Governo: primi segnali di autoritarismo 

Governo: primi segnali di autoritarismo 

A San Marino si prepara una fase di autoritarismo? Non serve essere degli scienziati per capire il senso delle affermazioni di alcuni Segretari di Stato fatte all’indirizzo dell’opposizione.

Bevitori e Ciacci , i due Segretari di Stato “decaduti” perché non rispettano la legge, chiedono smentite e attaccano l’opposizione. Pedini Amati – via social – inizia a lanciare i suoi anatemi contro governo e maggioranza ma anche contro l’opposizione perché fa perdere tempo.

Repubblica Futura si limita ad osservare che vincere le elezioni non significa ricevere ipso facto il dono di saper governare; non solo, ma pare di capire che per maggioranza e governo passare un po’ di tempo in Consiglio Grande e Generale a discutere di leggi e decreti viene considerato una perdita di tempo.

Probabilmente, per alcuni Segretari di Stato, è più utile andare a Rimini, ospiti dell’avvocato dello zio e di Banca Centrale, ad ossequiare qualche ufficiale della Guardia di Finanza (verso cui, come si sa, la presidentessa di BCSM ha un debole) piuttosto che discutere in Consiglio sulla legge di assestamento presentata dalla Segreteria di Stato per le Finanze.

Forse crea agitazione sapere che ci saranno sedute consiliari in concomitanza con magnifiche trasferte pagate da pantalone alle quali non si vorrebbe rinunciare; e magari crea imbarazzo avere l’evidenza che le leggi sulle società e le connesse dimissioni dei Segretari “decaduti” sarebbero atto dovuto per chiunque ad eccezione dei membri dell’attuale governo.

Repubblica Futura non si rivolge al governo – che sembra già partito per la tangente dopo due mesi di ferie – ma alla maggioranza che lo sostiene. Se non si ha la capacità politica di chiudere una legge tecnica come l’assestamento dopo 100 giorni dalle elezioni, dove si pensa di andare? Se non si riesce a mettere d’accordo i quattro partiti che comandano sulle nomine in alcuni organismi, con quale spirito e determinazione si intendono affrontare le riforme?

La maggioranza, da sola, ha combinato un piccolo disastro quando l’opposizione aveva fatto con rispetto ed equilibrio il proprio lavoro con aperture di credito che la stessa maggioranza, a ruoli invertiti, non si sarebbe mai sognata di fare.

La nuova ammucchiata ha numeri importanti per governare ma non l’amalgama politica tra i partiti ne’ un programma per il Paese. L’assestamento è una legge tecnica in cui una volta si cambiavano solo le poste di bilancio mentre la nuova ammucchiata l’ha infarcita di modiche allo statuto di Banca Centrale, sgravi alle banche, aumento di dirigenti pubblici e tanto altro.

Poi c’è la vicenda del salvataggio dell’Alluminio Sammarinese. Maggioranza e governo non conoscono nemmeno quanti soldi pubblici saranno spesi e perché; fra l’altro, per averne contezza, il governo suggerisce all’opposizione di presentare un’interrogazione per saperne di più dagli uffici pubblici. Non è incredibile tutto ciò?

E poi, dulcis in fundo, si comincia a dire – direttamente e attraverso i soliti prezzolati – che si deve cambiare il regolamento consiliare. Non bastano evidentemente 44 consiglieri, l’opposizione deve essere definitivamente imbavagliata! Fuori da San Marino, si parlerebbe di autoritarismo. 

RF esprime disappunto e chiede al governo rispetto per il ruolo di opposizione e rispetto del Consiglio Grande e Generale, che non è un votificio in cui ratificare le decisioni dei poteri forti che reggono questa maggioranza ma il simbolo della nostra millenaria democrazia.

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