Nella seduta pomeridiana di lunedì 1 giugno, è accaduto un fatto, magari passato inosservato a molti, ma che noi crediamo debba essere invece noto a tutti.
Il Segretario Ciavatta, smesso per un momento l’aplomb governativo, inaugurato appena assunta la carica forse anche per far dimenticare trascorsi più tempestosi, si è profuso in una delle sue tradizionali performance, non la migliore ma certamente degna di nota.
In pochi minuti è riuscito ad insultare un po’ tutti: cittadini, membri di maggioranza, di opposizione e chi più ne ha più ne metta.
Ha affermato:
“Chi parla di bavaglio di fronte ad un articolo del genere [quello che limita il trattamento dei dati dell’ISS sul Covid] è come chi ha indetto lo sciopero per questa sera da Dogana per venire in Città, chiedendo tre cose che sono già previste nei Decreti. Almeno leggere i Decreti! Chiedendo:
– l’apertura dei centri estivi: già aperti
– l’apertura dei giochi nei parchi: già aperti
– l’apertura delle scuole: già aperte.
Allora, da una parte leggere, dall’altra smetterla di voler far polemica su tutto. Perché io capisco quei 4 o 5 dell’opposizione che sono frustrati perché sono il nulla politicamente e non hanno un seguito di nessun tipo, e capisco anche coloro che dalla maggioranza, ogni volta che viene tirato l’amo, sono sempre lì ad abboccare perché evidentemente sono più vicini ad una parte rispetto all’altra, ma non capisco la volontà di polemizzare su tutto.”
Crediamo che un atteggiamento del genere, oltre che censurabile in generale, sia tanto più grave se messo in atto da un membro di Governo.
In primis perché i cittadini vanno sempre rispettati, sia quando consentono o applaudono, sia quando dissentono e magari protestano.
Certo comprendiamo bene che chi ha convinto migliaia di persone a recarsi al voto, magari su un referendum, poi dopo solo pochi anni si rimangia tanto il quesito, quanto la sua applicazione, facendo una perfetta giravolta, non riesca a tollerare il dissenso.
Il Segretario Ciavatta però dovrebbe ricordare che i cittadini, tutti i cittadini, anche quelli che non lo hanno votato, sono i suoi datori di lavoro e meritano per prima cosa rispetto.
Ancora di più meritano di non ricevere risposte false attraverso il microfono.
Infatti è evidente a tutti – forse solo il Segretario Ciavatta non lo ha capito – che le scuole sono ancora chiuse e che i centri estivi sono tutt’altro che aperti. Che questo sia giusto o sbagliato non si vuole discutere qui: sono molto ragionevoli tanto le posizioni di alcuni cittadini che chiedono la riapertura, quanto quelle degli operatori scolastici. Chi governa, invece di mentire o insultare i cittadini dovrebbe solamente fare una sintesi e decidere per il meglio.
Infine, se il Segretario Ciavatta crede che il modo migliore per rapportarsi con parlamento e Consiglieri sia quello di insultare chiunque, tanto membri di maggioranza, quanto di opposizione, il suo slancio bipartisan non è davvero edificante.
Le sue uscite non fanno altro che dimostrare a tutti le evidenti tensioni presenti tra Governo e maggioranza, così come il plateale disprezzo che egli ha per tutti coloro che anche solo osano esprimere una opinione diversa dalla sua.
Noi crediamo che questi atteggiamenti non facciano che confermare una volta di più quanto arrogante, prepotente e ottusa sia l’azione messa in campo da vari rappresentanti di questo Governo, del quale, purtroppo, il Segretario Ciavatta è il leader indiscusso.