Aumentare le entrate e ridurre le uscite SENZA METTERE LE MANI IN TASCA AI CITTADINI: si può fare

Aumentare le entrate e ridurre le uscite SENZA METTERE LE MANI IN TASCA AI CITTADINI: si può fare

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Ecco le nostre proposte – presentate durante il dibattito sul Bilancio, per aumentare le entrate e ridurre le uscite, senza mettere le mani in tasca ai sammarinesi.

Si può e SI DEVE fare!

 

 

Art. 3bis – AGGIUNTIVO
(Riduzione delle uscite – accesso al part time nella Pubblica Amministrazione)

1. Al fine di ridurre la necessità di finanziamenti o la quantità di titoli di Stato emessi e considerato fondamentale compiere ogni sforzo per ridurre il più possibile le uscite, è dato mandato al Congresso di Stato di predisporre apposito Decreto Delegato per normare, nel dettaglio e sulla base dei seguenti criteri direttivi, il part-time nella Pubblica Amministrazione al fine di:
a) consentire e regolamentare, oltre al già previsto part-time orizzontale, anche il part-time verticale all’interno della Pubblica Amministrazione;
b) rendere possibile l’accesso al part-time a tutti i dipendenti del Settore Pubblico Allargato, su base volontaria e con la contestuale riduzione proporzionale della retribuzione e dei salari differiti, per un numero di ore complessive comunque non inferiore a 18 settimanali.
c) il diniego del Dirigente dell’ufficio coinvolto rispetto all’accesso al part time può avvenire soltanto in caso che il dipendente venga, con provvedimento motivato, dichiarato essenziale per lo svolgimento del servizio dell’ufficio stesso;
d) l’orario e/o le giornate di lavoro, per i dipendenti pubblici che abbiano chiesto l’accesso al part-time, dovranno essere concordate con il Dirigente dell’ufficio coinvolto;
e) consentire anche ai dipendenti pubblici l’accesso al part-time imprenditoriale di cui al Decreto Delegato n.137/2017, con le stesse regole ivi previste, fermo restando l’applicazione di quanto previsto alla precedente lettera;
f) consentire al Dirigente dell’ufficio, che abbia più del 15% delle risorse umane impiegate che abbiano richiesto l’accesso al part-time, di modificare unilateralmente l’orario di lavoro dei dipendenti, compresi quelli a part-time, per coprire in maniera adeguata le esigenze del servizio.

Art. 3ter – AGGIUNTIVO
(Riduzione delle uscite – Trasporti pubblici)

1. Al fine di ridurre la necessità di finanziamenti o la quantità di titoli di Stato emessi e considerato fondamentale compiere ogni sforzo per ridurre il più possibile le uscite, con l’obiettivo di ridurre le spese per il trasporto pubblico all’interno della Repubblica di San Marino migliorandone però l’efficacia e fruibilità per l’utenza, nonché di attivare potenziali sinergie fra l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici ed imprese di diritto sammarinese operanti in settori di pertinenza dell’AASS e che nell’attuale congiuntura economica potrebbero temporaneamente svolgere una parte di tali attività, si dà mandato al Congresso di Stato di adottare un Decreto Delegato in materia che, sulla base di un piano da richiedere all’AASS medesima, consenta di ridurre, su base annuale, di almeno il 20% i costi a carico dell’Aass stessa per lo svolgimento del servizio. In tale Decreto dovrà essere normata:
a) la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, ad eccezione dei servizi connessi al trasporto scolastico, dei servizi per i disabili ed in generale di quelli gratuiti per motivi di carattere sociale, introducendo forme di servizio “a chiamata” da parte dell’utenza, con l’utilizzo di mezzi più piccoli e meno costosi (comprese le automobili), adeguando opportunamente le tariffe di trasporto alla luce della maggiore capillarità ed efficacia del servizio;
b) la possibilità, anche in via temporanea, di forme di collaborazione fra settore pubblico e settore privato per fornire il servizio di trasporto pubblico all’interno della Repubblica di San Marino, anche attraverso forme di concessione del servizio o di parti del servizio;
c) la messa a bando dei servizi di manutenzione dei mezzi pubblici e di eventuale acquisto di nuovi mezzi;
d) la predisposizione di un parco mezzi ad alimentazione esclusivamente elettrica per il trasporto interno “a chiamata”.

Art. 3quater – AGGIUNTIVO
(Riduzione delle uscite – Convenzione parcheggi)

