Ratificato (finalmente) il Decreto sulla Blockchain: San Marino diventa una realtà di grande interesse internazionale nel settore dell’innovazione tecnologica
È stato ratificato nella giornata di ieri (06/06/19) il Decreto delegato “Norme sulla tecnologia blockchain per le imprese”.
Un avvenimento che, per la nostra piccola Repubblica, è di grande rilevanza: le potenzialità di questo intervento normativo sono enormi e il mondo se ne era già accorto mesi fa, al momento dell’emissione del decreto, quando le testate nazionali italiane (tra cui Il Sole 24 Ore) e quelle internazionali (Forbes) ne hanno dato un felice annuncio, elogiando i passi fatti da San Marino nella direzione della regolamentazione delle applicazioni di questa tecnologia.
Un risultato importante per il quale va dato merito all’Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino (noto anche come “San Marino Innovation”), che nell’arco di un anno è riuscito a mettere in piedi un Comitato Scientifico dedicato alla Blockchain, composto da un team di esperti a livello internazionale i quali hanno messo al servizio del Paese le proprie competenze e la loro professionalità a titolo gratuito.
Possiamo ben dire che la fiducia riposta nella governance dell’Istituto è stata finora ben ripagata: per l’elaborazione di una norma del genere negli anni passati si sarebbero spesi infiniti soldi pubblici in consulenze, con il rischio di affidare il lavoro a professionisti indubbiamente di livello ma spesso senza una specifica conoscenza delle peculiarità del nostro ordinamento.
Il Decreto Blockchain è innovativo anche per l’iter di studio e le metodologie di elaborazione utilizzate.
La San Marino Innovation infatti è stata in grado di riunire (lo ribadiamo: gratuitamente) un pool di professionisti internazionali – tra cui avvocati di studi legali europei ed extraeuropei, esperti di settore e rappresentanti di multinazionali quali IBM, CISCO, SIA, DNV GL (solo per citarne alcuni) – che hanno lavorato a stretto contatto con il team legale dell’Istituto per oltre 6 mesi, analizzando il panorama internazionale ed elaborando una normativa cucita su misura per la nostra Repubblica.
Da oggi, finalmente, possiamo dire che è nata una giurisdizione blockchain in Repubblica.
Questa nuova norma, oltre a definire con chiarezza e semplicità la tecnologia blockchain, disciplina l’emissione di due categorie di strumenti digitali (token) come paradigmi di nuovi modelli economici:
– i token di utilizzo (che consentono l’accesso a prodotti e servizi offerti da un’azienda) e
– i token di investimento (security token, strumenti digitali il cui valore deriva da un asset sottostante – strumenti partecipativi e titoli di debito dell’emittente – che può essere scambiato sulla piattaforma blockchain).
Questo Decreto, ancor prima di essere ratificato, è già stato analizzato e ampiamente apprezzato all’estero, tanto da essere oggetto di numerosi articoli e approfondimenti tecnici da parte degli esperti internazionali di settore.
Come mai tutto questo interesse a livello internazionale per questa norma sammarinese?
Da un lato lo strumento del Decreto Delegato è fondamentale per consentire anche in futuro un pronto adeguamento alle costanti evoluzioni tecnologiche e questo per le imprese di settore è un elemento fondamentale, come garanzia – anche in futuro – di una pronta reattività della normativa alle evoluzioni del settore.
Dall’altro le funzioni regolamentari di San Marino Innovation consentiranno di realizzare in tempi brevi il “modello sandbox”: un quadro di regole dal perimetro ben delineato e solido e da confini non alterabili, al cui interno gli operatori potranno muoversi in maniera fluida, ma con prescrizioni e limiti ben precisi.
Il mondo dell’innovazione conosce bene le potenzialità della tecnologia blockchain e le imprese di settore analizzano con attenzione le diverse giurisdizioni del mondo che hanno intrapreso la strada della regolamentazione: a riprova di ciò, negli ultimi mesi numerosi sono stati i contatti da parte di grandi gruppi imprenditoriali e professionisti di settore interessati a investire in Repubblica, se questa è la strada che vogliamo percorrere come Paese.
Attendiamo con ansia quindi i risultati del Decreto Blockchain che, a giudicare dal movimento e dagli interessi che abbiamo visto manifestarsi fino a oggi, non si faranno attendere ancora a lungo.