La convocazione della Commissione Esteri di lunedì 11 maggio è stata occasione importante per fare alcune considerazioni sul tema del finanziamento estero necessario alla Repubblica e per dare seguito ed applicazione all’Ordine del Giorno approvato all’unanimità in Consiglio Grande e Generale che, tra gli altri, tratta anche questo importante argomento.
I Consiglieri di Repubblica Futura, Membri della Commissione, hanno potuto chiedere informazioni al Segretario di Stato per gli Affari Esteri circa alcune dichiarazioni fatte alla stampa nei giorni passati da un Membro del Congresso di Stato, il quale aveva affermato che sarebbero stati prossimi a giungere in Repubblica finanziamenti di importo pari a 10 milioni da un non meglio precisato Paese del Golfo. Purtroppo dalla risposta ottenuta dal Segretario di Stato agli Esteri ci pare che i fondamenti di questo annuncio siano tutt’altro che solidi. Cosa, peraltro, che induce ulteriori riflessioni su quali strade percorrere e per quali finalità ricercare un finanziamento estero.
Riteniamo che su un tema così delicato non si dovrebbe procedere con la politica degli annunci e degli slogan, ma favorire un reale confronto in modo che tutte le forze politiche possano essere coinvolte non solo alla fine del processo per ratificare a scatola chiusa una decisione già assunta altrove, ma per concorrere a vagliare, nel doveroso e corretto riserbo, tutte le vie possibili che RF ritiene non possano essere legate solo ed esclusivamente al rapporto con la Repubblica italiana, né a maggior ragione a quello del piazzamento di debito pubblico da parte di una singola banca di affari, senza peraltro aver vagliato altre ipotesi.
Valutiamo positivamente la votazione all’unanimità di un Ordine del Giorno della Commissione per promuovere un incontro tra la Commissione Esteri della Repubblica di San Marino e le omologhe realtà del Parlamento italiano, proprio perché siamo convinti che i rapporti con l’Italia, imprescindibili, debbano essere attentamente sostenuti da tutte le Istituzioni del nostro Paese con uno spirito collaborativo, consentendo, nel rispetto dei propri campi di azione, a Governo e Parlamento di perseguire gli stessi obiettivi.
Infine con favore vengono accolte due nuove nomine di rappresentanti consolari della Repubblica di San Marino, nomine peraltro già avviate nella precedente legislatura dal passato Governo. A tal riguardo è doveroso rilevare come posizioni preconcette e fortemente contrarie, tanto alla nomina di rappresentanti diplomatici e consolari non di carriera, quanto di convenzioni che prevedano (all’articolo 7) obblighi stringenti di supporto logistico nelle proprie circoscrizioni da parte degli agenti consolari nominati, siano venute magicamente a cadere.
RF è stata convinta e lo sarà ancora che avere persone degne e fidate che si mettano a disposizione del Paese possa essere solamente una risorsa. Crediamo che la condivisione di questa visione anche in passato, specie da parte di forze politiche, come il movimento RETE, che forse per mero gioco delle parti avevano così osteggiato tale impostazione, avrebbe risparmiato sterili dibattiti ed avrebbe evitato alla Repubblica di trattare persone capaci e degne in maniera decisamente inadeguata al riconoscimento di ciò che di buono avevano fatto per il nostro Paese.