1. Al fine di ridurre la necessità di finanziamenti o la quantità di titoli di Stato emessi e considerato fondamentale compiere ogni sforzo per ridurre il più possibile le uscite, alla luce di quanto previsto all’articolo 13, comma 1, del Decreto Legge n. 91/2020 secondo cui “la riduzione degli stanziamenti sui pertinenti capitoli di spesa attuata in conseguenza della ridestinazione delle somme previste nel Bilancio di Previsione dello Stato per l’anno 2020, approvato con Legge 19 novembre 2019 n.157, allo scopo di
finanziare gli interventi previsti nel presente decreto – legge, costituisce causa di risoluzione per pubblico interesse, ai sensi dell’articolo 24 della Legge 17 settembre 1999 n.96 e dell’articolo 33 della Legge 27 marzo 2002 n.49.”, nonché dal comma 2 del medesimo articolo, si dà mandato al Congresso di Stato di procedere alla risoluzione della convenzione già dall’esercizio in corrente con la società Sinpar Spa per motivi di pubblico interesse. Inoltre, per l’anno 2020 lo stanziamento sul capitolo 1-7-4072 “Oneri convenzionali gestione parcheggi” si intende sospeso.
2. Le risorse economiche risparmiate sono destinate al Fondo di cui all’articolo 4. Una parte di tali risorse andrà destinata obbligatoriamente alla messa a disposizione gratuita, per tutti i soggetti non residenti a San Marino, di tutti i parcheggi di superficie per tutto l’anno 2021, secondo modalità da stabilirsi con un Decreto Delegato da emanarsi entro il 30 aprile 2021.

Art. 3quinquies – AGGIUNTIVO
(Aumento delle entrate – Lavoro dei pensionati)

1. Al fine di ridurre la necessità di finanziamenti o la quantità di titoli di Stato emessi e considerato fondamentale compiere ogni sforzo per aumentare le entrate senza aumenti di tassazione, al fine di favorire l’emersione di forme di lavoro irregolare e consentire quindi il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali sul lavoro svolto, nonché di compensare i contributi di solidarietà e/o le future imposte straordinarie che, anche in vista di una possibile riforma, sono già o potranno essere applicate ai titolari di pensione, è dato mandato al Congresso di Stato di emanare un apposito Decreto Delegato che consenta ai titolari di pensione lo svolgimento di attività lavorative secondo i seguenti criteri direttivi:
a. le attività lavorative dovranno essere espletate per non più di 18 ore settimanali;
b. il datore di lavoro può essere sia una persona fisica, a titolo esemplificativo per lavori presso il domicilio, sia una persona giuridica;
c. nel caso il datore di lavoro sia una persona giuridica, non è possibile svolgere attività lavorativa presso le ultime 2 imprese per cui si è prestato servizio nella propria carriera lavorativa, nonché per le imprese collegate o facenti parte del medesimo gruppo;
d. nel caso il datore di lavoro sia una persona giuridica, deve essere previsto un elenco di mansioni che possono essere svolte, anche per finalità assicurative, escludendo esplicitamente quelle che siano parte del ciclo produttivo tipico aziendale, eccezion
fatta per il caso in cui il pensionato sia utilizzato per formare lavoratori subordinati regolarmente assunti dall’impresa;
e. i pensionati che intendano svolgere attività lavorative devono iscriversi presso una speciale lista sul Portale Labor e tramite questo essere avviati al lavoro;
f. le attività lavorative possono essere retribuite attraverso voucher che siano basati sul contratto collettivo di lavoro applicabile all’attività svolta, prevedano la contribuzione previdenziale come un lavoratore subordinato, in ottica di solidarietà intergenerazionale, nonché i salari differiti e siano soggette a tassazione separata alla fonte;
g. i pensionati che svolgono attività lavorativa devono essere assicurati.

Art. 3sexies – AGGIUNTIVO
(Aumento delle entrate – Libertà di assunzione)

1. Al fine di favorire l’aumento dell’occupazione regolare, l’emersione di forme di lavoro irregolare e con essi l’incremento delle entrate fiscali e contributive, il sistema economico sammarinese garantisce la possibilità per le imprese di assumere liberamente le risorse umane ritenute più opportune per lo svolgimento della propria attività economica, nella consapevolezza che questo rende inoltre più competitivo il Paese, favorendo nuovi investimenti e la crescita delle imprese già esistenti e quindi dell’occupazione generale.
2. Per il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, è abrogato l’articolo 3, comma 1, lettera a) del Decreto Legge n.92/2020 (“Interventi in ambito di lavoro e pensioni a supporto dell’emergenza economica causata da covid-19”).

Art. 3septies– AGGIUNTIVO
(Aumento delle entrate – Rientro dei capitali dall’estero)

1. Al fine di favorire il rientro dei capitali detenuti all’estero già inseriti nelle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti all’entrata in vigore della presente legge, da parte di cittadini sammarinesi o residenti, è avviato il progetto “Rientro capitali esteri”.
2. Il progetto “Rientro capitali esteri” sarà attivo per dodici mesi, dal 1° Gennaio 2021 al 31 Dicembre 2021, e ha come obiettivo la riallocazione nel sistema finanziario nazionale di capitali detenuti all’estero.
3. I capitali possono essere trasferiti presso specifici conti presso Banca Centrale della Repubblica di San Marino per la durata di 24 mesi, garantendo un rendimento che consenta a Bcsm la realizzazione di un rendimento sugli impieghi di tali risorse.
4. I capitali trasferiti sono esenti da qualunque forma di tassazione sul loro rendimento.
5. È dato mandato al Congresso di Stato di adottare apposito Decreto Delegato al fine di stabilire le migliori modalità di realizzazione ed attuazione nonché incentivazione del progetto enunciato ai commi precedenti.
6. Il Segretario di Stato per le Finanze ed il Bilancio è tenuto, trascorso il termine della durata del progetto, a relazionare al Consiglio Grande e Generale circa gli effetti del provvedimento in oggetto.

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