Repubblica Futura è un progetto politico nuovo, incentrato sull’onorabilità e le capacità delle persone che lo compongono, sull’obiettivo di risolvere i problemi del Paese e su proposte concrete per creare sviluppo e occupazione.
Repubblica Futura non ama scendere in basse polemiche, lo fa solo se vi è costretta.
Questo è il caso.
L’articolo apparso a firma Marianna Bucci nei giorni scorsi, pur non meritando alcuna risposta, tanto è parziale, infondato e calunnioso, richiama tutti ad un modo di fare politica non vecchio, decrepito; tramite il quale il discredito strisciante o urlato dell’avversario – perpetrato tramite diffusione di allusioni, parziali verità o vere e proprie falsità – cerca di confondere il giudizio libero dei cittadini, dimostrando nei loro confronti anche poco rispetto.
Sostiene la Bucci che RF rappresenta il vecchio, con ricostruzioni fantasiose.
Guardi la Bucci la lista di RF, i suoi candidati, e, invece di inventare dietrologie, dica chiaramente a chi rivolge i suoi addebiti. Nessuno dei candidati di RF è attinto da provvedimenti giudiziari o dalla questione morale!
Chi dice altro mente sapendo di mentire.
Poi Bucci si concentra sui partiti di provenienza dei candidati di RF, continuando con basse insinuazioni. Tira in ballo AP per aver fatto governi con DC e PSD e tra breve le ricorderemo quanti dei candidati della sua attuale coalizione abbiano fatto ben più e ben peggio. Parla del Polo della Moda, dimenticando che nel merito i Sammarinesi si sono già espressi con un referendum, mettendo a tacere un mare di bugie. Scrive della telefonata a Borletti: telefonata mai avvenuta! Poi parla della questione Cassa di Risparmio-Sopaf, forse fingendo di non sapere che su quella questione non solo la Magistratura si è espressa, ma anche una Commissione di Inchiesta parlamentare.
Dopo aver fatto un po’ di chiarezza su queste banali insinuazioni, condite da molta fantasia, proprio perché costretti dalla Bucci, proviamo a fare un gioco e ad applicare anche alla signora il metodo che le è più caro, quello dell’allusione e della mistificazione.
Ricordi allora la Bucci che nella sua coalizione ci sono persone – ciascuno si riconosca – che hanno votato la porcilaia, hanno sostenuto e votato governi con Stolfi e Gatti essendo consiglieri; sono stati portaborse (o, se la Bucci preferisce, galoppini) di personaggi ingombranti del passato.
Persone che hanno ammesso elegantemente di vivere in un abuso edilizio, che sono state “assunte” per terminare una gloriosa carriera border line, o freelance.
Persone che hanno fatto per una vita i funzionari di partito (ed oggi gridano contro il finanziamento ai partiti!) poi il partito l’hanno cambiato con grande nonchalance e con spiccato senso del nuovo.
Persone che nei primi anni 2000 dichiaravano: “io stimo molto Fiorenzo, ma sto con Paride” – alla faccia delle persone ingombranti!
Persone – magari assai prossime alla Bucci stessa – che per una coalizione del passato, definita brutta e cattiva, hanno fatto l’addetto stampa, guadagnando non poco.
Persone che hanno atteso con trepidazione questa o quella delibera, magari per avere una o più società, per poi rivenderle (quando andava di moda fare così…)
Effettivamente il nome per questa coalizione (Democrazia in Movimento, ci piace ricordarlo anche per spirito di servizio) è azzeccatissimo, perché delle opportunità offerte dalla nostra democrazia alcuni dei suoi candidati hanno saputo approfittare enormemente, e di movimento ne hanno fatto parecchio… ora qui, ora là a seconda della convenienza.
Carissima signora, ci chiediamo veramente se crede che i sammarinesi abbiano l’anello al naso a scrivere certe cose!
Infine, in merito al suo assillo sull’uso degli spazi pubblicitari da parte di RF, le ricordiamo che RF sta rendicontando ogni singolo spicciolo speso.
Se poi RF ha avuto l’ardire di acquistare spazi pubblicitari in periodi in cui il loro costo era assai meno elevato rispetto a quello della campagna elettorale, di optare per le offerte editoriali più convenienti e di investire specialmente nella diffusione delle idee e nel contatto diretto con le persone, queste non crediamo siano scelte criticabili.
Per giunta RF non spende soldi in compensi e stipendi per chi fa politica in prima linea, lasciando che cariche e ruoli siano gratuiti, proprio per riservare il contributo dello Stato alla produzione e alla diffusione delle idee.
San Marino, 10 novembre 2016
Repubblica Futura