Se in tutta Europa si è cominciato da alcuni giorni a somministrare il vaccino, con un ordine di priorità ben definito in base ai livelli di rischio; se altri piccoli Stati – come Andorra, Città del Vaticano e Monaco – hanno precisamente definito il periodo di inizio delle vaccinazioni (entro la fine di queste mese) e prima ancora trovato i canali più appropriati per le forniture (utilizzando anche contratti diretti con le case produttrici o canali multilaterali come la Covax Facility dell’Oms), a San Marino incredibilmente tutto tace: è l’ennesima prova di incapacità di chi governa!
Quasi ovunque sono già stati approvati i piani di intervento con le indicazioni per la somministrazione; sono noti il numero di vaccini disponibili e le indicazioni delle persone a cui verranno prioritariamente destinati.
A San Marino invece non abbiamo ancora alcuna comunicazione ufficiale su:
- modi e tempi dell’approvvigionamento;
- chi e quando lo fornirà;
- logistica;
- stoccaggio;
- categorie prioritariamente coinvolte;
- chi lo dovrà somministrare;
- in che tempi;
e così via.
Se la scienza ci sta offrendo l’opportunità di far ripartire l’economia, il lavoro e la vita sociale, San Marino è ferma!
Nelle varie conferenze stampa di questi giorni, abbiamo saputo dal Segretario alla Sanità che “c’è volontà di fornire tutti gli elementi nel momento in cui saranno definiti” (facendo capire che ancora non lo sono), che “le trattative e i confronti con l’interlocutore italiano sono attivi e in corso” (facendo capire che potrebbe non essere ancora stato definito esattamente cosa, quando e come ci verrà fornito dall’Italia e che non sono state studiate alternative all’Italia), che “la commissione vaccini si è riunita e ha prodotto alcuni documenti da affinare” (facendo capire che ancora non sono stati definiti neppure questi), che “si tratta di una campagna di vaccinazione molto complessa, che ipoteticamente potrebbe partire tra fine gennaio e inizio febbraio 2021” (facendo capire che neppure i tempi della vaccinazione sono definiti), e che “una volta che saranno definiti tutti i dettagli del piano poi si potrà partire in maniera massiccia” (facendo capire che il piano vaccinale non è ancora definito).
La posizione dell’Associazione dei Medici Ospedalieri, resa nota domenica 3 gennaio, ha detto chiaramente che neppure i medici, neppure coloro che sono quotidianamente a rischio contagio e in prima linea nella cura dei malati, sanno nulla su modi e tempi della vaccinazione. Mentre in Emilia Romagna entro la fine di Gennaio è prevista la completa vaccinazione di tutti i sanitari, a San Marino non si sa nulla.
Abbiamo quindi presentato una specifica interpellanza al Governo per avere risposte precise che non sono dovute tanto a Repubblica Futura ma a tutto il Paese. Ogni giorno perso, ogni giorno di ritardo, significano vite umane sacrificate per colpa di una inefficienza profonda di chi deve prendere le decisioni corrette per il bene di tutti.”