Il Segretario Canti è colui che ama dirigere di persona l’Azienda di Produzione. Presiede il suo Consiglio d’Amministrazione con regolarità, sostituendo di fatto un presidente che, docile e ubbidiente, si è tirato da parte. Ha cacciato via il dirigente uscente senza plausibili motivi salvo la non sufficiente fedeltà al “capo”. Non solo, gli ha vietato di partecipare al nuovo concorso per dirigente dell’ASPLP, probabilmente perché temeva che la sua preparazione gli avrebbe permesso di vincere di nuovo quel concorso. Purtroppo il dirigente uscente non si chiama Paolo Rondelli per cui niente regali in Commissione Conciliativa, niente strali di indignazione da parte dei superstiti demagoghi di Rete.
Intanto è sparito il nuovo parcheggio di Borgo Maggiore. Da un governo che fa enormi debiti di nascosto dai cittadini, ci si aspetterebbe che almeno qualcosa fosse destinato alle opere pubbliche. Invece, parte dei denari presi a prestito – oltre che per la spesa corrente – sono stati buttati nelle banche. Come in Cassa di Risparmio, il cui amministratore delegato ha rivendicato il proprio magnificente operato nel riportare in attivo – forse – il bilancio della banca omettendo i sostanziosi contributi pubblici e il fatto che il buco di Cassa se lo è accollato lo Stato. “Così sanno fare tutti”, hanno commentato in diversi. E nonostante Cassa sia tenuta in piedi coi soldi pubblici, per non fare chiudere lo sportello di Chiesanuova ci è voluta una sollevazione popolare. Altri quattrini sono stati devoluti in assunzioni, consulenze e tante delibere generose verso gli amici degli amici e parentele varie ma nulla per le opere pubbliche. Qualche striscia di asfalto qua e là – nel vecchio stile del “Re degli asfalti” di cui il Segretario Canti è un discepolo minore – e poco di più. Il parcheggio di Borgo Maggiore, per esempio, non sarà più realizzato. Sembra che sarà sostituito da qualche asfaltatura nei piazzali della Baldasserona, collegati, forse, con una scala mobile che arriverà sotto la funivia di Borgo così che i turisti potranno ammirare – durante il transito – il leggendario giaciglio del Santo Fondatore. Oltre ogni immaginazione, come recita lo slogan. Purtroppo, a questo punto, non ci sarà nessuna riqualificazione delle piazze di Borgo Maggiore. Il parcheggio doveva servire a liberare il centro storico dalle auto senza penalizzare le attività commerciali e i residenti. Da qui si doveva partire con un progetto complessivo per Borgo che ha una vocazione commerciale e di accoglienza vecchi di secoli. Invece, secondo le accorte strategie di Canti, i turisti verranno traghettati alla funivia e fatti salire nel centro storico di Città. Bene, così lavorerà di più la funivia e pazienza se per Borgo Maggiore non si farà nulla.
Sembra sia sfuggito al Segretario al Territorio – o forse no – che il parcheggione di Città è spesso semivuoto e che lo Stato deve rifondere ai proprietari gli incassi mancati. Nella scorsa legislatura erano stati fatti passi concreti per mettere fine a questa convenzione capestro. Ora non se ne parla più ma, ovviamente, sarà solo una distrazione. Il governo dei quarantaquattro gatti – litigiosi e anche un po’ in calo – ha altre cose di cui occuparsi.