Nella giornata di lunedì scorso si è svolto un incontro molto importante del Comitato Credito e Risparmio, allargato alle rappresentanze delle forze politiche di maggioranza e opposizione.
L’argomento all’ordine del giorno era una valutazione da parte dei vertici di Banca Centrale sulla procedura di vendita dei crediti ormai difficilmente recuperabili (NPL) che facevano capo al gruppo DELTA. In particolare si è chiesto a Banca Centrale, come referente competente e non coinvolto direttamente, di esprimere valutazioni ponderate e supportate da dati tecnici sulla procedura di vendita degli NPL e sulla congruità o meno del prezzo offerto.
Come è noto, vi sono già state diverse valutazioni sulla opportunità della vendita, valutazioni che hanno coinvolto oltre novanta banche finanziatrici del gruppo Delta, tutte convergenti nell’affermare la trasparenza delle procedure e la congruità del prezzo, scaturito tramite un’asta che ha visto l’adesione di una decina delle maggiori società esperte di questo settore.
Dal momento che da tempo si sollevano dubbi su questi percorsi di valutazione, non su basi tecniche ma su possibili interferenze esterne, si è quindi deciso di acquisire il parere della stessa Banca Centrale, rinnovata nei propri vertici e riconosciuta da tutti come interlocutore valido ed affidabile.
Nel corso dell’incontro, basandosi su elementi tecnici di valutazioni, è stato riaffermato da Banca Centrale che le procedure di vendita degli NPL, in particolare del portafoglio ARCADE, sono state trasparenti e corretti. Banca Centrale ha, altresì, ribadito che il prezzo di vendita acquisito è assolutamente congruo. Sono state anche illustrate le possibili conseguenze negative, per Cassa di Risparmio e per lo Stato.
Purtroppo, in seguito all’incontro di lunedì scorso con i vertici di Banca Centrale è calato il silenzio, da parte dell’opposizione.
Le affermazioni di “sfiducia” verso il CCR, che qualche forza politica ha inteso esprimere per quanto anche istituzionalmente improprio e insignificante, non possano inficiare le valutazioni tecnicamente molto precise espressi in quella sede dai vertici di Banca Centrale e non dal Governo e nemmeno dalla Maggioranza.
Non è certo Banca Centrale che deve decidere della vendita degli NPL di DELTA, come erroneamente affermato da qualche esponente dell’opposizione, ma certamente è molto significativo il parere espresso, dopo i dubbi sollevati nelle ultime settimane. Per lunedì prossimo è convocata la Commissione Consiliare Finanze, in ottemperanza a quanto deciso dal Consiglio Grande e Generale nel gennaio scorso, per fornire una ulteriore valutazione dopo quella già espressa qualche mese fa, su parere unanime del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio Sindacale di Cassa di Risparmio.
Repubblica Futura auspica che la scelta, che poi sarà adottata, venga presa nell’interesse di Cassa di Risparmio e dello Stato, ponderando molto bene le possibili conseguenze che potrebbero derivare al Paese e a tutti i Sammarinesi.