Servizio di Sorveglianza in carcere, il Governo taglia fuori i Corpi Militari

Servizio di Sorveglianza in carcere, il Governo taglia fuori i Corpi Militari

Con il decreto n.130 del 19 agosto 2024 il Governo ha introdotto e regolamentato la
possibilità per le guardie giurate di svolgere servizio di custodia e sorveglianza in carcere in supporto alla Gendarmeria.
Questo particolare servizio di supporto è stato svolto per svariati anni con ottimi risultati dai
Corpi Militari Volontari, in particolare dalla Milizia Uniformata e dalla Compagnia di Artiglieria della Guardia di Rocca. Si è trattato di un bellissimo esempio di valorizzazione dei Corpi Militari Volontari e al contempo di gestione oculata delle risorse economiche che ha determinato un considerevole risparmio per le casse pubbliche.
Difficile comprendere, dal punto di vista politico ma anche dal punto di vista logico, la
pervicacia e la risolutezza con cui questo decreto è portato avanti dal Governo; il risultato finale sarà evidentemente la conclusione di un servizio che per molti anni i Corpi Militari Volontari hanno svolto egregiamente, con grande spirito di servizio e nel pieno rispetto delle loro prerogative istituzionali; un ulteriore passo che va verso lo svilimento dei Corpi Militari Volontari e verso la demotivazione di coloro che pur fra mille difficoltà si stanno prodigando per mantenerli in vita.
Dispiace infine constatare il comportamento di partiti politici come Libera che in campagna
elettorale hanno addirittura dedicato un’intera conferenza stampa alla valorizzazione dei
Corpi Militari Volontari e poi, una volta approdati nella stanza dei bottoni, fanno passare, senza colpo ferire, provvedimenti come questo che vanno nella direzione opposta.

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