Nella odierna conferenza stampa di Repubblica Futura, il capogruppo Nicola Renzi ha sottolineato come l’atteggiamento nei confronti di RF sia cambiato, notando maggiore rispetto. A non essere cambiate sono però le dinamiche, addirittura peggiorate rispetto alla passata legislatura. Con la maggioranza che stenta a partire – e che ha già dimostrato l’assenza di dialogo con le forze di opposizione in merito alle Presidenze delle Commissioni Consiliari Permanenti e di garanzia – molti decreti da ratificare sono stati rinviati alle prossime sessioni, perché la “bulimia di cariche” impone altre priorità. Priorità come quella delle nomine di due giudici supplenti del Collegio Garante, designati senza tenere conto di alcune “regole di ingaggio” proposte dall’opposizione negli incontri tra tutte le forze politiche. Priorità come quella del personale politico, vista la presunta imminenza di un decreto di riorganizzazione degli staff delle Segreterie che crea diverse perplessità, non ultima la nomina di un Sindaco di un comune limitrofo come Segretario particolare di un Segretario di Stato. Renzi ricorda l’importanza di tale ruolo in seno al nostro ordinamento e riflette sull’inopportunità di questa nomina ed ha affermato che per RF non è accettabile servire due Stati contemporaneamente.
Per Antonella Mularoni la ratifica dei decreti delegati è stata la cartina di tornasole di una disastrosa organizzazione dei lavori da parte del Congresso di Stato, che non ha rispettato i tempi concordati ad inizio mese con le forze di opposizione per consentire una produttiva discussione in aula dei numerosi decreti in attesa di ratifica dalla scorsa legislatura e che ancora in apertura di comma lunedì mattina ha annunciato l’emissione di ulteriori decreti delegati in sostituzione dei decreti destinati alla decadenza. Solo grazie al prezioso lavoro svolto dall’Ufficio Segreteria Istituzionale, come ha ricordato anche il Capogruppo Renzi, è stato possibile evitare il completo disastro. In questo modo è difficile fare opposizione con serietà e soprattutto apportare un contributo utile, ma la preoccupazione più grande, per il Consigliere Mularoni, è l’imminente recepimento dell’acquis communautaire, ben più corposo rispetto ai trenta decreti che hanno impantanato il Governo.
Sempre a questo proposito, il Consigliere Matteo Casali ha evidenziato l’impossibilità di svolgere con consapevolezza il lavoro consiliare, oltre al fatto che, con una tale organizzazione dei lavori, si spoglia il Consiglio Grande e Generale delle sue prerogative tipiche.
Sara Conti ha insistito sul tema delle residenze atipiche e sulle residenze fiscali non domiciliate sul quale RF ha già presentato due ordini del giorno in attesa di esame, dato l’imminente spartiacque rappresentato dall’accordo di associazione con l’UE, che impone di riformare la normativa sulle residenze. Il Consigliere Conti ha evidenziato che, nonostante il programma di Governo definisca “prioritario” questo tema, in sede di discussione del Programma di Governo non vi sia stato alcun riferimento in materia da parte del Congresso di Stato. È in questa ottica di latitanza da parte del Governo che si inserisce la richiesta di RF di convocare le Commissioni competenti per comprendere quale è l’intenzione del Governo in materia e per avere un riferimento che possa farci capire “a che punto siamo” e avere una fotografia del fenomeno allo stato attuale. “Riteniamo – conclude Conti- che l’imminente ratifica dell’accordo di Associazione ci imponga di affrontare questo tema con urgenza.”