Oggi con questo comma si va a completare la nomina della CSD ONU, ma ne voglio approfittare Colleghi Consiglieri per fare alcune brevi riflessioni su questa Commissione.
Mi preme particolarmente , perché è questa una commissione il cui lavoro incessante e delicato in questi pochi anni ha prodotto un valore umano di altissimo livello dunque occorre che abbia la massima visibilità per creare una cultura comune legata al tema della Disabilità.
L’adesione di San Marino alla “Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità” e l’emanazione della “Legge quadro del 2015 per l’assistenza, l’inclusione sociale e i diritti delle persone con disabilità” hanno tracciato la prospettiva di una società integrata, inclusiva, in cui siano
rimosse sia le barriere fisiche che quelle psicologiche e dove tutti possano vivere senza discriminazioni ed emarginazioni nella possibile autonomia.
Se l’attuazione di questo progetto è affidata alla politica e all’intero nostro Paese, la promozione e il controllo sono affidati dalla legge quadro alla Commissione Sammarinese per l’Attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite.
Oggi, a distanza di 3 anni circa, possiamo dire, senza ombra di dubbio, che la Commissione CSD ONU sia pienamente riuscita nel suo delicato compito di tutela, vigilanza e difesa dei Diritti Umani.
Ricordo perfettamente gli incontri per dar vita a questa Commissione, perché facevo parte di quel gruppo di lavoro e con me altri oggi presenti in questa Aula, ricordo la presenza di Sua Eccellenza Mirco Tomassoni , dunque una nuova Commissione, un progetto nuovo pieno di aspettative e comunque eravamo tutti uniti in un unico scopo basilare quello di cambiare la prospettiva della persona con invalidità incentrandoci sulla valorizzazione della persona umana e alla sua centralità, una centralità che merita piena tutela della salute nel suo più ampio significato.
Un cambiamento di sostanza e di conseguenza un cambiamento anche di approccio alle problematiche legate alle disabilità e al suo modello sociale. Perché occorre ricordare che la disabilità è dovuta all’interazione tra il deficit di funzionamento della persona e il contesto sociale, culturale e personale in cui vive.
Oltre un miliardo di persone nel mondo vivono una disabilità. A livello teorico è riconosciuta la parità dei diritti e vengono accolte le convenzioni internazionali che prevedono l’accesso ai servizi e alle opportunità, tuttavia la messa in pratica è più difficile e le persone con disabilità devono ancora affrontare sfide enormi che vanno dalle barriere strutturali a quelle sociali o peggio ancora quelle psicologiche che purtroppo generano discriminazione e stigmatizzazione.
La CSD ONU dalla sua Presidente la Dott.ssa Maria Chiara Baglioni , ai rappresentanti delle Associazioni legate alle varie disabilità, agli altri membri che compongono questa commissione, a tutto questo ci hanno creduto da subito ci hanno messo impegno, entusiasmo, serietà, l’ informazione e la formazione continua, ed oggi, a due mesi dal 70^ anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani che si celebrerà appunto il 10 Dicembre 2018 credo che possiamo dire grazie alla Commissione CSD ONU al suo lavoro incessante con le Istituzioni, con le forze politiche, con le Associazioni, con i media con la gente diventando importante strategico anello di congiunzione.
Passare dall’assistenzialismo alla traduzione completa dei diritti individuali non è stato facile e non lo è ancora, ma la valorizzazione delle persone anche quelle diverse è un impegno che San Marino si è preso e che porterà avanti grazie anche all’impegno di questa Commissione che con costante
vigilanza assieme alle Associazioni si impegna costantemente a sollecitare le istituzioni e la società civile a mantenere gli impegni assunti con la ratifica della Convenzione e con la Legge quadro del 2015.
Un plauso dunque alla determinazione, all’impegno, alla passione che i membri della Commissione hanno profuso nel loro mandato, grazie perché l’insieme di questi sentimenti uniti alla competenza, ha fatto si che molti passi avanti venissero fatti e anche se, ancora tante sfide restano, la strada giusta è stata imboccata.