Che il corpo della Gendarmeria (al pari di altri corpi di polizia) avesse la necessità di un nuovo regolamento è fatto arcinoto ed è uno degli elementi sui quali l’attuale comandante il Colonnello Faraone, al quale va tutto il nostro sostegno e apprezzamento, aveva accettato il suo incarico nell’ottica di una maggiore efficienza ed efficacia di funzionamento di un corpo militare al quale tutti i sammarinesi sono, a mio avviso, legati anche per ragioni storiche.
Si tratta di un delicato equilibrio che deve essere mantenuto fra una struttura militare di carattere volontario con connotazione fortemente sammarinese che ha il suo vertice nel Congresso Militare e nel Comando Superiore delle Milizie e un corpo a carattere professionale come quello della Gendarmeria a cui è affidato il mantenimento dell’ordine pubblico e che deve ovviamente essere gestito e organizzato con criteri manageriali e operativi sotto la piena responsabilità del suo comandate che è appunto un professionista a tutto tondo.
Lo stesso decreto che stiamo oggi ratificando prevede questa sinergia che va sicuramente continuata e e approfondita.
Gli emendamenti che il Governo ha proposto all’articolato originario del decreto e che noi valutiamo positivamente vanno a nostro modo di vedere incontro sia pur parzialmente alle necessità appena espresse introducendo un coinvolgimento del Congresso Militare e del Comando Superiore nei passaggi più importanti pur lasciando ovviamente in capo al comandante la piena operatività e responsabilità sul Corpo della gendarmeria.
Occorre a nostro modo di vedere dare piena fiducia al comandante, ai risultati che la sua gestione sta raggiungendo, al lavoro che con grande intelligenza e dedizione sta portando avanti.