Interrogazione su Banca Centrale

In relazione alle condizioni giuridico/legali del Consiglio Direttivo della Banca Centrale della Repubblica di San Marino in ordine al quale è stabilito dall’art. 10 comma 1 dello Statuto di Banca Centrale (Legge n. 96 del 29 giugno 2005) che “la maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo dovrà essere composta da cittadini sammarinesi o residenti” (4 componenti cittadini o residenti su 6), Repubblica Futura rileva che tale maggioranza, così come prevista per legge, non è rispettata da tempo.

Nonostante le considerazioni espresse dalla nota del 7 agosto 2023 del Collegio Sindacale di Banca Centrale, si rileva un difetto nella composizione del massimo organo di BCSM, che non può essere sanata da un parere del Collegio Sindacale di BCSM, né da presunti pareri del “Servizio Legale interno”.

Repubblica Futura da tempo nelle sedi preposte, Consiglio Grande e Generale, Ufficio di Presidenza e infine con una nota diretta alla Reggenza, ai soci di BCSM, al Collegio Sindacale di BCSM, chiede chiarezza, trasparenza e un punto fermo su una vicenda che sta trascinando l’istituzione di vigilanza del settore finanziario in una palude di polemiche.

Repubblica Futura non entra nel merito delle dimissioni dal Consiglio Direttivo e fa presente, da un lato, che non esistono per prassi e norma dimissioni di tipologie diverse rispetto alla modalità di presentazione e, dall’altro, che le dimissioni stesse non possono avere effetti diversi a seconda delle circostanze in cui vengano presentate.

Ricordiamo altresì che gli organismi di nomina del Consiglio Grande e Generale per le dimissioni fanno riferimento allo stesso e agli organismi a esso correlati (Reggenza, Ufficio di Presidenza, Segreteria Istituzionale) e non agli organismi oggetto della nomina. Così come le statuizioni di legge sottese alle nomine non sono interpretabili dagli enti oggetto di nomina, né modificabili secondo le convenienze del momento.

La nomina da parte del Consiglio Grande e Generale è di unica tipologia, secondo le previsioni di legge, con i requisiti stabiliti dalle norme dell’organo in cui sono effettuate. In questo senso non esiste a livello normativo o nella prassi l’istituto della “riconferma”, come menzionato nella nota del Collegio Sindacale e di conseguenza un soggetto rinominato o rieletto va trattato allo stesso modo di un soggetto neo nominato.

E’ decisamente stravagante, inoltre, la considerazione del Collegio Sindacale in merito alla presunta “incertezza interpretativa” e l’appello agli “approfondimenti” richiamati.

A giudizio di Repubblica Futura lo spazio per le interpretazioni delle norme non sussiste, così come è chiara la volontà del legislatore, mai contestata nella breve storia di Banca Centrale, di avere sempre (e non solo al momento della nomina) nel Consiglio Direttivo una maggioranza (4 membri su 6) di cittadini o residenti.

Pertanto, si rivolge la seguente interrogazione al Congresso di Stato per avere elementi informativi su questa vicenda:

  1. a) elenco dei Consigli Direttivi, Assemblea dei Soci, tenuti dal 24 aprile 2023 alla data odierna, con l’elenco degli invitati e quello dei partecipanti;
  2. b) avere evidenza se nelle riunioni tenute dal 24 aprile 2023 alla data odierna di Consiglio Direttivo, Assemblea dei Soci, Collegio Sindacale, Comitato etico è stato discusso il tema della legalità del Consiglio Direttivo, della permanenza dei requisiti di legge, delle nomine della Signora Catia Tomasetti e del Signor Emanuele Boni (in caso positivo si chiede di indicare organo, data, estratto del verbale del contenuto);
  3. c) si chiede di avere evidenza delle eventuali note da BCSM trasmesse al Congresso di Stato, CCR, organi istituzionali, uffici dell’Amministrazione sul tema della situazione del Consiglio Direttivo della stessa BCSM dal momento delle dimissioni del consigliere Giacomo Volpinari ad oggi (si chiede copia);
  4. d) di avere tutti i riferimenti forniti dall’ufficio legale interno di BCSM e rivolti agli organi della stessa, dal momento delle dimissioni del consigliere Giacomo Volpinari ad oggi, sul tema della situazione del Consiglio Direttivo della stessa BCSM e dei requisiti di legalità del medesimo (si chiede copia);
  5. e) di avere evidenza su come le dimissioni della Signora Martina Mazza, del Signor Giacomo Volpinari, della Signora Antonella Mularoni, sono state gestite da BCSM; se i dimissionari sono stati considerati in regime di prorogatio fino all’insediamento effettivo del sostituto, invitati alle riunioni degli organismi di BCSM (Consiglio Direttivo, Assemblea dei Soci, ecc.), abilitati all’accesso ai propri servizi informativi interni a BCSM (ad esempio le email) ed alla ricezione delle comunicazioni sociali e se hanno potuto avere accesso fisico alla sede aziendale (si chiedono evidenze scritte di quanto richiesto);
  6. f) si richiede copia di tutte le comunicazioni ufficiali intervenute tra i succitati Signori (Martina Mazza, Giacomo Volpinari, Antonella Mularoni) ed eventualmente intercorse tra essi stessi e Banca Centrale – nelle sue articolazioni – o Soggetti vigilati dalla stessa BCSM, aventi ad oggetto la tematica delle loro dimissioni;
  7. g) si richiede copia di tutte le comunicazioni ufficiali intervenute tra i succitati Signori (Martina Mazza, Giacomo Volpinari, Antonella Mularoni) ed eventualmente intercorse tra essi stessi ed uno o più tra i seguenti: Ecc.ma Reggenza, uffici dell’Amministrazione, Congresso di Stato, Ufficio di Presidenza del Consiglio Grande e Generale, Consiglio Grande e Generale, aventi ad oggetto la tematica delle loro dimissioni;
  8. h) se il legale rappresentante di BCSM, pur nominato potenzialmente sub iudice, abbia inoltrato, dal momento delle dimissioni del consigliere Giacomo Volpinari ad oggi, comunicazioni formali al Congresso di Stato o a altri organi della Repubblica sul tema o ad altri organismi esteri (MEF, Banca d’Italia, Guardia di Finanza, Servizi Segreti italiani o di altri Paesi, Commissione Parlamentare Antimafia italiana, ecc.) sia formali che informali (colloqui/messaggi WhatsApp, ecc.);
  9. i) quante volte il legale rappresentante di BCSM si è recato nella sede dell’istituzione dal 24 aprile 2023 e se il Signor Boni si è recato alla sede di BCSM e ha espletato degli atti formali per il proprio insediamento;
  10. j) se il Congresso di Stato nell’ottica della riforma dello Statuto di BCSM, oggetto già di una deliberazione del Consiglio Grande e Generale in un ordine del giorno, intende rivedere le norme connesse alla cittadinanza/residenza per i membri del Consiglio Direttivo, Collegio Sindacale, Coordinamento della Vigilanza di Banca Centrale per azzerare i potenziali conflitti di interesse con soggetti esteri, aumentare i legami con la Repubblica, evitare elementi di criticità come gli attuali collegati alle nomine o passati rispetto a relazioni con i vertici della Guardia di Finanza o di Servizi Segreti.

Chiarire tutti questi elementi è ritenuto un elemento di disclosure di accontability di Banca Centrale rispetto alle istituzioni della Repubblica, dei suoi membri (senza distinzione di schieramento, maggioranza o opposizione, o di tipologia di movimento politico) e della cittadinanza tutta.

Si richiede risposta scritta con materiale allegato.

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