Risoluzione della convenzione per i parcheggi?

Risoluzione della convenzione per i parcheggi?

Natale si avvicina e, come si sa, i più previdenti iniziano a preparare i regali per le persone care. Ci pare questa l’unica chiave di lettura possibile per giustificare alcune delibere del Congresso di Stato. Dopo il debito in aumento esponenziale (si è superato il miliardo di euro), l’AASS sull’orlo del tracollo (una voragine alla voce spese di +100 milioni), le feste organizzate invitando pensionati e amici per raccattare qualche voto (il gala Canti-AASPL), i robot milionari (lasciati ancora spenti nelle segrete stanze dell’ISS), è arrivato in questi giorni l’ultimo missile.

Ci riferiamo alla Delibera n. 37 del 24/10/22 “Risoluzione convenzione SINPAR”, in cui il Congresso di Stato approva “di procedere con la trattativa per l’eventuale risoluzione della convenzione vigente con Sinpar SpA”. Pedini Amati, dopo la conferenza stampa rock, dopo il nuovo impianto elettrico al Pala Turismo (chissà se ha fatto spegnere le micidiali antenne?), ha visto sdoganata la trattativa per l’acquisto del parcheggione della SINPAR da parte dello Stato.
Per carità, sono anni che se ne parla e il tema era stato affrontato anche la scorsa legislatura ma fermato dai costi, dell’ordine di 20 milioni di euro. Ora, e sono passati tre/quattro anni, con una congiuntura economica esplosiva, con un debito pubblico in aumento, il governo e Pedini vanno avanti. Dove prenderanno i soldi per risolvere la convenzione e liquidare i noti imprenditori soci della SINPAR, non è dato sapere. Così come non è noto in che modo lo Stato gestirà eventualmente i parcheggi. Ci sarà una gestione stile quella delle Poste SpA con una cronica perdita? Oppure stile AASS con buchi da 100 milioni? O si sceglierà una formula ibrida con una bella infornata di persone in vista delle elezioni?
Repubblica Futura esprime preoccupazione su scelte effettuate senza alcun piano economico e di prospettiva. Ci chiediamo se nel Congresso di Stato siano presenti membri che sono dipendenti o collaboratori dei soci SINPAR e se verrà fatto altro debito e magari alzate le tariffe per pagare gli imprenditori soci della SINPAR. Tutto questo è una cosa seria oppure è solo “carne di allodola” per sedare Pedini Amati? Saremmo anche curiosi di sapere se la maggioranza approva l’acquisizione ma siamo testimoni che tutta la maggioranza approva sempre compatta ciò che il governo propone, nonostante le foglie di fico di qualche menestrello che chiacchiera contro e vota a favore.
Nei corridoi del palazzo circolano strane voci sull’argomento con tentativi di compiere il colpo della vita nella confusione di fine legislatura, con il conto finale pagato dai cittadini.
Repubblica Futura è favorevole alla risoluzione della convenzione SINPAR, vessatoria per lo Stato, ma senza ulteriori regali ai soci; chiede chiarezza sulle strategie che il governo intende perseguire, dove eventualmente prenderà i soldi, chi gestirà i parcheggi. Chiede in particolare che, se ci sono Segretari di Stato con conflitti di interesse impegnati su questo dossier, si astengano tassativamente dalla trattativa e dalle decisioni conseguenti.
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