Un comunicato del Partito Socialista e del Psd prende di mira Repubblica futura attraverso l’accostamento del nostro movimento agli Ottimati che, come tutti non sanno, comprendevano alcune categorie della società dell’antica Roma repubblicana a cominciare da quella aristocratica che si identificava nel Senato. Si legge nella nota dei due partiti di opposizione: “Risulta naturale diffidare da chi in politica ha visioni sempre certe, chiare e giuste: gli Ottimati della politica. Coloro che non hanno mai un dubbio, sono sempre dalla parte giusta, magari con un curriculum di 13 anni ininterrotti di governo sfruttando ogni tipo di alleanza”.
Intanto, se sommiamo i periodi di governo di Ps e Psd arriviamo non a 13 ma a un numero stratosferico di anni caratterizzati dalle alleanze più variegate.
In secondo luogo, prendiamo atto che i due partiti disprezzano gli Ottimati i quali avevano come avversari, nella Roma repubblicana, i Tribuni della plebe.
Sono essi – Ps e Psd – i moderni Tribuni della plebe che combattono gli Ottimati di Repubblica futura?
Se così è, si tratta di Tribuni leggermente sfiatati in considerazione di una lunga, faticosa milizia politica (il nuovo che avanza) ed anche un pochino dimessi in virtù di una rappresentanza consiliare (2+2) che è buona al massimo per una partita di briscola.
Infine, per saperne di più sugli Ottimati, facciamo parlare Marco Tullio Cicerone nell’Orazione “Pro Sestio”, cap. 45:
“Sunt principes consili publici, sunt qui eorum sectam sequuntur, sunt maximorum ordinum homines, quibus patet curia, sunt municipales rusticique Romani, sunt negoti gerentes, sunt etiam libertini optimates. Numerus, ut dixi, huius generis late et varie diffusus est; sed genus universum, ut tollatur error, brevi circumscribi et definiri potest. Omnes optimates sunt qui neque nocentes sunt nec natura improbi nec furiosi nec malis domesticis impediti”.
Traduzione:
Sono ottimati i più autorevoli membri del Senato e i loro seguaci, lo sono gli appartenenti alle classi più elevate, cui è aperto l’accesso al Senato, lo sono cittadini romani dei municipi e delle campagne, lo sono uomini d’affari, lo sono anche dei liberti. Il loro numero, come ho già detto, è esteso e comprende varie categorie, ma, per eliminare ogni equivoco, il carattere generale di questo partito può essere sintetizzato e definito in poche parole: sono ottimati tutti coloro che non sono malfattori né malvagi per natura né scalmanati né inceppati da guai familiari.
San Marino, 23 agosto 2019