Oggi viene messo un bel tassello ad una problematica annosa che attanaglia il nostro sistema sanitario.
L’Istituto per la sicurezza sociale è stata una conquista molto importante, fin dagli anni cinquanta, da quando cioè il nostro servizio garantì una sanità universale e gratuita per tutti i cittadini. Una conquista imponente che ha fatto di San Marino un paese all’avanguardia. Ovviamente questo sistema ha creato, nel corso degli anni, anche inevitabili storture: la spesa sanitaria anche per coloro che non vivono stabilmente a San Marino.
Ci sono cittadini che mantengono la residenza nel territorio sammarinese, ma vivono stabilmente in altri paesi, Italia soprattutto. Anche in quest’ambito occorre metterci mano.
Il nostro sistema sanitario è un’eccellenza e forse neppure gli stessi concittadini se ne rendono conto. La realtà sanitaria vicina a noi non si avvicina minimamente ai nostri standard qualitativi ed assistenziali. La difficoltà nel mantenimento di questo sistema è intrinseca: richiesta di grande qualità ma con un’utenza limitata. Difficoltà su difficoltà.
Negli ultimi anni, altre problematiche si sono aggiunte: un sistema organizzativo gestito in maniera prettamente statale, area, questa della sanità, che con il pubblico -impiego ha poco a che fare. Il nostro sistema ha retto gli urti della crisi, tramite la professionalità di tutto il comparto medico e paramedico.
Oggi con questo progetto di legge si cerca di ottemperare alle richieste del personale medico: possiamo dire che questa nostra proposta di legge è innovativa e rivoluzionaria.
Rivoluzionaria la concezione del rapporto fiduciario che s’instaura tra sistema sanitario e medico. Chi svolgerà l’attività in libera professione intramuraria potrà operare solo nelle strutture Iss ed all’estero sempre in strutture convenzionate con il nostro Istituto.
I medici avranno possibilità di carriera esclusivamente per merito e non avanzamenti di carriera per anzianità.
È introdotto nuovamente il concetto di libera professione medica con assistiti Non Iss. L’equivoco che la cittadinanza fece nel 2014 con l’abrogazione della legge “sulla libera professione” fu importante. Infatti, una richiesta della classe medica, soprattutto quella proveniente da fuori, è la possibilità di esercitare un diritto che tutti i medici hanno.
La libera professione potrà essere svolta intramuraria oppure extra moenia: dentro le strutture dell’Iss oppure in ambulatori privati sammarinesi.
Ma perché è così importante poter avere sul nostro territorio e soprattutto presso il nostro nosocomio, medici che svolgono la libera professione?
I motivi sono molteplici: innanzitutto l’esperienza che per un medico è fondamentale, in secondo luogo le ricadute economiche che il flusso di degenti possono portare al nostro sistema economico e in terzo luogo i contributi economici che il nostro sistema sanitario può ottenere dalle prestazioni in libera professione.
Infatti, ricordiamoci che il nostro Stato versa oltre 70 milioni di euro all’anno per il mantenimento della struttura sanitaria, essendo essa universale e completamente gratuita: 70 milioni di euro annui.
La libera professione libererà risorse per le casse del nostro Istituto.
Questo pdl metterà mano anche ad un problema emerso negli ultimi cinque/setti anni: il reperimento dei medici.
San Marino, da sempre attento all’indirizzare i suoi giovani verso quelle facoltà universitarie che potessero ottemperare alle loro future esigenze lavorative, ha sempre monitorato gli accessi alla facoltà di medicina, però ovviamente non ha personale sammarinese sufficiente per svolgere con numeri sicuri i servizi ospedalieri.
La possibilità di avere personale medico non sammarinese, ci porta a regolamentare il rapporto in via esclusiva con il nostro sistema, altrimenti con contratti a tempo determinato si evidenza la possibilità, che oggi è una certezza, che i professionisti alla prima occasione di carriera oppure di bando di concorso, lascino il nostro servizio per altra destinazione. Il pdl vuole dare risposte anche in questo caso.
Altro elemento importante è la possibilità per i medici sammarinesi, collocati a riposo, di sottoscrivere convenzioni di poter stipulare convenzioni con l’Iss. Questo permetterà di esaudire le richieste di servizi in maniera organica.