Pubblichiamo la lettera di risposta del nostro Mario Venturini all’articolo a lui indirizzato, scritto nei giorni scorsi da Stefano Ercolani e apparso su Repubblica,sm.
Caro Stefano Ercolani,
ho notato, leggendo la lettera che mi hai indirizzato, che anche tu – come altri – te la prendi con Ap per i mali passati e presenti del nostro Paese. Tu attraversi un momento non felice della tua vita, di cui umanamente mi dispiaccio, e cerchi un capro espiatorio.
Altri, per vincere le loro frustrazioni – per esempio, quelle di non aver potuto godere delle sventure giudiziarie di Ap (quanto avrebbero dato perché Ap fosse stata protagonista di atti di corruzione?) – altri, dicevo, sono ancora più sciocchi, anzi più miseri, inventando ciò che non possono e non potranno mai dimostrare perché non esiste. Cioè i legami con poteri forti che non hanno nome e posizioni di dominanza – ieri sulla PA e sulle banche, oggi su cassa di risparmio – che sono fondate sul nulla.
Di conseguenza, io non sono mai andato a braccetto con “un certo potere economico” come scrivi, né tanto meno ho fatto patti scellerati che sarebbero quelli dell’attacco ad Asset Banca per il quale devi rivolgerti a Banca Centrale. Che sulla vicenda gravino alcuni interrogativi ne sono consapevole, ma sul commissariamento, sulla cattiva gestione che tu contesti o sui presunti reati, non ha deciso né deciderà la politica.
Quindi, i tuoi riferimenti ad accordi sottobanco sono calunnie né devo rispondere di atti come la ricusazione di un giudice che comunque rientra in ciò che la legge consente. Molto ma molto peggio, dal punto di vista del rispetto istituzionale, sono i fatti accaduti in commissione affari di giustizia.
Osservo che molti, e mi pare che tu sia fra questi, continuano ad avere l’ossessione di Ap. Con le ossessioni si vive male ma non è un problema mio. Dico solo che il pensiero che un piccolo movimento abbia dominato tutti i governi che ha sostenuto, è pura follia. Governi che non abbiamo mai rinnegato dal momento che, con buona pace dei detrattori, non abbiamo fatto nulla di cui vergognarci.
Anzi, nel periodo in cui Antonella Mularoni – che tu citi – era agli esteri, il Paese è uscito dalla procedura rafforzata Moneyval, dalla lista grigia OCSE e poi dalla black list. Quanto alle banche e alle loro difficoltà, vedi di rivolgerti agli amministratori e non alla politica.
Aggiungo che quando ci siamo accorti che Cassa di Risparmio, ormai divenuta banca dello Stato, era off limits rispetto a interventi di ristrutturazione della governance e di cambiamento radicale del CdA, abbiamo deciso di lasciare il governo.
Io e te non abbiamo mai avuto frequentazioni perché la nostra conoscenza è relativamente recente. Nelle occasioni in cui ci siamo incontrati (compresa l’ultima volta, di recente, ed eri in compagnia della signora Tabarrini e di David Oddone), ti ho ricevuto e trattato con cordialità come ho sempre fatto.
Non sono io che ho cambiato atteggiamento ma tu che sei inseguito dal fantasma della persecuzione di Ap e del sottoscritto attraverso complotti che esistono solo nella fantasia. E il mio cane, se potesse parlare, non avrebbe da riferire nulla di compromettente.
Mario Venturini