Le coalizioni: “recinti” per gli elettori?

Le coalizioni: “recinti” per gli elettori?

A San Marino, di fronte alla crisi generale del Paese e alla crisi di Governo già celebrata, brulica un promettente movimentismo da parte dei cittadini. Per fare “qualcosa”.

Va dato atto che numerose persone per bene stanno lavorando con impegno e sacrificio, per dare una mano alla Repubblica. Pulite e in buona fede. Ciò riconosciuto, solleviamo alcuni pensieri, spunti di riflessione per tutti noi candidati.

Nella formazione delle liste – coalizioni si sono seguiti troppo:

  • il test dell’usato sicuro, “siamo gli unici capaci di…”: una certa arroganza nel sostenere di conoscere i trucchi della macchina politica, avendola già guidata;
  • il test di verginità, “io so fare e posso fare tutto (una sorta di velleità!) perché non ho mai fatto politica”. Buffo!
  • il test dell’inquinamento-infezione, “vedo malattia ovunque”: tutto sporco, marcio, infetto, tutto da radere al suolo e bruciare come ai tempi della peste…

Forse invece troppo poco si è ricorsi al:

  • test di fecondità: programmi concreti e credibili, pragmaticamente attuabili; aggregazioni più orientate sul da farsi che sull’essere, sul muovere le mani che sull’estetica politica.

Un giovane allora deve credere nella politica?

La Politica non è sporca, alcuni politici si sono sporcati; hanno imbrattato le mani nell’ intreccio politica-affari ed il paese nell’illegalità.

Cosa possiamo fare adesso:

  • Ridare dignità alla politica,
  • Ridare dignità di cittadini,
  • Ridare fiducia ai cittadini.

I politici non sono tutti uguali! Possono e devono cambiare. Adesso!

Più partecipazione dei cittadini per dare un giudizio sui programmi e per delimitare le aggregazioni e le unioni. Secondo una visione più generale e meno condizionata da diktat, gelosie, contrapposizioni più difficilmente superabili a palazzo che sulla piazza.

Senza o con scarsa sperimentazione di programmi credibili e fattibili, le coalizioni rischiano di essere dei recinti vuoti, stagni e piombati, criterio esclusivo della territorialità. O meglio, un territorio politico preordinato e marcato dagli uomini di vertice. Agli elettori non resta che entrare in un recinto prefabbricato, sia pure a scelta fra quelli sul mercato dell’offerta partitica. E’ democrazia anche questa, dirà qualcuno.

Ottimisti e pessimisti sono entrambi utili alla società. Con una differenza. I primi hanno inventato l’aereo, gli altri il paracadute (B. Shaw).

A chi sostiene che serva un paracadute… (“salviamo il salvabile”) dai guai della vecchia politica, dagli errori e dalle nefandezze degli altri, Repubblica Futura risponde invece che serve l’aereo, adesso!

Un nuovo decollo è possibile per restituire slancio ed imprimere accelerazione all’avventura democratica della Repubblica di San Marino.

San Marino, 10 novembre 2016

Emmanuel Gasperoni

Repubblica Futura

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