Lorenzo Lonfernini sul Casale La Fiorina

Lorenzo Lonfernini sul Casale La Fiorina

Lorenzo Lonfernini

Ho ascoltato la relazione del Segretario Santi, una relazione circostanziata e corredata da dati che tutti
abbiamo avuto modo di udire e di leggere e che dimostrano come la struttura Casale la Fiorina sia attrezzata, secondo tutti gli standard strutturali e di personale qualificato che la rendono idonea ad accogliere nel migliore dei modi gli ospiti che usufruiscono di tale servizio.

È evidente, come hanno sottolineato alcuni consiglieri, che la completa idoneità della struttura non significa che non ci siano problemi, non significa che tutto abbia funzionato o che tutto funzioni alla perfezione.

Significa però riconoscere che uno sforzo molto grande verso questa parte di popolazione il Paese lo sta giustamente facendo. Uno sforzo sacrosanto perché nelle civiltà più illuminate l’anziano è sempre stato oggetto di cura e di grande attenzione, uno sforzo che lo Stato dovrebbe continuare a fare, magari, quando possibile, in un’ottica di maggiore coinvolgimento della famiglia che certamente rappresenta sempre gli affetti, la gioia, la speranza per una persona anziana.

Ecco allora che noi, come classe politica, dobbiamo certamente ascoltare le problematiche che ci vengono sottoposte dagli ospiti o dai loro familiari, ascoltare le critiche che vengono avanti nei confronti della gestione dalle forze di opposizione o dai singoli cittadini, accettare le critiche nell’ottica di un miglioramento. Questo è quello che dovrebbe avvenire e che auspico sia avvenuto.

Quello che invece non dovrebbe avvenire è la brutta abitudine delle forze politiche di dare voce a recriminazioni particolari, magari di addetti ai lavori che utilizzano il canale politico per avere un qualche tipo di corsia preferenziale. Per carità questo non è la prima volta che accade e non sarà certamente l’ultima, però ritengo che sia comunque un malvezzo.

I problemi che riguardano il personale penso vadano risolti con l’aiuto delle organizzazioni sindacali, cosa che sta certamente avvenendo, con atteggiamento costruttivo e consapevoli del fatto che nessuno ha la verità in tasca specie quando si affrontano problematiche relative al funzionamento di strutture così complesse.

Dall’altra parte chi amministra e gestisce strutture così delicate ha il dovere di armarsi di pazienza, di capacità di ascolto, di una buona dose di umiltà per potere assumere le migliori decisioni nell’interesse, in questo caso degli ospiti del Casale.

Lo stesso comma sul quale ci troviamo oggi a dibattere prevede al punto b) la ratifica del decreto delegato 8/1/2018 n.3 “Attuazione dell’accordo Governo – Organizzazioni Sindacali per il trasferimento del personale della residenza Sanitaria Assistenziale La Fiorina s.r.l. all’Istituto Sicurezza Sociale”. Questo a testimonianza del fatto che lo stato e anche questo governo in una continuità storica con i governi che lo hanno preceduto desidera investire risorse allo scopo di continuare ad erogare questo servizio con un elevato standard qualitativo.

Vale la pena ricordare la genesi di questa struttura nata da una sinergia fra lo Stato e Società Unione Mutuo Soccorso, la quale con una ferma volontà degli amministratori che si sono succeduti alla sua guida ha fermamente voluto perseguire questo risultato, rispolverando lo spirito dei suoi albori. Anche a SUMS va dunque un ringraziamento augurandole soprattutto di riscoprire sempre più questa sua dimensione sociale al servizio del Paese e delle sue fasce più deboli.

Vorrei infine accennare, per riportare tutti noi con i piedi ben piantati in terra, al grande tema delle risorse economiche necessarie per tenere in piedi il nostro sistema socio-sanitario e con esso anche strutture come quella del Casale la Fiorina.

Un tema strettamente legato a quello di un’urgentissima necessità di una ripresa della nostra economia che ci consenta di finanziare opere importanti come questa. In caso contrario penso sia evidente a tutti che quelle da noi proferite oggi in questo dibattito rimarranno parole vane e vuote di significato.

Concludo con un incitamento al Segretario Santi nel chiedere sempre più e sempre meglio alla struttura amministrativa ISS allo scopo di perseguire risultati importanti che tutti desideriamo e che stanno effettivamente arrivando. Un riconoscimento sincero e non formale al Consigliere Mussoni per avere a suo tempo avviato questo processo. La politica nel senso più nobile del termine non è l’esercizio di piantare bandierine verso chi c’era prima o verso chi è venuto dopo ma solo ed unicamente quello di perseguire risultati nell’interesse del Paese.

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