Repubblica Futura ha creduto, nella passata legislatura, al progetto politico Adesso.sm.
Un progetto che avrebbe dovuto tagliare i ponti con il passato, favorire una nuova esperienza, incentrata sul rinnovamento dei metodi della politica e sulla volontà di dare risposte concrete alle emergenze del Paese.
Questa esperienza si è interrotta perché alcune componenti di Adesso.sm, o per incapacità, o per ambizione, o per paura di affrontare l’impopolarità, da tempo tramavano, anche con i responsabili dei micidiali anni ‘90 e con coloro che volevano tornare a sfruttare vantaggi politici.
Il Tavolo Istituzionale è stato la foglia di fico per sovvertire la passata maggioranza e creare un quadro politico ispirato dalla restaurazione.
Ad oggi dobbiamo constatare come, non solo la maggioranza delle Associazioni di categoria, ma anche le forze politiche, abbiano sostanzialmente decretato il totale fallimento di questo tavolo.
Repubblica Futura ha creduto e crede che chi ha avuto dai cittadini l’onere e l’onore di gestire il Paese, avrebbe dovuto e debba assumersene totalmente la responsabilità. Purtroppo così non è stato ed oggi RF vede palesarsi all’orizzonte due possibilità estremamente negative per la Repubblica.
La prima è quella di un governo formato da Rete e Democrazia Cristiana.
Ciò significherebbe riportare al governo un partito che è stato tradizionalmente responsabile della attuale situazione e degli enormi problemi che oggi attanagliano la Repubblica; per di più con una forza politica, come Rete, che ha dimostrato totale disprezzo per le istituzioni, violenza nei confronti del sistema politico-democratico, chiusura davanti ad ogni iniziativa di sviluppo e di ricollocazione internazionale di San Marino.
La seconda, non meno pericolosa, è quella della grande ammucchiata.
Le ammucchiate hanno certificato la loro totale incapacità a compiere scelte che sono assolutamente necessarie per il Paese. Sono lo strumento per restare attaccati alle poltrone o per riuscire, finalmente o nuovamente, ad occuparle. In conseguenza di ciò, non le riteniamo praticabili.
RF dunque ha deciso di indicare, per chiarezza ed onestà, come unico interlocutore per la formazione di una nuova maggioranza la lista Libera.
Ciò ben consapevole, da un lato, dell’assenza da Libera di candidati della componente di Area Democratica; dall’altro, dell’erroneità delle scelte compiute da alcuni dirigenti di Libera nel determinare la fine anticipata della legislatura; consapevole tuttavia delle importanti cose fatte insieme e di quelle che si sarebbero dovute compiere.
Ciò sebbene anche RF non sia pienamente soddisfatta dell’operatività del Governo uscentee ritenga che l’azione condotta da alcune Segreterie di Stato non sia stata incisiva né adeguata.
Per tale ragione, consapevole delle incongruità di questa legge elettorale – verso la quale RF ha più volte espresso le proprie contrarietà – che addirittura induce a segnalare eventuali apparentamenti senza conoscere i programmi delle altre liste, RF esprime la piena disponibilità al dialogo con le forze politiche responsabili e rispettose delle istituzioni.
RF, con questa scelta, dimostra ancora una volta di non essere attaccata alle poltrone ed è consapevole che, in ogni collocazione si troverà, non desisterà dal fare esclusivamente gli interessi del Paese e di adoperarsi per un suo definitivo rilancio e sviluppo.