Il giro di boa

Il giro di boa

La Repubblica si appresta a celebrare la festa di San Marino e della Fondazione e la maggioranza e governo stanno per fare il fatidico giro di boa dei tre mesi dalla elezioni.

Generalmente la fase iniziale della legislatura coincide con il massimo sforzo nel mettere in pista i progetti con i quali si intende governare dando seguito alle promesse fatte agli elettori.

Ma nel 2024 il passaggio fra vecchia maggioranza e nuova con aggiunta di Libera e’ avvenuto in modo talmente smooth che si fatica a scindere fra il prima e il dopo.

Seppellita di decreti delegati la chiusura della legislatura precedente, la nuova si apre con il Consiglio Grande e Generale intasato da quei decreti.

Tremiamo a pensare all’incombente assestamento di bilancio, confidando che non si traduca nel solito pastrocchio e infornata di decreti delegati e norme varie in stile macedonia.

Aspettiamo il controverso decreto sugli staff, quello per capirci dei vice ministri. Se il piatto forte sarà come l’antipasto, per capirci l’avvento del Sindaco di Montegrimano Terme nella stanza dei bottoni, ci sarà da ridere.

Parlando invece di autonomia, il governo attuale inizia da dove aveva finito quello precedente. Una montagna di chiacchiere su autonomia energetica, idrica e gestione dei rifiuti.

Chiacchiere trasformate in promesse alle elezioni, il cui esito è il nulla allo stato puro. Dove sono i progetti su cui il governo intende lavorare? Quanti soldi intende stanziare il governo per avere quote di autonomia energetica e idrica con progetti a San Marino e non in Liguria?

E’ normale spendere soldi pubblici per attirare imprese a San Marino sapendo che se i nostri vicini staccano l’interruttore restiamo al buio? Lo sanno i pensionati e sportivi venuti a risiedere a San Marino che se per qualche ragione non arriva l’acqua da Ridracoli o da Rimini la doccia a San Marino non si fa più?

Sul piano della politica estera, mentre il mondo va avanti San Marino ha finalmente attivato i rapporti diplomatici con la Palestina, una iniziativa politica subita dal Segretario agli Esteri e dal suo partito. Lo stesso Segretario di Stato parla di agenda da stendere per l’accordo di associazione con la UE. Ottimo proposito, ma ci saremmo aspettati i dettagli concreti e non una filastrocca che sembra ripetuta senza passi in avanti alla San Marino RTV, altro disastro incombente in cui saranno da mettere tanti soldi veri.

Se l’atteggiamento del governo è quello dimostrato in queste prime settimane, avanti in ordine sparso al piccolo trotto fra vacanze e trasferte, siamo abbastanza confidenti che presto una serie di nodi verranno al pettine.

RF ritiene vi debba essere un approccio diverso: trasparenza, programmazione, coinvolgimento delle persone e degli attori sociali, investimenti di risorse economiche reali con progetti pluriennali.

Per essere ancora più chiari è ora di mettere da parte il metodo “Canti”, quello dei cantieri civetta, delibere monstre, brutalizzazione dell’Amministrazione.

In questo la recente nomina dei giudici del Collegio Garante segue purtroppo con linearità il metodo “Canti”. Un giudice, in piena linearità con la rotonda di Domagnano, nominato ma in attesa dell’assenso di un organo estero e noi aspettiamo, come per le rotonde, che qualcuno decida come terminare due rotonde evidentemente inadeguate.

Repubblica Futura auspica vi sia uno scatto in avanti di governo e maggioranza. La campanella ha suonato la fine della ricreazione e sarebbe ora di passare alla concretizzazione dei buoni propositi.

I partiti di governo hanno fatto tante, secondo noi troppe, promesse ai cittadini, la Repubblica merita di meglio, ovvero il massimo sforzo della classe politica per costruire un futuro migliore al Paese; elemento che riteniamo debba essere di riflessione e se possibile unione durante la festa che celebra la Fondazione della Repubblica ed il suo fondatore.

Viva la Repubblica di San Marino.

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