Governo balneare sconti assicurati: i sammarinesi ringraziano, il bilancio dell’AASS un po’ meno.
Il commento all’ennesimo decreto sulle bollette sorge spontaneo in una fase politico-istituzionale particolare.
In vista della seduta del Consiglio Grande e Generale in cui Rete ufficialmente lascerà governo e maggioranza, il Congresso di Stato a scartamento ridotto ha varato l’ennesimo decreto per gli sconti sulle bollette.
Se ne parlava da tempo ed eccolo apparire giusto in tempo per addolcire la pillola delle bollette monstre pagate al 30 maggio e per fare una piccola gentilezza a qualche azienda.
Il decreto è cervellotico nel calcolo, difficilmente applicabile per le famiglie, un po’ meno invece per le aziende che avranno sostanziali sconti.
Non è dato sapere se ne usufruiranno anche le aziende che hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali o hanno goduto di incentivi pubblici. E non si sa se a fronte dello sconto in bolletta le aziende praticheranno prezzi inferiori. Non si capisce soprattutto perché il decreto entra in scena proprio ora, con l’Autorità per l’Energia relegata a ruolo di paggetto del governo che addirittura ordina via decreto come strutturare le tariffe.
Il bilancio AASS reggerà? Silenziose le associazioni di categoria, il regalo del governo balneare serve anche a tacitare i mugugni verso un esecutivo inesistente dal punto di vista delle politiche per le imprese e per lo sviluppo.
Silenzio dell’AASS a guida Rete. Chissà se il presidente retino sarà felice degli sconti fatti alle aziende, alcune sempre nel cuore e nei pensieri degli ex della decrescita felice?Silenzio anche del presidente dell’Autorità, anch’egli uomo di Rete il cui ruolo – in una istituzione di fatto inutile e delegittimata dal governo – serve a poco o nulla.
Repubblica Futura reclama trasparenza sui conti dell’AASS e vorrebbe sapere se il presidente retino resterà al suo posto o per coerenza con i compagni di partito si dimetterà. È evidente il disastro compiuto fino ad oggi con l’Azienda sull’orlo del baratro finanziario, indebitata con le banche e con le tariffe ormai in sconto permanente.
Una volta per le elezioni si asfaltava qualche strada e si montavano i lampioni. Oggi il governo balneare ha fatto un salto di qualità con l’happy hour tariffa, sconti quasi per tutti (soprattutto per le imprese) ma alla fine il conto lo paga sempre pantalone.