Pier Luigi ZANOTTI } Impiegato
La mia esperienza nel volontariato e nella professione a servizio del Paese. Non è più tempo di criticare e stare alla finestra.
La mia esperienza nel volontariato e nella professione a servizio del Paese. Non è più tempo di criticare e stare alla finestra.
Pier Luigi Zanotti, nato a San Marino il 02/03/1963.
Mi sono laureato all’Università di Pisa in Scienze dell’Informazione e, dopo qualche mese di attività di ricerca a Pisa, sono tornato a San Marino. Da allora lavoro in una azienda sammarinese di sviluppo software, composta da circa 25 dipendenti, che principalmente lavora per la pubblica amministrazione ed enti statali.
Sono sposato ed ho due figli di 23 e 20 anni e da circa 20 anni faccio parte dell’associazione Papa Giovanni XXIII, che è diventata parte di me e della mia famiglia perché non è solo un luogo di volontariato ma è stato lo scoprire una vocazione che è attenzione e condivisione con il prossimo, in particolare con chi è ai margini della società, povero, emarginato, disabile. Da quando sono sposato abbiamo avuto in famiglia diversi affidamenti di bambini, a cui abbiamo dato la possibilità di avere una famiglia che li accompagnasse fino al momento in cui la propria fosse pronta ad accoglierli nuovamente.
Le ragioni di una scelta
Sento che in questo tempo di “crisi” tutti siamo chiamati a mettere quel poco o molto che abbiamo e soprattutto che siamo e personalmente ho sentito di non dovermi sottrarre a questa responsabilità, anche se con tutta la fatica di dover sottrarre energie e tempo ai vari impegni lavorativi e non solo.
Credo che questa “crisi” del sistema paese possa essere feconda se affrontata decisamente e seriamente. Dopo l’ubriacatura della cultura dell’off-shore dobbiamo ripensare tante cose, il nostro paese e il nostro modello di sviluppo ma anche il nostro modo di essere cittadini. In fondo il passaggio da un sistema ad un altro è sempre traumatico, ma anche portatore di speranze ed è proprio in questo tempo di passaggio che servono le energie e le esperienze di chi, in passato, è rimasto alla finestra e per tante ragioni non se l’è sentita di partecipare attivamente alla politica.
Sono convinto che la mia esperienza possa essere utile, assieme a quella di tanti validissimi e appassionati colleghi di Repubblica Futura.
Il mio impegno nel mondo del volontariato credo possa portare un grosso valore, perché una società che non pensa a chi è più in difficoltà – non in modo paternalistico ma con lo scopo di avere una reale giustizia – è una società malata che non può funzionare.
Ritengo altresì che il mio impegno lavorativo di oltre 20 anni nel progettare sistemi informatici, nel fare ricerca e sviluppo in un campo costantemente attraversato da evoluzioni e rivoluzioni, nel gestire l’azienda di cui faccio parte assieme ai miei colleghi del consiglio di amministrazione, possa essere utile. In particolare in questi anni sono venuto in contatto con numerose realtà della Pubblica Amministrazione e credo che si possa fare tanto per renderla migliore, più efficace ed efficiente, più vicina ai cittadini e più dignitosa per chi ci lavora.