere l’unica finalità di subordinare – delibera per delibera – gli Uffici all’Esecutivo, minandone autonomia ed indipendenza. É necessario invertire questa rotta con una controriforma complessiva della PA, basata sulla qualità dei dipendenti piuttosto che sulla quantità, che ne valorizzi il merito, ne ribadisca l’autonomia, ne promuova il servizio ai cittadini. Per rendere efficace la PA, è fondamentale introdurre sistemi di valutazione e certificazione di qualità veramente imparziali, basati su obiettivi chiari e parametri di misurazione predefiniti, che non passino per il giudizio del Governo del momento o di organo da esso nominato ma da organismi tecnici e composti da persone competenti sui processi di valutazione dell’Amministrazione.
– UNA SANITÀ FERITA
Anche sulla sanità sempre più negli anni si sono concentrate guerre di potere ed ancora la logica spartitoria regna sovrana. Una sanità permeata dalla politica, che purtroppo evidenzia sempre più l’inadeguatezza a rispondere ai bisogni dei Cittadini tramite i giusti modelli organizzativi. É necessario giungere in tempi rapidi ad un nuovo e serio atto organizzativo, immaginato da una governance indipendente, che rimetta al centro i bisogni dei Cittadini, premi il merito ed il valore di tutti gli operatori (medici, paramedici, infermieri, OSS, personale tecnico e amministrativo), sappia sviluppare nicchie di cura per le quali la Repubblica possa diventare appetibile anche dall’estero. Le priorità, sempre più indifferibili, restano il taglio delle liste di attesa e la riorganizzazione della medicina di base.
– LA SCUOLA TRA PRESENTE E FUTURO
Le sfide tecnologiche – segnatamente quelle dell’intelligenza artificiale-, il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione sono tutti punti nevralgici per il futuro dell’istruzione. Non è opportuno, però, disconoscere il valore attuale del nostro sistema educativo, percepito anche dai Cittadini come uno tra i settori che rappresenta un’eccellenza nel sistema di welfare del nostro Paese. Repubblica Futura ritiene che sia necessario partire dalla valorizzazione dell’attuale sistema, riflettendo su nuove modalità di organizzazione della scuola primaria osservando per quanto più possibile il principio di un plesso per Castello. È importante anche riprogettare l’offerta del CFP a livello di formazione di secondo livello, da intendersi sempre di più come parte integrante del sistema dell’istruzione. Ma è anche necessario ampliare l’offerta della Scuola Superiore, almeno attraverso l’introduzione del triennio (o biennio secondario) per l’Istituto Tecnico Industriale e valutare l’istituzione di un ITS. Repubblica Futura rigetta con forza invece eventuali tentativi di limitare la libertà di insegnamento e modalità di reclutamento che non tengano conto dell’esperienza maturata e che possano sembrare arbitrarie e parziali. Repubblica Futura sostiene la necessità di un costante monitoraggio e valutazione del lavoro svolto dai docenti per valorizzare le migliori esperienze pedagogiche.
– UNA GIUSTIZIA NON UGUALE PER TUTTI
Un numero esorbitante di prescrizioni, una cifra proporzionalmente rilevante di ricorsi alla Corte di Strasburgo, molti procedimenti contro e tra magistrati non possono che evidenziare un quadro profondamente problematico della Giustizia sammarinese. Purtroppo, le risposte date dalla Maggioranza, giunta fino a modificare una legge costituzionale per consentire il mantenimento in carica dell’attuale Dirigente esterno del Tribunale, dimostrano ancora di più la debolezza e la precarietà del sistema di autogoverno della Magistratura. Repubblica Futura ritiene invece inderogabile la riforma del codice di procedura penale e rivedere completamente la legge di ordinamento giudiziario per evitare conflitti di interesse, migliorare la dialettica tra magistrati e tra essi e gli operatori della giustizia, evitare concentrazioni di potere, aumentare accountability e verificabilità dell’azione giudiziaria, migliorare il dialogo tra i principali poteri dello Stato: avere finalmente una giustizia giusta.
