All’Ordine del Giorno della seduta consiliare odierna c’è stata la nomina del Dirigente dell’Authority sanitaria. Pubblichiamo l’intervento sul tema del consigliere Emmanuel Gasperoni.
Come si può leggere nella relazione sulle proprie attività, l‘Authority sanitaria è un’unità organizzativa della Pubblica Amministrazione. Istituita nel 2004, riveste un ruolo strategico sugli assi sanitario, socio-sanitario e socio-educativo. E, ci tengo a rimarcarlo, ha raggio di azione sia nel settore sanitario pubblico (l’istituto per la sicurezza sociale) sia in quello privato, frammentato e scomposto in molteplici singole realtà. È lo strumento tecnico di supervisione, di controllo e di autorizzazione di tutta la Sanità erogata ed erogabile nella Repubblica di San Marino, strumento tecnico per l’organo politico e anche per il comitato esecutivo.
Ben si comprendono già da questa sommaria definizione, il profilo e il rilievo di questo istituto e conseguentemente l’entità della nomina del suo direttore, che ci accingiamo a votare qui in aula. Questo perché, se dovessimo condensare in poche parole il ruolo dell’authority, essa ha la funzione di garantire la qualità di ogni servizio e prestazione erogati in Repubblica, nella sanità pubblica e nella sanità privata.
Per dirlo ancora meglio: la qualità del servizio sanitario a San Marino è garantita ad ogni cittadino sammarinese (ma anche non sammarinese) proprio dall’authority. È indubbio che, nei suoi 13 anni di vita, questo istituto sia cresciuto floridamente, abbia ipertrofizzato le proprie mansioni e il proprio ruolo. Tenendo il passo, senza rimanere indietro o peggio ancora senza essere seminata, con l’evoluzione senza sosta della Sanità fuori-confine e addirittura – senza esagerare – mondiale.
Per sua stessa natura infatti la Medicina (ed in conseguenza la Sanità, che ne è la messa in pratica, ne è l’applicazione) è materia in continuo bollore, in fermento, e fa da lievito agli enormi risultati che hanno portato a conquiste epocali, in termini di prevenzione, screening precoci, innovazioni terapeutiche, cronicizzazione di malattie, allungamento dell’età media, a solo titolo di esempio.
Avere pertanto un organo come l’authority a vigilare su tutto questo diventa imprescindibile per fornire una sanità qualificata e aggiornata continuamente con lo stato dell’arte.
Anche perché, dato non banale, nel solco tracciato dalla globalizzazione economica, da un mondo che si muove sempre più per macro-comparti sociali e politici, corre anche una globalizzazione sanitaria. Come dire? È divenuto indispensabile che ogni operatore Sanitario (medico e non medico) parli un linguaggio comune, universale, frutto della migliore conoscenza scientifica attualmente fruibile. E ciò passa inevitabilmente per la stesura e l’accoglimento di linee guida, protocolli e algoritmi diagnostici e terapeutici, condivisi da organismi mondiali preposti e destinati ad essere applicati ad ombrello presso tutti i servizi sanitari nazionali.
Accoglimento al quale di certo, oggi, la Repubblica di San Marino non può sottrarsi, poiché la nostra sanità nazionale, non può permettersi di venire tagliata fuori, di parlare un “linguaggio scientifico” non condiviso o peggio incomprensibile già poco fuori e al di là dei nostri confini. Questo certo non significa assorbire per osmosi e senza spirito critico e vivace una Scienza pre-incartata proveniente dall’esterno.
Questo mi consente anzi di dire che la Repubblica di San Marino ha la facoltà, il dovere potrei dire, di intraprendere sperimentazione scientifica, elaborazione dei dati epidemiologici delle principali patologie presenti in territorio, a scopo statistico, eziologico, fisiopatologico, ma anche e soprattutto preventivo. E anche la sorveglianza della qualità e del metodo applicato sullo svolgimento di tutto questo appartiene di diritto ai compiti dell’authority. Non solo.
Perché i professionisti sanitari che lavorano a San Marino possano venire riconosciuti anche oltre confine è indispensabile parlare la stessa lingua.
Parlo di crediti ECM, una tecnica di formazione continua divenuta obbligatoria per i professionisti sanitari. Parlo, ancora più importante, di accreditamento sanitario cioè l‘attestazione della capacità di operare che un soggetto di riconosciuta autorità rilascia nei confronti di chi svolge un ruolo in un determinato contesto sociale: il guardiano dei guardiani della salute.
La grande mole di lavoro per l’accreditamento del nostro Ospedale di stato, tuttora in itinere, è un esempio dei settori nevralgici in cui l’authority sta lavorando da anni. E ciò, si badi bene, è il viatico per lo scambio continuo con le strutture sanitarie sociosanitarie e socio-educative a noi limitrofe, già riunite in macro sistemi (le cosiddette Aree vaste, area vasta Romagna, per citarne una contigua): scambio scientifico, scambio di prestazioni, possibilità di apertura e implementazione del nostro bacino di utenza.
