Ci sono temi che scuotono le coscienze, facendo emergere in ognuno di noi un sentimento di urgenza, urgenza di dare il nostro contributo, nel tentativo di rispettare i valori fondamentali sui quali si basa la nostra società, in particolare il rispetto dei diritti umani.
Uno di questi temi è la grave crisi umanitaria che si consuma ogni giorno ai confini del continente europeo, dove uomini, donne e bambini approdano nel tentativo di fuggire dalla guerra, dalla carestia o da situazioni di privazione che non concedono spazio a prospettive future, e si trovano invece catapultati e bloccati troppo a lungo in un incubo chiamato hotspot, nel quale vivono in condizioni che non possiamo definire dignitose e rispettose dei diritti umani fondamentali. In questo contesto le persone più vulnerabili sono i minori, molti dei quali non accompagnati, bambini e bambine soli, senza un adulto che li protegga e si prenda cura di loro. Secondo una stima dell’UNICEF, ad aprile 2020, erano 5463 i minori non accompagnati nella sola Grecia, “con l’urgente necessità di trovare una soluzione duratura e stabile di riunificazione familiare o di trasferimento”. In questa realtà così complessa e drammatica, oltre cento Ong operanti sul campo, hanno lanciato lo scorso aprile un appello agli stati membri dell’Unione Europea, per richiedere l’immediato impegno al trasferimento dei minori migranti non accompagnati, in considerazione delle condizioni sempre più gravi e pericolose in cui sono costretti nei centri di accoglienza delle isole greche di Samos, Lesbo e Chio.
Proprio in risposta a questo appello Repubblica Futura portò in Consiglio Grande e Generale un ordine del giorno per chiedere al Governo di attivarsi affinchè anche San Marino, come già altri Stati europei, potesse contribuire alla salvaguardia dei diritti dei minori non accompagnati, mediante l’accoglienza di alcuni di essi a San Marino. Quell’ordine del giorno venne accolto con grande sensibilità e sottoscritto da tutte le forze politiche, dando inizio ad un confronto costruttivo per dare una risposta più tempestiva possibile a quella emergenza.
Ieri, a distanza di nove mesi da quell’ordine del giorno, è stato approvato dal Consiglio Grande e Generale un Progetto di Legge che regolamenta l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, attraverso l’affidamento internazionale a famiglie sammarinesi.
Questo risultato è stato ottenuto soprattutto grazie all’intervento immediato di più di dodici associazioni, sensibili alle tematiche della tutela dei diritti dei minori, che hanno risposto all’appello prima che lo facesse la politica, presentando a tutte le forze presenti in Consiglio una bozza di testo di legge sulla quale poi una delegazione composta da rappresentanti di tutti i gruppi, con l’indispensabile ausilio della Direzione Affari Giuridici del Dipartimento Affari Esteri, ha lavorato fino alla stesura del testo definitivo.
Un’interazione, a nostro avviso, tra politica e associazioni, che ha dato un grande esempio di cooperazione e collaborazione, in nome di un interesse superiore. “E’ un primo passo – dichiara Maria Katia Savoretti – e ora che abbiamo colmato questa lacuna normativa interna, dovremo continuare a lavorare sul piano internazionale per raggiungere l’obiettivo e permettere il trasferimento effettivo dei minori”.
Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, consiglieri, associazioni, tecnici. Ora diverrà possibile per le famiglie sammarinesi accogliere un minore straniero non accompagnato e dare ad esso/a un’opportunità: un’opportunità di crescere in un ambiente protetto, dove potrà studiare e sognare un futuro.
“Sono grandi la soddisfazione e l’orgoglio – dice Sara Conti – perché ci sembra di aver contribuito a mettere un piccolo tassello al posto giusto”.