Il primo Aprile ed il primo Ottobre sono le date in cui confluisce in Repubblica tutto il Corpo diplomatico accreditato a San Marino, e quest’anno il Governo ha deciso di accoglierlo con il botto. Chi, se non il Segretario Pedini Amati poteva dedicarsi a questo arduo compito? La sua intervista resterà una pietra miliare nella storia politica (e non solo) della Repubblica.
Per prima cosa esprimiamo vicinanza al Segretario ed a tutti i dipendenti della Segreteria e dell’Ufficio del Turismo per i rischi e le condizioni in cui hanno dovuto lavorare. Il fatto però è che la conferenza di Pedini Amati non tratta solo del cortocircuito verificatosi nello stabile della segreteria medesima, ma spazia ad ampio raggio su un insieme di miserie e considerazioni che non possono non gettare tutti nello sconforto più totale.
Per chi se la fosse persa, un breve resoconto di quanto ha riferito il Segretario al Turismo (ci scusiamo fin da subito se qualche citazione è imprecisa!): “non esiste più una sede fisica per la Segreteria di Stato al Turismo”; “i dipendenti della Segreteria di Stato sono stati esposti ad un gravissimo rischio”; “è sconcertato per l’atteggiamento di alcuni colleghi ed anche del Reggente Rondelli”…
E questo è solo l’antipasto, infatti Pedini Amati ha proseguito con una invettiva contro i colleghi di Governo, definiti “furbacchiotti”; contro il Segretario Canti -evidente non solo bersaglio di RF- rinfacciandogli di voler fare: “una rotonda che non vuole nessuno”, “l’asfalto al confine di Dogana”, “il bagno pubblico in Piazzale Calcigni per il costo di 500.000 euro”, per non parlare della “perizia da 400.000 euro per l’ospedale data a Roma” e la mancata manutenzione degli immobili dello Stato -tutti argomenti, questi due ultimi, sui quali anche e ben prima del Segretario Pedini Amati, rimasto senza sede, RF aveva preso posizione.
Poi, in un crescendo lirico, è toccato a Banca Centrale, visto che: “domani -ha annunciato il Segretario- alle Poste verranno staccati i bollettini postali e le ricariche telefoniche perchè manca il memorandum tra le due Banche Centrali”. Poi una menzione anche per il downgrading di Fitch “che è avvenuto perché le banche non hanno fatto la cartolarizzazione”.
Ancora, dopo una dotta ed appassionata dissertazione di impiantistica, Pedini Amati ha passato brevemente in rassegna i rapporti nella maggioranza -che non ci sono parsi proprio idilliaci- esponendo la sua impressione, che, cioè, si voglia fare la riforma delle pensioni e del lavoro per poi “andare a casa”. Infine, definendosi “orfano di sede” ed “indigeno” (sic!), ha rivendicato il suo diritto ad essere “rabiato” -e ci mancherebbe!-, ed ha preteso che il Congresso di Stato approvi la sua delibera per prendere in affitto Palazzo Graziani, come sede dignitosa per il suo “ministero”, perché -ha chiosato- “lui non sta nel sottoscala del sottoscala del sottoscala”.
Che dire, non ci sarebbe da aggiungere altro. Noi ci limitiamo a dire che molte delle cose che Pedini Amati ha voluto condividere con la popolazione noi le avevamo già dovute dire -purtroppo-, sebbene -non ce ne vorrà- con parole leggermente diverse, quindi, in definitiva, su molte di esse possiamo addirittura convenire. Le due affermazioni che più ci trovano d’accordo, e che abbiamo tenuto per la fine di questo tragicomico comunicato, comunque, sono le seguenti: “Un Governo così non ha senso che vada avanti” e “ci dobbiamo vergognare come Esecutivo. Di questo, in effetti, crediamo ormai si siano convinti tutti i Sammarinesi.
Buon primo Ottobre a tutti