Rileviamo che una iniziativa assunta dal Consiglio Grande e Generale come elemento di trasparenza – ci riferiamo al Codice deontologico dei membri del Consiglio Grande e Generale – sembra essersi arenata.
Alla delibera n. 29 del 21 marzo 2022 con la quale il Consiglio ha adottato il codice etico per i Consiglieri, alla successiva delibera n. 16 del 29 giugno 2021 con la quale il Congresso di Stato ha adottato il codice per i membri di governo, non sono seguiti poi fatti concreti che abbiano dato immediata esecuzione agli obiettivi prefissati e contenuti negli stessi codici.
Dopo tanta urgenza iniziale, dopo prime informazioni ricevute dai membri del Comitato Consultivo sull’iter intrapreso e sulla documentazione prodotta (grazie anche al supporto fondamentale fornito, come sempre, dalla Segreteria Istituzionale), documentazione adottata sulla base di indicazioni ricevute dagli organismi di vigilanza di BCSM ai quali compete poi l’onere di fornire le informazioni relative ai Consiglieri e ai membri di governo come previsto dai rispettivi codici etici, tutto sembra essersi arrestato e pure l’urgenza iniziale sembra svanita nel nulla.
Ad oggi, trascorsi oltre due mesi dall’avvio delle procedure, pare si sia in attesa di una risposta da parte della vigilanza di BCSM sui moduli formulati e predisposti.
Non vogliamo credere – visto anche il clima di costruttivo confronto tra i gruppi consiliari che ha portato all’adozione della normativa – che l’elemento ostativo alla realizzazione pratica dei due codici sia l’articolo 47 (“servizio di centralizzazione delle informazioni sui rischi creditizi”) della legge n. 94 del 22 giugno 2022.
Così come non vogliamo credere alle voci di interventi di membri di governo e Consiglieri affinché i tempi dell’entrata in vigore effettiva dei codici etici siano dilatati fino a giungere in prossimità di una consultazione elettorale anticipata.
A essere cattivi sarebbe semplice elencare il nervosismo di alcuni quando si discusse del tema durante la variazione di bilancio oppure le battute di qualche membro di governo su come il codice sarebbe entrato in vigore nell’anno del mai.
Noi ci limitiamo ad osservare come i due codici non siano ancora entrati in vigore nel mese di luglio 2022 e come le istanze dei cittadini sulla trasparenza degli stati patrimoniali dei propri rappresentanti siano state per adesso disattese.
Il Gruppo Consiliare di Repubblica Futura non vuole prendere in giro i cittadini e intende esprimere pubblicamente il proprio disappunto su tale rallentamento che non trova giustificazioni.
Durante la prossima seduta consiliare ci auguriamo vivamente che qualcosa si sia mosso, altrimenti promuoveremo un’azione affinché vengano forniti i necessari chiarimenti ed entro il mese di ottobre tutte le informazioni e i dati richiesti nei codici siano resi pubblici e disponibili per la cittadinanza.
Il codice deontologico dei Consiglieri e dei membri di Governo
Il codice deontologico dei Consiglieri e dei membri di Governo
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