– L’INFORMAZIONE ED I MEDIA A SAN MARINO
L’indipendenza e l’autorevolezza del giornalismo sono un pilastro fondativo dei sistemi democratici. La legge adottata nella passata Legislatura è un primo passo per cercare di regolare, nell’autonomia, il ruolo fondamentale della stampa. Purtroppo, mancano ancora alcuni atti, come vari decreti attuativi che rendano anche l’Autorità preposta capace di svolgere pienamente il proprio ruolo. In questo quadro sono evidenti i casi di giornalisti che hanno dovuto affrontare procedimenti giudiziari solo per aver dato una notizia, e che meritano invece tutto il sostegno dello Stato, affinché casi del genere non si ripetano; e dall’altro quelli di sedicenti blogger, spalleggiati da qualche potente, che hanno la possibilità di spargere false notizie ed infondati discrediti personali. Due problematiche che vanno radicalmente risolte. Inoltre, Repubblica Futura ritiene San Marino RTV un patrimonio di particolare e preziosa importanza, da mettere in sicurezza e rilanciare con forza, specialmente nel settore delle news, per permetterle di diventare un network sempre più innovativo, di spessore e diffuso.
- IL PAESE CHE VORREMMO
– REPUBBLICA FUTURA SI PONE L’OBIETTIVO DI CONTRASTARE FORTEMENTE QUESTO QUADRO POLITICO
Il quadro già in parte delineato, di maggioranze abnormi incapaci di prendere decisioni efficaci e durevoli, di tracciare una nuova strada per la sostenibilità e lo sviluppo, ma abili (qui sì!) a spartirsi posti di potere e nomine, per giunta con vari attacchi del potere medesimo alla stampa e magari a singoli cittadini, destano profonda preoccupazione. Repubblica Futura non può che svolgere il ruolo che i cittadini le hanno affidato: quello di una opposizione, rafforzata nei numeri, determinata e seria. Un’opposizione propositiva, come già ha dimostrato di esserlo stata sui temi della natalità, del sostegno al potere d’acquisto e alle famiglie, sulla PA e sulla Scuola, etc. Un’opposizione ferma nella critica – esclusivamente costruttiva ed orientata al bene del Paese-come, ad esempio, nel caso delle residenze fiscali non domiciliate. Ed infine un’opposizione leale, su temi come quello dell’accordo di associazione all’Unione europea.
– NECESSARIO LAVORARE PER LA COSTITUZIONE DELLA GRANDE FAMIGLIA DEL BUON GOVERNO
Il nostro ultimo Congresso aveva dato mandato alla dirigenza di Repubblica Futura di lavorare alacremente alla creazione di una casa comune dei liberali e dei riformisti, moderata e propositiva, che fosse in grado di riaffermare costantemente la laicità dello Stato e tenere presenti e attuali, come riferimento culturale, le radici valoriali dell’umanesimo cristiano. Grazie al sempre più costruttivo rapporto con Area Democratica, questa visione è oggi come non mai sempre più concreta e reale. Tanto che oggi Repubblica Futura può guardare avanti, forte della propria matrice liberale e riformista, e può avere l’ambizione di creare la grande famiglia del buon governo, accogliendo le migliori esperienze e tradizioni politiche, le persone oneste e volenterose, e prepararci così a governare di nuovo il Paese. Non sarà subito, ma se continueremo con la stessa determinazione e fermezza a predisporre le nostre idee e le nostre proposte, questo nel tempo diverrà naturale.