Qui poi, e vorrei dare anche una connotazione politica, dobbiamo difendere la possibilità di veder riconosciute le nostre professionalità fuori dal nostro territorio. Al contempo dobbiamo renderci appetibili, come sistema sanitario: attraenti per quei professionisti e (perché no?) per quegli utenti che volessero usufruire della nostra struttura pubblica ma anche della microgalassia delle piccole e medie strutture private. Magari con ciascuna la sua specializzazione specifica o fiore all’occhiello. Perché ciò sia possibile è necessaria l’Authority. È fondamentale l’Authority.
Inoltre, continuando con taglio politico, come emerso nitidamente dalle discussioni in quest’aula nelle ultime sessioni consiliari, stanno sorgendo sull’orizzonte del dibattito sociale e quindi politico, macro-capitoli di importanza nevralgica su cui innestare progetti e percorsi legislativi: interruzione volontaria di gravidanza, procreazione medicalmente assistita, normativa di fine vita, cellule staminali, tessuti ed emoderivati saranno prossimi protagonisti.
Per proiettare la repubblica di San Marino in avanti, e verso il futuro, processo inarrestabile pena il diventare velocemente anacronistici, abbiamo necessità di costruire un tessuto scientifico, un humus in cui far brulicare idee scientifiche innovative, che diventerebbero se costruite con qualità nicchie di economia a cui non possiamo rinunciare. Ma anche per questo è necessaria l’egida dell’authority.
Sono intervenuto con piacere in merito a questo comma con l’intenzione, spero riuscita, di far capire ai colleghi presenti in aula, nonché ai cittadini che ci ascoltano, la rilevanza strategica e operativa del ruolo di Direttore dell’Authority, che oggi nomineremo, stante la vacanza di tale posizione in virtù della nomina a direttore generale ISS del precedente direttore dell’authority dott. Andrea Gualtieri. E quindi ritengo doveroso, parlando anche a nome di Repubblica Futura, rinnovare l’invito alla più ampia condivisione possibilmente tra tutti i gruppi consiliari, stante la portata dell’argomento e dell’incarico.
A tal proposito ricordo come già dal mese scorso, la coalizione Adesso.sm, in accordo con il segretario di stato alla sanità Franco Santi, ha dato seguito ad una consultazione con tutti i gruppi consiliari rappresentati in aula, ribadendo l’importanza del ruolo nonché invitando ciascun gruppo a fornire un eventuale nominativo che avesse ritenuto opportuno e valido. Sia in quella sede, sia nell’incontro successivo, e se dirò delle inesattezze chiedo di essere corretto, l’intento comune (ricordo ad esempio l’intervento del rappresentante del movimento RETE consigliere Bucci e del PDCS consigliere canti) di sondare almeno inizialmente tra le professionalità sammarinesi dotate dei requisiti di legge ma subordinando la cittadinanza sammarinese come plusvalore alla sola parità dei titoli.
Come atto formale il consigliere Federico Pedini Amati proponeva di inviare via mail al sottoscritto Presidente della commissione competente i nominativi e i curricula dei possibili candidati. A tal scopo era stata inviata a tutti i capigruppo dall’ufficio Segreteria Istituzionale una mail in data 21 febbraio ultimo scorso, ripeto in accordo con tutti i gruppi consiliari, per fornire con tempo di 10 giorni i suddetti nominativi. Per contezza e dovere di cronaca, come anche da mail ufficiale inviata dalla stessa segreteria in data 15/03 ultimo scorso a tutti i capigruppo, si prende atto che nessun nominativo né curriculum siano pervenuti. Dicendo questo credo di aver risposto anche a ciò a cui il consigliere Mularoni faceva riferimento ieri nel suo intervento.
Pertanto, tutto ciò considerato, come già affermato dal Segretario Santi, valutati i curricula dei singoli candidati, messi in relazione con i requisiti richiesti dalla normativa vigente e calati sul campo delle esigenze specifiche e tecniche di cui il sistema sanitario sammarinese necessita, Repubblica Futura, in pieno accordo con la coalizione Adesso.sm, ha ritenuto come profilo più idoneo il Dott. Gabriele Rinaldi.
Tengo infine a rassicurare, e lo affermo sinceramente, vista l‘importanza del ruolo, i consiglieri Mina (PDCS) e Bucci (RETE) in merito a “presunti problemi giudiziari” del candidato. Capisco e condivido la preoccupazione ma credo altresì di poter affermare che la Maggioranza non sia così sprovveduta. Per evidenti motivi di riservatezza appare evidente l’impossibilità di divulgazione degli atti, atti peraltro risalenti al 2013 e archiviati nel 2014. Ma la coalizione adesso.sm è a conoscenza di tutti i documenti necessari a poter proporre la candidatura del Dott. Rinaldi. del quale pertanto proponiamo la votazione.
Grazie.