L’assurdo aumento del costo dell’acqua domestica

L’assurdo aumento del costo dell’acqua domestica

Con gli ultimi giorni di agosto terminerà anche la tormentata sessione dell’assestamento. Una macedonia politico-istituzionale in cui governo e maggioranza sembrano sempre più a disagio per dinamiche interne impazzite: unione socialista, polo liberale, riformisti-trasformisti e con i singoli segretari di stato lanciati in una campagna elettorale fatta di annunci bomba e clientele.
In questo quadro decadente, con scene da basso impero, sfugge quale logica segua la gestione dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici.
In attesa della prossima defenestrazione del Direttore, capro espiatorio delle continue scelte sbagliate prese dal CdA e dal suo presidente, pronto a rinascere democristiano pur di garantirsi la riconferma e mantenere i lauti incarichi pubblici accumulati, osservando il riempimento degli uffici di nuove leve pre-elezioni che comporteranno anche lavori di ristrutturazione della sede per centinaia di migliaia di euro, vedendo la gestione schizofrenica del settore rifiuti – erede della dottrina Barulli-Canti della “mondezza island” – si arriva all’assurdo dell’aumento delle tariffe dell’acqua. Aumento in una delle poche estati in cui non è stata emessa l’ordinanza di emergenza idrica. Perché?
AASS ha dato corso a una delibera dell’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia del 31 marzo 2022 (la n. 2/2022) che faceva seguito alla richiesta di adeguamento delle tariffe del 17 novembre 2021. In base a questa richiesta l’Autorità ha deliberato un pacchetto di aumenti delle tariffe acqua con tre passaggi:
dal 01/04/22 + 10%,
dal 01/01/23 +20%
dal 01/01/24 + 30%.
Questo per quanto riguarda il Tariffario del servizio idrico integrato. Più prudenti invece gli aumenti per usi diversi da quello familiare (+5%, +10%, +15%: si sa che con le aziende il governo è un pochino più delicato!).
Dal 2024 una famiglia sammarinese pagherà l’acqua +60% rispetto al prezzo praticato al 31 marzo 2022. Canti vuole la San Marino “plastic free” ma aumenta il prezzo dell’acqua di casa tanto che 1 litro costa più di una bottiglia di minerale.
È normale? Non è che AASS intende fare pagare alle famiglie il costo di acquisto delle azioni di Romagna Acque attraverso un aumento monstre del costo dell’acqua? Oppure governo e Azienda intendono trovare le risorse economiche per sostenere una gestione disastrosa, inefficiente e per molti versi anomala rispetto a quanto accade nelle multiservizi?
AASS ha in questo momento un prezzo di acquisto molto basso dell’energia elettrica, non paga imposte, continua ad assumere personale oltre ogni ragionevole logica e a utilizzare largamente consulenti esterni ben pagati. Mentre il CdA decide a luglio di rivedere in ribasso il costo del gas, per l’acqua continua l’aumento automatico fuori da ogni logica o ragione.
Nel 2021, quando AASS fece la richiesta di aumenti, non era in corso il conflitto russo-ucraino, non c’era l’inflazione a doppia cifra e i tassi di interesse erano ancora vicini allo zero.
Oggi la realtà è ben diversa e il regalino estivo del governo balneare ai cittadini, dopo la maxi-bolletta del gas a luglio, è la bolletta pesante dell’acqua in agosto.
Repubblica Futura presenterà nei prossimi giorni un’interrogazione per vederci chiaro e capire quanto costa l’acqua all’Azienda, quanto è il margine di guadagno, quanto peserebbe l’operazione Romagna Acque, come è gestito il settore acqua-gas.
Prima di mettere le mani in tasca ai cittadini serve trasparenza. È inutile rallegrarsi che la benzina a San Marino costa meno e poi far pagare l’acqua più del gasolio.

Repubblica Futura
Membro dell’Associazione dei Liberali e dei Democratici Europei (ALDE)

Articolo precedente
Progetto di Legge su BCSM
Articolo successivo
Un brutto spettacolo

keyboard_arrow_up