- GLI INTERLOCUTORI POLITICI
Per quanto riguarda i rapporti con le altre forze politiche, Repubblica Futura ha apprezzato la loro partecipazione a questo Congresso ed ha ascoltato con attenzione gli indirizzi di saluto rivolti. RF nutre rispetto nei confronti di tutti i partiti e movimenti e allo stesso modo pretende rispetto ed auspica come prerequisito del dialogo la fine di ricostruzioni distorte del passato. Non si sottrae a possibili confronti e collaborazioni, che muovano dalle necessità della comunità e siano condotti con il giusto metodo. La lotta al clientelismo, l’affermazione del merito, la promozione delle migliori capacità e la creazione di una squadra coesa e leale per risolvere i problemi del Paese rappresentano i prerequisiti per ogni dialogo e per la creazione di future alleanze.
– UN RAPPORTO SEMPRE PIÙ STRETTO CON L’UNIONE EUROPEA, UNA POLITICA ESTERA PIÙ ATTIVA E CORAGGIOSA
Il quadro di incertezza mondiale, le guerre – fino nel cuore dell’Europa, come quelle commerciali, che sembrano allontanare sempre di più il nostro continente da quello aldilà dell’Atlantico – destano preoccupazioni via via maggiori e richiedono, specialmente per un paese di piccole dimensioni, scelte coraggiose, tempestive e lungimiranti. Il nostro orizzonte non può che essere quello di un rapporto di amicizia leale con la Repubblica italiana, di una maggiore integrazione europea tramite le opportunità dell’accordo di associazione, dello sviluppo delle nostre relazioni bilaterali, di un ruolo determinante nella difesa e nella promozione delle organizzazioni multilaterali. Per fare ciò serve una politica estera attiva, che faccia conoscere sempre più la Repubblica nel mondo ed intensifichi proficue relazioni con le altre realtà statuali, valorizzando la nostra sovranità e identità. In questo percorso è fondamentale il coinvolgimento costante della popolazione.
– UN’ECONOMIA PIU’ COMPETITIVA, INTEGRATA E INNOVATIVA
Per sfruttare a pieno l’inserimento di San Marino nel mercato unico europeo, è indispensabile rendere più competitiva la nostra economia. Per farlo è necessario che lo Stato sostenga fiscalmente le imprese che vogliono crescere investendo, sia in capitale fisico in capitale umano e in capitale organizzativo e relazionale È altresì necessario che lo Stato ponga in essere interventi di incentivazione per indirizzare gli studenti verso percorsi di formazione tecnica sempre più fondamentali per le imprese ed evitare di creare meccanismi, per finalità evidentemente elettorali, che portino i giovani a ricercare il posto pubblico anziché a mettere a disposizione delle imprese stesse le proprie competenze.
Essenziale in tal senso che enti come l’Agenzia per lo Sviluppo e San Marino Innovation svolgano con la massima efficacia l’attività di promozione del sistema economico e delle opportunità che offre nei vari ambiti, investendo le necessarie risorse economiche. Ma soprattutto è fondamentale un nuovo approccio culturale, che consenta di non avere paura delle opportunità e delle novità che l’economia crea.
Infine, è essenziale favorire investimenti pubblici e privati sul digitale, sul miglioramento delle reti di comunicazione fisse e mobili, sull’incremento della penetrazione della rete ultraveloce in fibra ottica nelle case delle famiglie e nelle imprese, sull’informatizzazione della Pubblica Amministrazione: interventi senza i quali non si potrà mai parlare di un sistema economico competitivo.
– ATTENZIONE ALLE POLITICHE PER LA GENITORIALITÀ, LA NATALITÀ ED IL BENESSERE DELLA TERZA ETÀ
La famiglia, nelle sue varie forme, resta ancora, senza dubbio, il motore propulsore dello Stato, il luogo degli affetti, della progettualità, della creazione della vita e del futuro. Un paese che invecchia inesorabilmente non ha prospettive. Il calo demografico e l’invecchiamento costante della popolazione devono essere affrontati con scelte decise. Repubblica Futura ha proposto -e continuerà a farlo- interventi rivoluzionari che sostengano le famiglie con importanti iniziative di welfare, mutuando le migliori esperienze, come quella francese e quella spagnola. Senza una profonda riforma dei servizi a sostegno delle famiglie, che consenta (differentemente da oggi) ai genitori di pensare di avere uno o più figli senza rinunciare al lavoro, è impensabile far ripartire la natalità. Allo stesso tempo Repubblica Futura ha proposto la possibilità di coabitazione intergenerazionale, il cohousing ed anche iniziative normative che agevolino il permanere in attività degli anziani come meccanismi di prestazioni lavorative e di volontariato. Riteniamo importantissimo, anziché concedere la Residenza a pensionati facoltosi, avviare programmi di attrazione di famiglie giovani, preferibilmente con almeno un figlio in età scolare, dando così nuova linfa alle forze lavoro interne e ai numeri degli alunni sammarinesi, e consentendo anche l’abbassamento dell’età media della popolazione della Repubblica.
