Ora è ufficiale: per questo governo non esiste limite al ridicolo!
Come commentare diversamente le ultime uscite del Segretario alle Finanze relativamente al rating appena emesso da Fitch in cui San Marino resta classificato BB+ con outlook negativo? In soli 3 giorni, infatti, Marco Gatti è stato protagonista di una escalation trionfalistica vicina all’allucinazione.
Non più tardi di sabato scorso commentava che “ci saremmo aspettati un outlook differente, un giudizio più lusinghiero”, dimostrando quanto viva sulla luna (pensare che fosse possibile migliorare l’outlook del Paese quando stiamo per caricarci sulle spalle un debito assolutamente insostenibile per San Marino, non può che essere la prova che Gatti non abita sulla Terra). Ieri ha sparato un comunicato ancora più assurdo, quasi demenziale.
Ha parlato di “reazione straordinaria” al Covid, ma nessuno ha capito a cosa si riferisse, almeno dal punto di vista economico: il FMI, proprio ieri, ha stimato un calo del PIL per San Marino nel 2020 dell’11%, una recessione record a livello europeo, e lo stesso Gatti ha confermato un calo delle entrate previsto al 10%, se basterà; del resto, non poteva essere diversamente, visto che l’economia è stata lasciata al suo destino senza mezza misura di sostegno post Covid.
Ha sottolineato che “determinanti” sarebbero state le scelte del governo per impostare interventi significativi in settori strategici e riforme, e nessuno ha capito quali siano. Forse l’emissione obbligazionaria?
Osserviamo che l’arrivo dei 300 milioni era dato per buono in luglio, poi in agosto, infine a settembre… e non si sa ancora nulla, mentre rimangono top secret gli stratosferici compensi a JP Morgan e Rothschild (che nei corridoi di palazzo vengono definiti “milionari”).
E le riforme? Piccoli e grandi argomenti di cui non c’è traccia nel comunicato trionfalistico di Gatti.
La realtà è che Fitch continua a guardare con preoccupazione alle criticità di questo Paese, che stanno aumentando grazie all’azione dell’attuale governo.
Fortunatamente al Paese rimangono alcuni punti di forza che ci “salvano” da giudizi più negativi. Speriamo che il Governo non faccia piano piano sparire anche quelli.