Le battaglie perse di Libera sulla sanità le pagano i sammarinesi

Le battaglie perse di Libera sulla sanità le pagano i sammarinesi

Comunicati Stampa, News, SANITA'

Torniamo un momento indietro alla campagna elettorale, esercizio spesso utile. Libera urlava solamente, più o meno: “Bevere a casa! Rilanciamo la sanità! Abbasso l’atto organizzativo dell’ISS, che deve essere ritirato e completamente riscritto!” 

Sono passati poco più di sei mesi da questi grandi proclami: l’atto organizzativo è legge, senza che Libera abbia battuto ciglio; Bevere, per delibera, è stato fatto addirittura consulente, con un contratto ignoto ai più, forse addirittura più oneroso del contratto precedente; la sanità ci pare tutt’altro che rilanciata… tutto, comunque, a spese dei cittadini.

Libera rappresenta purtroppo, su questo tema specifico e non secondario – la sanità! – quanti danni può causare un partito politico se adotta solo atteggiamenti superficiali e propagandistici. Aver concesso carta bianca alla DC ed in particolar modo a qualche suo esponente sull’atto organizzativo dell’ISS – specialmente in settori come quelli della tutela e del sostegno sociale, dei minori, della disabilità degli esperimenti probatori e dell’assistenza territoriale – è stato un errore micidiale. Aver impostato semplicisticamente la proprio battaglia sulla sanità sullo slogan “Bevere a casa”, quando il leader maximo di libera sapeva benissimo quale contratto super blindato avesse il DG, è stato un errore ancora più marchiano, a causa del quale, per salvare la faccia al funanbolico Segretario Ciacci, Libera ha dovuto prima spingere per la soluzione “consulenza”, salvo poi, dicono i ben informati, aver pregato in ginocchio Bevere tentando di farlo restare; per poi infine, davanti ad un suo diniego, aver dovuto ripiegare nuovamente sulla soluzione consulenza… tutto a carico dei contribuenti naturalmente. Perché, accanto al consulente, ci sarà un nuovo DG e così, invece di uno stipendio, ne pagheremo due! 

Chissà cosa penserà chi ha votato Libera nella speranza di un atto organizzativo diverso, di un Bevere fuori dai confini, di un comitato esecutivo rinnovato e magari con una sfumatura di “sinistra”. Già, perché, a sentire sempre i beni informati, pare che il nuovo direttore amministrativo sarà l’Avvocato Manuel Canti, già conducator della PA di stretto rito democristiano; delle altre due figure forse una spetterà a Libera, e immaginiamo già quali spazi di manovra avrà, stretta tra Canti da un lato e la Segreteria di Stato democristiana dall’altro.

Insomma, a sei mesi dall’insediamento del nuovo Governo, non solo le cose nella sanità non sono cambiate: sono addirittura peggiorate, con buona pace delle promesse e degli urli di Libera prima e dopo la campagna elettorale. E, cari sammarinesi, Libera ha detto che nei primi sei mesi ha già praticamente esaurito il proprio mandato, realizzando le proprie promesse. Che dire? Se anche l’emergenza casa sarà risolta come hanno gestito l’emergenza sanità, stanno iniziando a tremare anche quelli che la casa già ce l’hanno… e la DC ride… “dopo Rete… è il turno di Libera”.

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