Capiamo che il Governo per quanto riguarda il settore Scuola sia ormai totalmente impegnato nell’arduo compito della chiusura del plesso delle Elementari di Città. Arduo per molti aspetti e soprattutto perché ormai i dati hanno parlato chiaro: l’anno prossimo ci sarebbero numeri per far partire due prime classi, una a Città ed una a Murata.
La semplice riprova è data dal fatto che lo stesso Segretario Belluzzi ha chiarito che partiranno proprio due classi prime, ma… entrambe a Murata. Insomma: Città delenda est. Abbiamo cercato di far rinsavire Governo e Consiglieri di maggioranza ricordando l’incoerenza di molti che, dopo aver gridato a “salvaguardia” dell’istruzione negli anni passati, con un Governo diverso, oggi acconsentono entusiasti alla chiusura, non di una classe, ma di un plesso. Abbiamo rivolto appelli alla riflessione, abbiamo criticato la volontà di mettere in competizione due importantissime istituzioni della formazione come Scuola ed Istituto Musicale. Niente. L’illogicità regna sovrana.
Ma per chi pensasse che questo fosse tutto, basta guardare agli altri ordini di Scuola, per comprendere subito come chi gestisce l’Istruzione a livello politico, o è spinto da una strana ed incomprensibile volontà distruttiva, o ha deciso di abbandonarsi ad un tale pressappochismo che non si riesce neppure a commentare.
Un piccolo esempio. Nella Scuola Superiore le classi quinte hanno terminato le lezioni. Iniziano gli scrutini. Servirebbe un decreto per definire legalmente le modalità di tali scrutini e dello svolgimento degli esami, invece: niente, di nuovo niente. Ai ragazzi, alle famiglie, agli operatori del settore che sono stati chiamati ad immaginare modalità diverse di gestione della maturità, data la pandemia, non è stata data alcuna risposta. I maturandi saranno chiamati a fare le prove scritte oppure no? Come saranno assegnati crediti e voti? Non parliamo poi delle varie sperimentazioni in essere nella Scuola. Che ne sarà? E lo stesso si potrebbe affermare per gli esami di terza Media. Tutto pare immerso in un grande limbo. E dire che uno dei punti di forza della nostra Scuola e, in definitiva, del nostro Stato, dovrebbe essere proprio la capacità di legiferare e di farlo bene e tempestivamente.
Evidentemente al Governo, così preso dalla strenua volontà di smantellare la Scuola Elementare, organizzando serate e quant’altro, è sfuggito qualcosa. Siamo certi che saprà consolarsi pensando che il non avere fatto nulla per gli altri ordini di Scuola sarà percepito pur sempre come qualcosa di meglio rispetto a tutta l’attenzione riservata alla Scuola Elementare ed al plesso di Città.