Comma Comunicazioni – l’intervento di Fabrizio Perotto | CGG del 13.02.19

Comma Comunicazioni – l’intervento di Fabrizio Perotto | CGG del 13.02.19

Fabrizio Perotto

Da qualche mese, nel nostro paese si parla di scuola, chi con competenza, altri con meno magari che in una scuola non ci è mai entrato. Oggi non vorrei soffermarmi sulle ultime dimostrazioni di forza che con l’utilità scolastica hanno poco a vedere, ma di una tematica che ho affrontato tramite un’interrogazione che ho presentato al governo.

Al Responsabile politico della Pubblica Istruzione – Marco Podeschi- ho chiesto un impegno fattivo affinché affronti nel breve tempo una problematica abbastanza recente.

Alcuni consiglieri di opposizione, che forse la scuola la conoscono solo per sentito dire, sostengono che coloro che si sono formati alle università italiane e vorrebbero svolgere l’attività di insegnante, tramite il decreto approvato a settembre, non potranno più farlo per via dei tagli.
E’ falso: infatti nelle graduatorie per insegnamento ci sono candidati che non sono neppure sufficienti per le supplenze ordinarie, figuriamoci quando ci sarà il cambio generazionale degli insegnanti in ruolo.
Ad esempio nella scuola primaria, e mi soffermo soprattutto sull’ordine di scuola che conosco meglio, il personale che accede alle supplenze ed incarichi a settembre è già esaurito e molto spesso nel corso dell’anno si deve fare ricorso ad altre graduatorie.
In aggiunta, da qualche anno, con un decreto approvato dal ministero italiano, la situazione si è resa più complessa. Infatti dal 2005 chi si iscrive alla facoltà di scienze della formazione primaria, per poter accedere all’insegnamento in asilo nido, scuola dell’infanzia e scuola elementare deve affrontare il numero di esami previsto dal corso di studi ed ovviamente anche 120 annuali di tirocinio presso l’ordine di scuola interessato.

Fino a quell’anno, il tirocinio poteva essere svolto nelle scuole del nostro Stato; questo permetteva ai laureandi di svolgere attività universitari ed anche essere disponibili per eventuali supplenze.
Purtroppo negli ultimi dieci anni questo non è più possibile: questo fatto ha due aspetti negativi, in primo luogo non ci sono persone disponibili per le supplenze ed anche cosa non secondaria, si dava maggiore indipendenza economica ai nostri giovani.

Oggi i ragazzi devono scegliere se ritardare gli studi per lavorare nelle nostre scuole oppure se finire il percorso di studi, lasciando perdere eventuale possibilità di lavoro.

Altro aspetto negativo della situazione in essere: è stata cancellata la possibilità di fare esperienza tramite le supplenze e cerco di spiegarmi.
Con questa situazione, i laureandi cercano di completare il percorso di studi, velocemente. L’iscrizione in graduatoria, con il titolo acquisito, fa maturare molto punteggio e permette agli aspirati insegnanti di accedere agli incarichi annuali, senza la dovuta esperienza.
Spesso volte, capitano anche annualità di classe, senza magari avere avuto la possibilità di fare nessun tipo di esperienza. Aspetto non trascurabile. Auguro al Segretario di poter affrontare nel più breve tempo possibile l’argomento con
l’omologo italiano. In aggiunta, cambiando argomento vorrei affrontare alcuni spunti che sono giunti all’opinione pubblica negli ultimi giorni.

La settimana scorsa, i Segretari di Stato Renzi, Zafferani e Guidi si sono recati in un incontro ufficiale di altissimo piano con i ministri Tria ed il sottosegretario Giorgetti. Questo incontro, che fa seguito dopo tanti anni ad un incontro del genere, e
testimonia come i rapporti tra il nostro paese e quello italiano, non sono solo buoni, ma ottimi.
Le forze di opposizione in questi mesi non hanno fatto altro che sentenziare che il nostro esecutivo, che il nostro paese non avesse rapporti di stima e di fiducia con il governo italiano e questo passaggio dimostra come i rapporti siano di stima e che si sia costruito un tavolo interessante sulle maggiori tematiche in essere.

L’incontro in agenda nei giorni scorsi, ha fatto seguito a quello avvenuto nell’estate scorsa tra il segretario Renzi ed il ministro degli esteri Moavero, dopo poche settimane dal suo insediamento. Altro elemento che ha caratterizzato la settimana la decisione d’appello Brunelli che ha smontato in larga parte l’ordinanza Morsiani sulla vicenda del
direttore di Banca Cis e sull’istituto stesso. Non voglio addentrarmi nella vicenda riferita a tale istituto ed al suo dirigente, perché mi voglio tenere fuori da tali dinamiche.
Certamente voglio sottolineare che le opposizioni, appena giunge un’ordinanza, calano i maggiori attacchi verso la maggioranza e governo, parimenti accorrerebbe maggiore equilibrio e senso delle istituzioni. Si usano sempre
due pesi e due misure.
Per qualcuno in quest’Aula ci sono sentenze di giudici che piacciono ed altre meno. Ho notato che la decisione del giudice Brunelli è passata sottotraccia, perché evidentemente il castello accusatorio delle opposizioni veniva a
sgretolarsi. Obiettivamente occorre usare più buonsenso e non tirare le sentenze per il proprio tornaconto politico ed elettorale.

E’ notizia di ieri che i Ministri delle Finanze dell’Unione Europea riconoscono San Marino come un paese pienamente cooperativo. Una decisione che testimonia il progressivo allineamento della repubblica agli standard internazionali.
E’ una promozione a tutto tondo quella che è stata riconosciuta nella giornata di ieri.

Soprattutto il decreto legge numero 76 del 28 giugno 2018 “disciplina del regime per la detassazione dei redditi derivanti da beni immateriali”. Attraverso questa normativa sono state introdotte nuove norme finalizzate a consentire la fruizione degli incentivi previsti per lo sfruttamento di beni intellettuali, in proporzione agli investimenti effettuati per attività di ricerca e sviluppo in san marino. Sono state considerate le esigenze e le tipicità delle imprese sammarinesi, attuali e di futura costituzione, nell’allineamento con i requisiti imposti per risultare compliant per normative europee.

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Il Natale delle Meraviglie e il Turismo sammarinese – Fabrizio Perotto, CGG del 16.01.19

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