Questa istanza ci permette di approfondire un argomento ed un sentimento che tocca personalmente la realtà educativa e culturale sammarinese.
Da anni si discute sull’utilità dell’ora di religione cattolica: ci si domanda se sia corretto e giusto mantenerla nel panorama scolastico e didattico, se sia legittimo sostituirla con l’ora di educazione civica o con materia equipollente.
In diversi paese europei si è affrontato l’argomento con alcune ispirazioni ortodosse oppure altre di matrice laica, chi ancora con impostazione negazionista.
Io vorrei partire da una matrice di formazione culturale e soprattutto didattica: non è giusto lanciare dalla rupe, quindi defenestrare, il percorso scolastico dell’insegnamento della religione nella scuola sammarinese.
Parimenti è fuori contesto chi sostiene che nella scuola sammarinese, soprattutto nell’istituzione primaria occorrerebbe un insegnamento della storia delle religioni. Fuori contesto perché già si fa e perché nel primo ciclo della scuola elementare non è possibile snaturare il curricolo che già riscuote un importante successo nel percorso scolastico dei bambini.
Vorrei menzionare quali sono gli argomenti trattati nel percorso scolastico ed educativo della scuola elementare.
L’insegnamento della religione cattolica come materia scolastica non persegue finalità catechistiche ma ed una panoramica universale sulla conoscenza di tutte le religioni cristiane e non.
Il percorso parte dalla prima elementare con la conoscenza della figura di Gesù Cristo, per continuare come la risposta scientifica e biblica all’origine dell’universo. Conoscere la vita di Gesù Cristo nel contesto sociale, storico, culturale e politico in cui è vissuto. Completa il quadro la relazione tra il cattolicesimo e le altre religioni.
Mi piacerebbe affrontare l’argomento su come dovrebbe essere affrontata la riforma in merito all’insegnamento della religione nella scuola elementare. Occorrerebbe riconoscere una maggiore dignità al ruolo di servetta del curriculum scolastico. Dignità anche per coloro che la materia la insegnano, con professionalità, preparazione e buonsenso. Pari dignità alle altre materie del curriculum rispettando la gerarchia dell’orario di lezione.
Mi piacerebbe che venisse sospeso l’esonero dalla materia. Esonero da che cosa? Un alunno non può estraniarsi dall’ora di matematica oppure di lingua, quindi perché lo dovrebbe fare dall’insegnamento dall’ora di religione? L’ora di religione è uno sviluppo culturale della sfera della personalità molto importante e formativa nella crescita di un individuo. Il curriculum testimonia che lo studio della religione a scuola è molto diverso rispetto alla dottrina cattolica esercitata dalle parrocchie, percorso che prepara i bambini ai sacramenti cattolici.
L’insegnamento di una materia passa anche da chi l’insegna. L’insegnante deve essere un uomo di stato e non un religioso. Deve essere riconosciuto con diritti e doveri parimenti a quelli che insegnano altre materie. Le attività ludiche e laboratoriali, il modo in cui si affronta lo studio della religione cattolica sono un percorso da sostenere.
L’interculturalità – che è un perno del percorso di fine scuola elementare – diventa fondamentale per affrontare lo studio delle religioni monoteiste nelle scuole medie inferiori.