L’audizione di Mercoledì scorso con il Comitato Esecutivo dell’Iss e il Segretario Ciavatta era sicuramente molto attesa: tutti attendevano risposte e soprattutto soluzioni concrete sui temi di attualità all’interno di un “pianeta sanità” in sempre più forte difficoltà ed alle prese con una crisi che non sembra avere soluzione.
Invece, si è trattato di qualcosa di estremamente deludente, con una reticenza a rispondere alle domande formulate dai commissari che raramente si è vista.
Di fatto, all’esito di questa audizione, tutti hanno capito che:
1) non c’è un piano preciso per rendere efficaci le modalità di contatto fra cittadini e medicina di base. Le criticità del COT non hanno visto alcuna ipotesi di soluzione, l’unica cosa che hanno saputo dire è “potete andare anche direttamente al Centro Sanitario e attendere che qualcuno vi visiti” (non riteniamo serva alcun commento a questa idea);
2) per la situazione tragica dell’oncologia, al momento, abbiamo solo dei desiderata, e la ricerca (corretta, sia chiaro) di un primario, senza tempi precisi di risoluzione;
3) non esiste un piano di rientro dell’investimento di 3 milioni di euro sul robot chirurgico, né un piano di formazione definito. Bevere ci ha solo fatto presente che probabilmente arriveranno dei medici da fuori per utilizzare il robot, ma non si capisce in base a quale elemento di attrattività i pazienti esterni dovrebbero scegliere San Marino anziché ospedali con più esperienze e competenze nell’uso del robot;
4) non ci è stato detto, nonostante ripetute domande, che cosa hanno prodotto i vari consulenti nominati dal Governo e da Bevere in questi mesi (per un costo complessivo che oramai avvicina i 500.000€), in particolare le 2 consulenze alla dott.ssa Conforti per il nuovo ospedale;
5) non è prevista una indagine sulla soddisfazione dell’utenza, che riteniamo sia fondamentale per i servizi sanitari, anche in vista della valutazione dei risultati del management;
6) la revisione degli accordi con l’Italia sul trattamento pensionistico dei medici, fondamentale per tornare attrattivi per medici esterni, è assolutamente in alto mare.
C’è veramente di che preoccuparsi, per tutti quanti, davanti ad un management che non risponde nemmeno alle domande poste e si inalbera se qualcuno dice qualcosa.
La maggioranza ha terminato il dibattito con un ordine del giorno assolutamente generico negli obiettivi e negli indirizzi, non capace (a nostro parere) di vincolare adeguatamente il Comitato Esecutivo; sembra la copia di quello fatto, dalla stessa maggioranza, alcuni mesi fa in una precedente audizione, anch’esso terminato senza alcuna attuazione da parte del management ISS.
Noi pensiamo che serva una forte discontinuità a livello politico e gestionale all’interno della nostra sanità, altrimenti crediamo che i servizi corrano grandi rischi.