– RIFORME ISTITUZIONALI: UNA OPPORTUNITA’ DA COGLIERE
Finalmente le riforme istituzionali sono entrate nell’agenda politica attraverso l’istituzione di una Commissione consiliare speciale per le riforme. Un traguardo molto importante per Repubblica Futura, che fin dalla sua nascita ha sostenuto l’inderogabilità di questa esigenza. Un arrivo che è solo una partenza, però: per questo sosterremo i lavori della Commissione e cercheremo di formulare proposte concrete. Repubblica Futura vuole limitare il trasformismo politico, dare più potere ai cittadini – mettendo nelle loro mani la scelta delle maggioranze di Governo-, creare uno Statuto delle opposizioni, limitare la collegialità del Congresso di Stato aumentandone il coordinamento, valorizzare il ruolo dei Consiglieri. In definitiva, lo scopo è quello di rendere più efficace il nostro sistema democratico, per rendere ben chiare responsabilità e meriti nell’assunzione delle decisioni.
– POLITICHE AMBIENTALI: RISPARMIO, RIDUZIONE, E SPINTA AL RINNOVABILE
Riteniamo essenziale spingere su nuove politiche energetiche e ambientali che incentivino e premino il risparmio e la riduzione dei consumi e dei rifiuti prodotti da parte delle persone, che occorre diventare capaci di misurare con precisazione. Allo stesso modo, va tenuta forte l’attenzione pubblica sul sostegno agli investimenti privati in energie rinnovabili e sulla riqualificazione degli edifici, al fine di renderli maggiormente “eco-compatibili”. Massima attenzione va poi posta alle politiche per porre fine all’abuso del consumo del suolo.
- CONCLUSIONI
Molte delle risposte alle criticità che Repubblica Futura ha sollevato, si trovano -e sono ancora molto attuali- nel programma elettorale 2024 che abbiamo presentato meno di un anno fa alla Cittadinanza. Crediamo che quel documento, redatto in ogni sua preziosa parte sulla base delle idee, delle proposte e dei sogni degli aderenti di Repubblica Futura, sia un foglio di lavoro ancora valido, sul quale favoriremo un confronto, nell’interesse di tutti i Sammarinesi, quelli residenti in territorio e quelli residenti all’Estero, portando avanti un costante dialogo con le forze politiche, con le associazioni, con i comitati che nel tempo sono nati ed in definitiva, con tutti i cittadini.
Nel tempo in cui la Storia sembra rallentare e la fiducia nel futuro vacilla, è dovere di ogni cittadino volgere lo sguardo oltre l’orizzonte, dove prende forma la Repubblica che ancora non c’è, ma che possiamo – insieme – costruire.
Non parliamo di un’entità distante, di un concetto astratto, confinato nelle parole della politica. La Repubblica siamo noi: è ogni scelta responsabile, ogni gesto solidale, ogni voce che si leva per il Bene comune. La Repubblica vive nel senso dello Stato, che non è obbedienza cieca, ma consapevolezza alta e profonda di appartenere a qualcosa di più grande di Noi.
Lavoriamo per una Repubblica più giusta, più equa, più coraggiosa.
La Repubblica del Futuro.
San Marino, 12 aprile 2025