REPERIMENTO DEL PERSONALE SANITARIO: priorità assoluta da affrontare con proposte precise e immediate
La sanità è uno dei settori cardine su cui RF intende prestare la massima attenzione. La legislatura appena terminata ha mostrato una situazione indecorosa, caratterizzata da scelte clientelari e, in molti casi, discutibili e controproducenti. L’emergenza pandemica ha mostrato plasticamente tutte le fragilità del sistema sanitario, a cui sarebbe stato doveroso porre rimedio. Le polemiche sul COT e sulla medicina di base, i lunghi tempi d’attesa per le visite specialistiche, le fughe dei professionisti, il viavai dei vertici dell’ISS sono stati una costante di questi ultimi anni ed hanno aggravato la percezione dei sammarinesi sulla reale funzionalità dei servizi sanitari.
Uno degli aspetti che più incide negativamente sulla sanità sammarinese è la mancanza di personale sanitario e socio-sanitario. E’ urgente attuare politiche atte ad aumentare la competitività del nostro sistema per dare maggiore riconoscimento alle diverse figure professionali.
Per quanto riguarda la carenza di medici, alcuni settori ospedalieri e la medicina di base faticano ad erogare le prestazioni richieste e la copertura assistenziale nell’arco delle 24 ore. Si tratta di un problema che si trascina da tempo e che colpevolmente è stato trascurato fino alle emergenze attuali. Nel corso degli ultimi dieci anni, anche gli esiti dei referendum sui limiti degli stipendi ai dipendenti pubblici e contro la libera professione medica, sostenuti da forze populiste, non hanno favorito nuove assunzioni.
La Legge 139/2018 (Disciplina della dirigenza medica dell’ISS) ha contribuito ad uniformare i ruoli rispetto alla sanità europea e a rivisitare le retribuzioni: ciò ha consentito, quanto meno, di arrestare parzialmente l’emorragia dei professionisti verso l’esterno.
Per mantenere i servizi sanitari e la qualità delle prestazioni saranno indispensabili:
- nuove condizioni normative ed economiche che facilitino l’attrazione dei medici nel nostro Paese e li invoglino a rimanervi;
- convenzioni con Università italiane affinché riservino posti nelle facoltà di medicina e nelle scuole di specializzazione a residenti sammarinesi;
- convenzioni con strutture sanitarie esterne per ricoprire le emergenze di personale in modo da mantenere attivi i servizi;
- in attesa della piena entrata in vigore dell’accordo di associazione con l’UE, accordo con l’Italia per il cumulo dei trattamenti pensionistici fra i due Paesi;
- incentivazione della libera professione intramoenia e del turismo sanitario con lo scopo di aumentare le entrate e la casistica, affinché il sistema risulti attrattivo anche per i migliori professionisti sul mercato.
Per quanto riguarda altre categorie sanitarie:
- dare la possibilità agli infermieri, attraverso un accordo bilaterale con il Ministero della Salute, di iscriversi all’Albo italiano – cosa attualmente non consentita – fermo restando che anche per questa categoria di professionisti vanno ricercati accordi con le Università italiane per un accesso facilitato ai corsi di Scienze Infermieristiche dopo attenta programmazione;
- istituire – con la modifica della legge 119/2000, visti i servizi prestati nel fronteggiare la pandemia da Covid19 – la figura dell’Operatore Socio Sanitario (OSS), oggi Operatore Tecnico Assistenziale (OTA), e dell’Autista Soccorritore con riconoscimenti adeguati;
- prevedere l’assunzione a tempo indeterminato del personale sanitario e sociosanitario dopo un periodo di 12 mesi;
- riconoscere le mansioni di infermieri e OSS come lavori usuranti;
- equiparazione di tutte le figure sociosanitarie a parità di ruolo.
RF ritiene altresì doveroso prestare una particolare attenzione verso patologie che in questi ultimi anni stanno avendo sempre una maggiore incidenza nella popolazione. In particolare, per ciò che riguarda le patologie oncologiche, si propone, a supporto delle indagini cliniche già in corso, anche di realizzare un registro che colleghi le tipologie di tumori alla residenza nelle varie zone del territorio, onde valutare potenziali fattori di rischio ambientale.